[Serie A - XXIX giornata] Nessuna italiana sul tetto d'Europa: noi preferiamo la mansarda, si sta più comodi.

Welcome to civil law

No, no, si dice proprio al massimo.
A parte che finora le sentenze citate, sia Santini che Marconi, non sono assimilabili alla fattispecie di Acerbi e Juan Jesus, perché in entrambi i casi ci sono state testimonianze che avvalorano l’affermazione dell’insultato.
Nel caso di Marconi più d’una, proveniente anche da personale tecnico che si trovava in panchina.

Non riesco a trovare il testo della sentenza che viene evidenziato lì, il “punto che specifica già tutto”, anche perché se valido lì, potrebbe non esser stato considerato valido ora - non è una novità in giurisprudenza eh? - e bisognerebbe leggere entrambe le sentenze per vedere come mai si è arrivati a quella decisione.

Poi se vuoi ci addentriamo più nel tecnico e parliamo di diritto, perché di questo si tratta.
Ma ti ricordo che nel diritto penale italiano vige la presunzione di non colpevolezza.
L’onere della prova spetta all’accusa e non all’imputato - tanto è vero che un imputato si considera colpevole solo a sentenza definitiva, a conclusione del procedimento penale -.
Presunzione di non colpevolezza che si traduce nella presunzione di innocenza all’art. 48 della CEDU.
Se questo non bastasse è enunciato anche nella dichiarazione dei diritti umani del '48 all’art. 11.

Avendo fatto giurisprudenza, al di fuori che sia Acerbi o meno, pare alquanto strano che sia sufficiente la parola di una persona contro un’altra per far scattare un dispositivo “penale” particolarmente severo - come le 10 giornate di fermo -.
Ma lo direi nel caso di qualsiasi giocatore di qualsiasi squadra, non esiste che sia sufficiente che lo dica “l’insultato” per far scattare tutto il meccanismo punitivo.
Perché allora da domani puoi avere giocatori che si comportano così e fai squalificare persone a muzzo?

Poi probabilmente Acerbi è un merda e gliel’ha detto davvero, io non mi sorprenderei affatto, anzi.
Un razzista del cazzo per me andrebbe preso e sospeso senza sé e senza ma, ma roba che gli devi precludere proprio l’accesso agli stadi e non invitarlo in TV pure - Di Canio tipo -.
Ma questa è l’opinione personale mia, se hai un apparato normativo, se esistono procedure e ti appelli addirittura ai principi della giustizia civile, beh, allora devi seguirli per intero e non a spot perché non piacciono o non danno l’esito desiderato.

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Altra osservazione corretta, che era esattamente quello di cui parlavo.
Di base le pronunce passate trovano la forza nella capacità “persuasiva” data dall’interpretazione del giudice, che è in grado di influenzare ragionevolmente in futuro un altro giudice che si trova a discutere della medesima fattispecie (funzione nomofilattica della Cassazione a parte).

Cruciani ha appena detto che è giusto non squalificare, quindi sicuramente andava fatto l’opposto

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Cmq con il punto “che specifica già tutto” mi riferivo alla parte evidenziata in giallo.

Anche perché, andando ad analizzare pure il testo di quella parte:

Trovi delle condizioni che non lo rendono un automatismo, in quel “purché sia sottoposta a vaglio positivo circa la sua attendibilità e senza la necessità della presenza di riscontri esterni”.
Ora, io non ho idea del perché il giudice non abbia ritenuto sufficiente, in questo caso, a procedere nel comminare la sospensione. Per capire meglio:

  1. Bisognerebbe leggere la sentenza che ha deciso per l’assoluzione di Acerbi;
  2. Trovare il testo di quella cazzo di sentenza citata, che almeno fornirebbe un quadro pià completo;
  3. Attendere l’appello.

Il punto tre mica è da sottovalutare, perché potrebbe pure ribaltare la sentenza di primo grado, come già successo con il caso Marconi.
Poi oh, un giudice può fare pure tutti i ragionamenti del caso su 'ste cose e rimangono validi tutti i punti di diritto che ho elencato sopra.

