gift e ticket: perchè comprare materie prime e pagare stipendi quando non si riesce a vendere nemmeno sottocosto lo stock che già abbiamo? sono praticamente due settori chiusi, al momento.
cibo: se non fosse per il mercato estero non venderemmo niente. siamo in perdita, ma leggera.
armi: ho preso una licenza di esportazione in ungheria sfruttando la paura del riaccendersi delle ostilità e le basse tasse di importazione. si riesce a vendere a prezzi accettabili, ma si vende poco. se non ricomincia la guerra entro una settimana sarà dura continuare a produrre.
case: è l'unico settore che ancora funziona. si vende e si riesce a stare leggermente sopra il pareggio, ma non di tanto.
in questo modo non si va da nessuna parte, e visto che pare brutto chiudere i battenti, mi sto mettendo d'impegno per ristrutturare tutta l'azienda.
come prima cosa ho licenziato un sacco di gente inattiva visto che con la nuova formula della produttività, avere gente che non lavora è spesso un danno. adesso quasi tutti i settori hanno la giusta dimensione di impiegati.
parto subito dal presupposto che per gift e ticket secondo me non si può fare niente fino a quando non cambia la situazione: se non si vende sottocosto, c'è poco da inventare. i prezzi sono già bassissimi, abbassarli oltre non servirebbe a niente. diciamo che per adesso quelle due ditte sono chiuse.
per il cibo, come dicevo sopra, il discorso è un filo diverso: si vende un po' in giro per il mondo... non ci si guadagna, ma nemmeno ci si perde troppo. per forza di cose il mercato non può essere fermo, quindi non credo sia il caso di fermare la produzione anche in questo settore. per di più abbiamo anche il nostro grano prodotto in austria, quindi almeno su quello riusciamo a risparmiare qualcosa... certo, risparmio virtuale visto che quella ditta non è ancora autosufficiente e gli stipendi li paghiamo metà noi e metà la coop austria, ma è una situazione temporanea che si risolverà a breve.
armi: in italia non si vende un tubo. in ungheria qualcosina, ma siamo lontani dal recuperare la spesa di acquisto della licenza. ovviamente è fondamentale che la guerra riprenda a breve. visto che le richieste per la pace della romania sono state respinte ci dovrebbero essere delle possibilità che si torni a combattere. Ho valutato anche la possibilità di esportare in norvegia o svezia, a supporto delle guerre di liberazione di finlandia e polonia, ma in entrambi i casi le tasse di importazione sono al 99% e ho visto un sacco di gente tentare di abbattere il muro a mani nude o con delle semplici q1 (almeno a giudicare dai danni che hanno fatto). anche qui abbiamo le nostre miniere... come per il grano, non sono ancora autosufficienti, ma lo diventeranno.
case: l'unico settore decente per cui vale la pena perderci del tempo. nonostante l'aumento dei prezzi (adesso vendiamo a 600) si vende lo stesso. non sono in tanti che producono case q4 e quindi l'offerta è più bilanciata rispetto alla domanda, cosa che non accade in nessun altro settore in cui operiamo. Il legno lo produciamo sempre noi, in austria, ma ogni tanto capita di comprare da altri perchè la produzione non basta ancora (c'è anche da mantenere la q4 austriaca). visto l'elevato numero di dipendenti che sono stati dirottati nel legno, i tempi per raggiungere l'autosufficienza saranno più brevi.
ora che ho esposto com'è la situazione, ecco quello che intendo fare per tamponare qua e la le falle.
l'idea di fondo è questa: ci sono più lavoratori attivi nei settori "tradizionali" di quanti ne servono e c'è bisogno di materie prime. questo bisogno crescerà alla riapertura dei settori moving e gift.
visto che è antieconomico comprare 4 diamanti a 1.2 itl (0.3*4) e produrre un gift q2 che non viene venduto neanche a 0.5, la soluzione non può essere quella di aprire nuove raw. Ovviamente se i settori che consumano le raw sono stagnanti, lo sono anche le raw stesse. è piuttosto lapalissiano.
L'unica cosa che mi viene in mente è quella di modificare la politica degli stipendi. Andando a vedere la pagina dei dipendenti e relativi stipendi, si scopre che per l'edile il più pagato (22 itl) è il 18° (su 20) in ordine di skill... e di incongruenze ce ne sono tante altre.
A partire proprio dall'edile ho intenzione di ricalcolare tutti gli stipendi in base all'effettiva produttività. Se a qualcuno non sta bene, l'uscita è la.
sembra brutto da dire, ma in questo momento tutti gli imprenditori sono in perdita. Per modificare un bilancio le strade sono poche: si interviene sui prezzi o sugli stipendi. visto che i prezzi sono ridicoli e non si vende nemmeno sottocosto, il cerchio si restringe. Appena il wiki di erepublik torna up andrò a studiarmi per bene la formula della produttività e farò i conti per bene per capire quanto ci costa una singola unità produttiva. Riducendo le variabili il calcolo non dovrebbe essere complicato, quindi diciamo che se stasera effettivamente mi salta il pokerino potrei avere il tempo di fare tutti i conti. Tra l'altro, vista la riduzione del numero delle skill e la conseguente mancanza di differenza (almeno teorica) tra impieghi nello stesso settore, il tutto dovrebbe essere abbastanza semplice da calcolare. beh, certo, sempre ammesso che il wiki di erepublik torni up e riesca a reperire la formula della produzione.
riassunto per chi non ha voglia di leggere il wall of text qua sopra: l'economia sta andando a puttane, di questo passo continueremo a perdere soldi ovunque, quindi a breve ci sarà una riforma degli stipendi. e tu che ti domandi "ma non potevi scrivere solo queste due righe invece di quel wall of text?" ti dico subito di no, perchè io sono prolisso e spiego le cose per bene, di solito almeno quattro volte all'interno di uno stesso discorso. è roba a prova di deficiente
