reincarnazione?

Mi zio, pace all' anima sua, da bambino sognava rituali e costumi tribali. Scoprì di cosa si trattava quando a scuola iniziò a studiare le civiltà del sud america e nello specifico i maya... Ogni tanto ci raccontava questa storia e del suo stupore perchè anche lui si chiedeva come fosse possibile.

Qualcuno di voi crede che ci si possa reincarnare?
Prima di rispondere comparate una tavoletta dei copti e comparatela con il "simpatico" fabrizio corona.



La somiglianza è pazzesca, stesso mento, stessa irregolarità delle sopracciglia, stessi occhi e zigomi. Che possa essere la testimonianza di una reincarnazione?
I tratti somatici e la reincarnazione sono due temi diametralmenti opposti, se ne vogliamo parlare seriamente.

I tratti somatici derivano da espressioni genetiche, ed essendo un numero "finito" di possibilità, che una parte di queste espressioni possano ripetersi nel tempo è statisticamente possibile.

La reincarnazione è un tema legato all'anima immortale e completamente distaccato dalle somiglianze fisiche, dove il corpo è considerato solo "un vestito", quindi sempre diverso.
La risposta sui tratti somatici ti è stata fornita ottimamente in maniera eccelsa nel commento precedente.
Aggiungo inoltre che i copti hanno storicamente una grande comunità Nord Africana, in Egitto specialmente, e se non erro Fabrizio Corona è siciliano. Non mi stupirei se andando a scovare nel suo passato trovasse antanati di origine Nord Africana.


Per quanto riguarda la reincarnazione così come del resto tutta la questione teologica religiosa io amo fare il paradosso dell'elefante e della stanza.
Immagina di trovarti chiuso in una stanza. Tu non puoi sapere cosa ci sia nella stanza affianco, puoi solo immaginarlo. Puoi ad esempio pensare che ci sia un elefante, e nessuno ti potrà contraddire. Ma se qualcuno ti dice che tale elefante è appena entrato nella tua stanza tu con un minimo di razionalità puoi dire che è poco probabile se non impossibile dal momento che l'unica porta d'accesso è molto piccola tale da non consentire l'ingresso dell'elefante.
Con ciò voglio dire: nessuno può affermare l'esistenza o meno di entità sovrannaturali in quanto per definizione stessa esse discernono dall'umana logica e comprensione. Ciò che possiamo fare però è studiare il nostro campo di razionalità, la nostra stanza, che conosciamo e conosciamo le regole (le leggi fisiche) che determinano ogni cosa in questa. Perciò se non possiamo dimostrare l'esistenza o meno delle entità soprannaturali possiamo però dimostrare la veridicità o smentire delle manifestazioni di esse nella nostra stanza (la nostra realtà oggettiva). Quindi possiamo analizzare in maniera rigorosa le vere o presunte manifestazioni di esse nella quotidianietà.

E un esempio potrebbe essere appunto quello dei "presunti" ricordi di vite passate. Anche se penso sia davvero difficile per una serie di motivi complessi



bello l' esempio della stanza

Cmq fabrizio corona a parte che è veramente identico a quel tizio, è difficile spiegare come mio zio sognasse i maya senza averne mai sentito parlare.
Considera che mio zio non faceva parte dell' era di internet e l' informazione era davvero limitata. Inoltre da piccolo non aveva la tv quindi resta una cosa difficile da spiegare.

Certo come dici tu, non ci sono prove perchè stanno nell' altra stanza


Mi fa piacere che ti piaccia tale metafora.

L'ho pensato diverso tempo fa quando appunto riflettevo sull'impossibilità di ragionare a qualcosa che ha come sua caratteristica l'essere incapibile per la ragione umana.

Questo esempio l'ho fatto anche con cene con diversi esponenti della Chiesa e anche loro così come invece gli scettici e atei più convinti mi hanno dato ragione.
Anche se poi le discussioni tra i primi e i secondi nascono poi sulla grandezza della porta della stanza, ovvero sulla presunta o meno manifestazione dell'elefante
Morstua non puoi far partire una riflessione simile su una illustrazione, con tutti i limiti che derivano da quella forma di riproduzione della realtà, e la sua somiglianza con un personaggio.
Questo anche se, come hanno già scritto, la casualità genetica e la trasmissione dei caratteri possono eventualmente esaurire ogni speculazione paranormale.
ho provato dolore nel vedere quella salsiccia
pensavo ci fosse qualcosa di piu interessante di due pics, peccato !