Però vabbè, oggi Twitter è una cloaca più del solito.

Sì però la ne parla come di un principio consolidato in giurisprudenza non come di una sua interpretazione.

Comunque 'sto campionato mi ha rotto il cazzo, non vedo l’ora che finisca e per me possiamo pure perderlo, o sospenderlo del tutto perché tutto 'sto teatro è allucinante e mi sembra fuori da ogni logica quest’anno.
Mica me lo ricordo così pesante gli scorsi anni.

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Mi gioco quello che volete che sta storia non finisce così, ed entro una settimana spunta fuori qualche testimone.

Il quadro probatorio potrebbe non aver superato o convinto a sufficienza il giudice, che cazzo ne so :dunnasd:
Oppure, sai qual è un’altra ipotesi, totalmente plausibile e che si vede anche in casi esterni alla giustizia sportiva?
Il giudice di primo grado ha passato la patata bollente alla corte d’appello, lavandosene le mani e ha una sfilza, ma una sfilza eh, di strumenti per motivare la sua scelta (es. i principi che ti ho postato sopra, che son ben più importanti di un orientamento giurisprudenziale, per quanto consolidato sia).

Edit - riguardo orientamenti giurisprudenziali in univeristà ti fanno due palle tante con il caso de Chirico. Due palle enormi :asd:

Ma può benissimo essere eh.
Cioè oh, parliamoci chiaro, tirar fuori un testimone, pure compagno di squadra eh, per un fatto simile non è mica la roba più complicata del mondo eh?
Fa pure strano che non sia saltato già fuori qualcuno subito.

Doubt.
Tutti sanno perfettamente cosa disse Materazzi a Zidane, ma ci fosse uno che l’abbia mai detto apertamente.
Il calcio è omertoso, solo quest’anno Vinicius e Maignan volevano uscire dal campo, non ho visto grandi slanci dei loro compagni di squadra e comunque non è cambiato un cazzo.

Nel diritto e nella procedura penale, la presunzione di non colpevolezza è il principio secondo cui un imputato è innocente fino a prova contraria. In particolare, l’art. 27, co. 2, della Costituzione afferma che «l’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva». Tale principio risponde a due esigenze fondamentali: affermare la presunzione di innocenza e prevedere la custodia cautelare prima dell’irrevocabilità della sentenza. L’imputato, infatti, non è assimilato al colpevole fino al momento della condanna definitiva. Ciò comporta il divieto di anticipare la pena, mentre consente l’applicazione delle misure cautelari. Secondo la Corte costituzionale (sent. n. 124/1972) questa disposizione va interpretata nel senso che l’imputato non deve essere considerato né innocente, né colpevole, ma soltanto «imputato». Tale regola è meglio precisata nell’art. 6, co. 2, della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, in base alla quale «ogni persona accusata di un reato è presunta innocente sino a quando la sua colpevolezza non sia stata legalmente accertata». Sulla base di questo principio, l’onere di provare la reità dell’imputato incombe sulla pubblica accusa; mentre alla difesa spetta il compito di provare l’esistenza di fatti favorevoli all’imputato. In altre parole non è compito di quest’ultimo dimostrare la propria innocenza, che deve essere, appunto, presunta, bensì dell’accusa dimostrare la sua colpevolezza. Posta la presunzione di innocenza, per poter dichiarare pubblicamente che un individuo è colpevole è quindi necessaria la prova, oltre ogni ragionevole dubbio, che egli è il responsabile del reato, dimostrando che ne è stato effettivamente l’autore. Nelle ipotesi in cui la prova manchi, sia insufficiente o contraddittoria, il giudice dovrà emettere sentenza di assoluzione.

Che è un n.? :asd:

Cmq è vero non sarebbe cambiato un cazzo neanche se avessero squalificato acerbi. Però che merda.

Acerbi merda (probabilmente :look:)

Ciò non toglie che tutto questo rant mi sembra un po’ meh :asd:

Ma questa pappardella, scusate?
Qualcuno l’ha veramente letta? :rotfl:

io ho zompato tutto a pie’ pari da oggi pomeriggio :asd:

Chat gpt

ma ti pare? lol