[rece]Revolution Saints (Deen Castronovo, Doug Aldrich, Jack Blades)



Questo disco è una figata pazzesca, potete saltare tutte le mie chiacchere e andare a procurarvelo.

Se non vi è bastata la prima frase inizio con la tiritera, anzi partiamo ai protagonisti, e per primo con IL protagonista.
Si chiama Deen Castronovo è di mestiere sarebbe batterista, un fenomenale batterista a volerla dire tutta, una carriera costellata di partecipazioni dai Wild Dogs, passando per collaborazoini con Geezer Butler (figa che sezione ritmica) e Tony MacAlpine ma ovviamente indimenticabile nei Bad English o con Steve Vai e una sfliza di altre e variegate performance tutte di livello stratosferico Paul Rodgers, Cacophony, Marty Friedman, con gli Hardline con il mitico Fergie Frederiksen ecc. ecc..
Oggi (dal 2000 circa) Deen è il batterista e cantante dei Journey ... Sì anche Cantante perchè è vero che è un batterista sovraumano ma è anche un cantate e con i Journey canta eccome se canta, avete presente un certo Steve Perry ? ossia uno dei più osannati e amati vocalist di tutti i tempi uno che ha fatto soffrire gente come Augeri o Soto nel tentativo di cantare il suo repertorio. Ecco quando ci sono certi pezzi ostici dal vivo, semplicemente li canta Deen ... perfettamente, mentre ovviamente si occupa della parte di batteria.
Non ci sono parole perdescrivere l'iperuranica CLASSE e talento di questo Musicista, basta dire che nel periodo quando "serviva" alla corte di Ozzy fu cacciato dalla moglie/manager Sharon perchè a detta di lei non era abbastanza bravo dal vivo.
Questo quì per capirci.

A volte le parole dei nemici sono i migliori complimenti.
Toh ...

un musicista che potrebbe tranquillamente suonare la batteria nei Dream Theater e cantarci pure ha un solo aggettivo: Titanico.

Dovendo scegliersi una spalla Deen ha chiamato un amico Doug Aldrich per occuparsi delle parti di chitarra, altro micidiale musicista che ha suonato con Ronnie James Dio , House o Lords e che non smetterò mai di esaltare per i "suoi" Bad Moon Rising (recuperateli).
Oggi è il chitarrista dei Whitesnake e chiunque abbia visto i concerti del serpente bianco degli ultimi anni sa che l'ascia in questione è imho un portento di gusto, melodia e grande feeling (ricordatemi che sulla storia del feeling ci devo aprire un thread ).
Riuscire a non farmi rimpiangere John Sykes nel solo di Cryin' in the rain è impresa riservata ai grandi ...


visto che serviva completare la band con un altro elemento di livello perchè non scegliere Jack Blades , bassista/cantante di Nightranger e Damn Yankees?
usare un fuoriclasse come gregario è qualcosa di surreale, ma in un trio di questo livello di talento è un lusso che ci si può permettere.

ospiti di lusso in un paio di brani Arnel Pineda e Neal Schon giusto per impreziosire il tutto.
Quindi Journey, Whitesnake e Nightranger ... le coordinate stilistiche del disco sono chiare no?
Non la meno con un track by track tanto sono tutte fighe, perchè questo è un disco giusto dove non c'è niente di fuori posto dove tre amici fanno quello che gli piace come sanno fare e il risultato non può che essere questo.
Menzione d'onore a Deen Castronovo perchè per tutto il disco sforna una prestazione meravigliosa con quel suo timbro alla Steve Perry ma condito da un enfisemica "sporcatura" tipica dal consumo di nicotina che non ne inficia però la perizia aerobica.
E' una vera goduria in ogni singolo istante del disco.




Spero tra i loro impegni ufficiali abbiano la voglia di mettere in piedi una serie di concerti, ai visto mai visto che sono sotto Frontiers records (chi altri poteva) gli scappi di fare una data italiana.

Amateli