Beh, la metafora potrebbe essere variata inserendo magari un antefatto diverso: ci sono persone che hanno sentito un rumore dietro la porta e l'hanno interpretato come il barrito di un elefante, ma tu quel rumore non l'hai sentito.
Che fai?
Ti fidi che hanno sentito il barrito di un elefante?
Ti fidi che hanno sentito qualcosa ma hanno erroneamente attribuito quel rumore al barrito di un elefante presupponendo quindi l'esistenza di un elefante dietro la porta?
Ti fidi del fatto che probabilmente, essendo chiusi dentro una stanza con una porta, si presupponga che esista per forza una stanza oltre la porta (e se la porta è murata?).
Etc...etc...

E poi per perfezionarlo ulteriormente, la porta dovrebbe essere elettrificata, percui se vuoi sapere cosa c'è dietro aprendola dovresti morire. E non c'è altro modo di aprirla....forse.

Io mi ero imbarcato tempo fa in una discussione qui sul forum relativa alla fede e alla fine accennai al fatto che credo nella reincarnazione.
Parlare di reincarnazione pero' presuppone il credere nell'aldilà quindi se la discussione diventa un dibattito tra atei e credenti sull'esistenza o meno di Dio o del trascendente è inutile parlare di reincarnazione, che è un passaggio, anche logico, successivo.

Dovremmo precisare che la conversazione dia per certa innanzi tutto l'esistenza dell'aldilà.
Non importa se ci si crede o meno, ma ai fini del dibattito, dovrebbe essere posto come fattore dato per certo, altrimenti non se ne esce.
La reincarnazione non presuppone un al di là. Si può immaginare in un contesto completamente naturalista.
Il problema principale è come stabilire l'identità di due enti. Cioè come stabilire se il mio zio è la reincarnazione di Napoleone.


In realtà scusami se te lo dico, ma con la tua descrizione la metafora perderebbe di validità.

Difatti se i coinquilini dicessero di aver sentito un rumore di un elefante io non potrei dargli torto negando la falsità della loro esperienza. Perchè come tu stesso dici, nell'altra porta ci può essere qualsiasi cosa e come tale può fare i rumori che vuole.

Nel mio caso specifico invece, ho chiaramente fatto esplicito riferimento al passaggio con porta stretta dell'elefante, manifestazione questa che io posso negare essendo conscio delle regole fisiche (la grandezza della porta) della mia stanza.
Ovvero la stanza è il mondo reale delle quali io conosco le leggi fisiche (grandezza delle porte), tramite la scienza (l'osservazione della stanza e la conoscenza della grandezza delle porte) posso dire se la manifestazione sovrannaturale (cosa sia entrato dalla porta) sia compatibile o no con le leggi fisiche. E eventualmente smontarle.

L'esistenza o i rumori in altre stanze appartengono a realtà che noi non conosciamo e sul quale non possiamo giudicare


In che senso si può intendere la reincarnazione in chiave completamente naturalistica ? Una mera trasmigrazione del patrimonio genetico? Sarebbe la prima volta che lo sento


Non con quello che sappiamo del mondo.
Ma il concetto per se` non presuppone una trascendenza.

Metti, in un mondo possibile, che quello che intendiamo per anima sia materiale e la riusciamo ad individuare. Poi la seguiamo e scoprima che dopo la morte entra nel corpo di un altro essere vivente. Ecco che sarebbe un processo completamente naturale.

Ma ovviamente non c'e` niente del genere.


Uhmm...di certo puoi dubitare della loro esperienza, altrimenti potrebbero dirti qualsiasi cosa e tu la prenderesti per vera? Direi di no...ergo se non ne ho diretta esperienza, o mi fido della loro parola, o dubito che sia vero.



