Sacchi di plastica

Ciao a tutti,
negli anni evito sempre di più di aprire thread perchè a volte penso sia solo un modo per ricevere pacche sulle spalle, ma questa volta boh cedo a me stesso.

Giovedì scorso sono sceso in Brianza perchè sembra che abbiamo quasi venduto la casa dei miei genitori e all’interno c’erano tutte le cose di mia madre che è morta nel 2021 per la malattia di Creutzfeldt Jakob che senza farvela lunga è una specie di alzheimer lampo.

Sono sceso con la macchina dal Belgio con l’obiettivo di salvare qualcosa, mio padre mi ha raggiunto da Palermo il venerdì mattina in aereo e in 2 giorni ci siamo dedicati all’infame lavoro di scegliere cosa salvare delle cose di mia madre e cosa infilare in dei sacchi di plastica da donare alla caritas.

Ho fatto anche un giro in cantina e ho salvato qualcosa della mia infanzia, un vecchio quaderno di scuola, un fumetto che mi ricordavo, poca roba, perchè c’era troppa roba, una vita intera di cose accumulate.

E in ultimo questo fine settimana era anche l’ultimo in cui avrei potuto camminare tra quelle mura in cui sono cresciuto e in cui in ogni angolo ho un ricordo e rivedo mia madre, come se in ogni momento potesse spuntare fuori, lei li dentro è ancora viva.

Ho anche visto gli amici, tanti amici, che non vedevo da almeno due/tre anni. Ma non è la stessa cosa, anche se c’erano con loro momenti di normalità non era la stessa cosa, non c’è quella quotidianità ma una ricerca di mettersi in pari di aggiornarsi il più velocemente possibile sulle rispettive vite. Non un’uscita tra amici.

Lunedì mattina quando sono ripartito per il Belgio ho pianto chiudendo casa e ora continuo a sentire sulle spalle una profondissima tristezza, come un macigno, come se mi spingesse per terra, al suolo, senza energie.

Come Icaro che è volato troppo vicino al sole, avevo e ho avuto tutto: un’infanzia felice, un lavoro, famiglia, figli, stabilità, sicurezza, amici, tutto.

Nonostante sia ateo a volte penso che sia la punizione degli dei.

Non sono riuscito neanche ad andare a correre da quando sono tornato, sono schiacciato al suolo ho il Garmin che mi dice che dormo male nonostante non faccia niente di strano rispetto a prima di partire.

Sono stato già in terapia per circa 1 anno quando mia madre è morta (lo ero già per problemi di ansia poi risolti e meno male che lo ero quando mia madre si è ammalata se no non so come avrei fatto) e aggiungo che di tutta la famiglia sono l’unico che ha affrontato la morte di mia madre non cercando di scappare. Mia zia (sua sorella) si rifugia nel “nessuno può capire il mio dolore” e non vede terapisti, mio padre si è trasferito in Sicilia e non tiene più sue foto da nessuna parte, ha chiuso la vita precedente in una scatola e l’ha messa via cercando di non vedere più nessuno che sia correlato a mia madre (né parenti lato suo né amici), mio fratello sta in Canada e le ha detto addio tanto tempo fa quando l’ha vista l’ultima volta a marzo 2021, mia nonna si rifugia nella religione… ognuno ha il suo cazzo di meccanismo per evitare il dolore, io ho scelto di non sottrarmi perchè penso che sia più sano.

Ma forse ho sbagliato, scusate il wot, sono stati e sono ancora giorni difficili.

Penso che la morte sia questo, svanire dalla memoria, la distruzione di quello che è stato, ne ho avuto un assaggio.

Anche parte della mia vita, nonostante sia ancora vivo, è già sparita, cancellata per sempre.

Come si fa a lasciarsi una vita intera indietro? Come si fa?

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Mi spiace tanto, ti abbraccio forte.

Ti dico solo che la memoria e il ricordo sono l’ultimo atto di amore, decisamente contano quanto gli atti d’amore precedenti.

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Non lo so come si fa, forse è il tempo che lo farà al posto nostro.

Io ho trovato sollievo con gli abbracci, ma tipo aoe, ai familiari, a una zia, a un gatto, a un albero, alla sabbia.

E poi con i fiori, gli odori, il mare, le olive, piccole cose, per molti insignificanti, ma parte del mio vissuto.

Come fossero piccole dosi per campare.

col tempo ci si dimentica, tutto qui
non lo dico pensando sia giusto o bello, è semplicemente quello che è
mio padre è morto 25 anni fa e quando sono sincero con me stesso mi rendo conto che non ricordo più un cazzo, è come trattenere la sabbia con le dita

lo so, ma non voglio né intendo farlo e intendo impegnarmi ogni giorno affinché non avvenga

soffre sempre chi rimane.

la vita va avanti e tu imparerai a ricordare le cose belle e a soprassedere sulle cose brutte. poi ci saranno cose brutte indimenticabili che ti spezzeranno sempre il cuore ogni volta che riaffioreranno alla memoria.

fai bene a fare terapia ed affrontare i tuoi “demoni” altrimenti poi si finisce a vivere anche peggio.

ti abbraccio borzo <3

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penso sia l’approccio giusto, e ti auguro in bocca al lupo