Questo presuppone che tu abbia una conoscenza approfondita della stanza al di là della porta (se esiste una stanza e la porta non è murata in realtà).
Ma magari la stanza dall'altra parte ha un'apertura sufficiente a far passare l'elefante.
Oppure è proprio la porta che da sulla gabbia dell'elefante allo zoo


ma che senso ha la reincarnazione, qualcuno me lo spiega? poniamo per finta che quello che dici tu sia vero (lo uso anche io come esempio, partiamo da qui), quando muori l'anima entra in un altro corpo ecc

e quindi? cosa si è reincarnato? tu? no, lui? boh? cosa?

poniamo che nella vita precedente ero napoleone, e quindi? lui era lui, io sono io, io non sono lui, questo fa di lui lui, e di me me, quindi non ero io, quindi non è reincarnazione, o meglio anche se lo fosse, non avrebbe significato visto che non c'è qualcosa che "continua" (o meglio qualcosa di cui vale la pena tener conto)

l'io non ha niente a che fare con la materia, se si reincarna qualcosa deve essere il tuo io, e se è il tuo io devi averne memoria, in quel caso sarebbe reincarnazione, altrimenti non è nulla

se fosse così sarebbe un po come discutere del fatto che la materia nasce dalle stelle ecc ecc, quindi un piatto di spaghetti ed io siamo fondamentalmente la stessa cosa, secondo certi punti di vista un po perversi ( ) e scientifici può anche esser vero, ma di fatto io non sono un piatto di spaghetti
Eppure siete fatti della stessa "materia", il risultato finale ovviamente differisce (altrimenti la reincarnazione produrrebbe una serie di cloni annoiatissimi e disillusi), ma le "monadi" componenti fondamentali sono identiche.

L'unica reincarnazione sensata per me è quella che ti ripulisce del vissuto, prende la struttura più intima del tuo essere e la sbatte in un ambiente completamente diverso. Bisogna vedere se esiste una tale struttura e che entità ha... secondo me limitata, io penso che l'ambiente sia la parte preponderante sullo sviluppo di una coscienza, un Hitler nato in tibet sarebbe stato forse un buono sherpa ma nulla più.


Se la mettiamo in termini informatici, condividete le stelle librerie di base che servono a gestire e crescere il tuo io interiore, la tua coscienza.

Poi potete diventare due individui che esternamente sarebbero percepiti come diversi (magari a napoleone piaceva la carne al sangue e a te no, oppure lui era un tipo taciturno e tu sei un pò ciacarone).

Almeno, a me pare sia così che venga interpretata la reincarnazione di solito.


E infatti quelle sono quelle esperienze che non possono essere ne confermate ne smentite proprio perchè vengono direttamente dall'altra stanza senza passare nella nostra, come i rumori ad esempio.
Esempi di questo tipo sono le apparizioni in luoghi isolati o il fatto che un vegente sogni una divinità. Puoi confermarte o smentire la manifestazione? No perchè non ha attinto alla nostra realtà.

Mentre invece laddove questa manifestazione sia stata filmata ad esempio, e tramite questo filmato tu vorresti avere la prova della reale esistenza della manifestazione, allora in questo caso siamo difronte ad una attingenza della manifestazione nella realtà, nella nostra stanza, e io utilizzando le leggi della mia stanza, ovvero le leggi fisiche della natura, posso confermarla o smentirla magari dimostrando che è un normale effetto ottico dovuto ad un gioco di luci.

Ergo i rumori, ovvero ciò che c'è nell'altra stanza e che i coinquilini hanno detto di sentire, non possono essere dimostrati o smentiti perchè non vi è stata un'attingenza nella propria stanza da parte della manifestazione, ovvero la manifestazione non è entrata nella tua stanza, unico posto dove tu puoi giudicarla, e per ciò non puoi esprimere giudizi se non quelli derivanti da una fiducia la fede appunto





No è proprio questo il punto. Di quello che c'è nell'altra stanza non so proprio niente e se non c'è un'attingenza nella mia stanza di qualcosa che proviene da fuori io non posso dare giudizi o emettere sentenze