[Progetti irrealizzabili] Tremila anni di storia della filosofia

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Eh, noi ci siam fermati a Nietzsche, e poi un po' di Freud. Credo proprio, anzi, che Freud sia stato l'ultimo autore che abbiamo trattato. È una delle "colpe" che imputo alla mia prof, che per il resto in realtà non era neanche troppo male. Questa e, in realtà, un'altra forse più grave: in tre anni di filosofia non abbiamo mai toccato un testo con mano. Mai letto nulla, neanche una riga, neanche una sillaba. Tu dirai, questo fa di lei automaticamente una prof di infimo livello E non potrei effettivamente non darti ragione. Non ho mai capito perché non ci abbia mai neanche provato, e sì che come classe eravamo anche piuttosto invogliati alla materia. Non so se avesse la paura che non potessimo capirci niente, boh... Certo è che alcune pagine hanno una forza tale che anche se non le capisci tutte subito non puoi non interiorizzarle e, magari, tornarci a riflettere in un secondo momento.



Son d'accordissimo, ma il rischio di una lettura positiva della filosofia credo stia anche nel procedere cronologicamente... Digiamolo, dai, alla fine il rischio sta nella testa di chi spiega
Number
Pensiero medico e scientifico classico

Corpus Hippocraticum
Giuramento
Sul morbo sacro -> trattazione scientifica dell’epilessia; forse il trattato più famoso del Corpus;
Prognostico -> guida alla diagnosi delle malattie;
Sull’arte -> sui criteri di un’epistemologia scientifica;
Sulla natura dell’uomo -> contro una medicina filosofica.
Ippocrate te lo metto qui perché non ci ho pensato prima, ma è del V sec. a.C. Di Ippocrate ci sono molte edizioni commerciali. I testi che ti ho elencato li trovi tutti, fra le altre edizioni, nel paperback dei classici Penguin.

Tolomeo
Collezione matematica (o Almagesto) -> l’opera astronomica di Tolomeo. Non è una lettura fondamentale, considerata anche la lunghezza e la tecnicità. Ne esiste una traduzione inglese.

Galeno
Arte medica -> compendio del pensiero di Galeno;
Sulle sette -> sulle varie scuole di medicina; fu uno dei testi più influenti di Galeno.

Naturalmente questa selezione di testi non ti darà un’idea completa degli orientamenti del pensiero scientifico nell’antichità. Ho specificamente lasciato fuori classici come la Naturalis Historia di Plinio, in quanto si tratta di un'opera piuttosto informativa che filosofica (nonostante gli spunti che offre per la comprensione dell'epistemologia antica).

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Anonimo
Sul sublime -> trattato di retorica (e di estetica) del I sec. d.C.; testo teorico abbastanza unico nel panorama della letteratura antica. Il tema avrà seguito nel pensiero moderno.

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Neoplatonismo

Plotino
Enneadi

Porfirio
Vita di Plotino -> ha inizio la svolta mistica e irrazionale della filosofia classica. Fa corpo con le Enneadi.

Giamblico
I misteri egizi -> opera emblematica del misticismo e dell'irrazionalismo del pensiero filosofico tardo-ellenistico;
Vita di Pitagora -> è il primo libro della più vasta Summa Pythagorica; importante secondo gli stessi criteri per cui ti inserisco Porfirio e Giamblico; è un testo abbastanza famoso.

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Cultura tardoantica

Marziano Capella
Le nozze di Filologia e Mercurio -> sulle arti liberali; pilastro della cultura medievale.

Boezio
La consolazione della filosofia -> classico del platonismo altomedievale.

Isidoro di Siviglia
Etimologie -> enciclopedia del sapere umano che influenzò tutto il medioevo.

Ci sono molti altri testi noiosi che costituirono le basi della cultura medievale, ma non è il caso di indicarli anche perché sono testi di studio, piuttosto che di lettura, e comunque interessano solo latamente la storia della filosofia. Già Isidoro è abbastanza borderline. Evito anche di indicarti una serie di opere che provvidero a tramandare il pensiero greco in traduzione latina.

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Patristica greca

Origene
Principi -> i principii della teologia di Origene;
Contro Celso -> opera apologetica scritta in polemica col filosofo platonico Celso;
Commento al Vangelo di Giovanni -> analisi dei dogmi trinitario e cristologico; polemica contro lo gnosticismo.

Basilio di Cesarea
Esamerone -> le omelie di Basilio, influenzate dalla filosofia greca e sorrette dal tentativo di costruire un sistema di pensiero alternativo a quello pagano;
Ai giovani sul modo di trarre profitto dalle lettere greche -> il titolo è esplicativo.

Gregorio di Nazianzo
Orazioni -> sono orazioni di argomento molto vario; testimonianza dei vertici raggiunti dalla produzione letteraria e dalla riflessione cristiana nel IV secolo; è un corpus abbastanza contenuto, quindi buona lettura.

Gregorio di Nissa
Sull’anima e la resurrezione -> dialogo di imitazione platonica.

Della patristica greca ti ho selezionato Origene e i tre padri cappadoci, perché rappresentano i vertici speculativi e letterari del pensiero cristiano in lingua greca. Per il resto, c’è una pletora di autori minori (a parte pochi nomi illustri) o che interessano solo latamente la storia della filosofia. Ho anche evitato di complicarci la vita con l’indicazione delle fonti bibliche e dei testi apocrifi (per es. i vangeli gnostici, lo studio dei quali dovrebbe comunque avere una base manualistica).

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Patristica latina

Giovanni Cassiano
Istituzioni cenobitiche -> Giovanni Cassiano è il primo teorico del monachesimo occidentale, e questa è la sua prima opera sul tema.

Agostino
Confessioni
Città di Dio
Agostino ha scritto taaanto altro. Ma facciamo meglio ad accontentarci, salvo che tu voglia approfondire Agostino in una prospettiva più strettamente teologica, storica e letteraria.

Gregorio Magno
Regola Pastorale -> testo fondamentale del pensiero politico medievale.

Colombano
Penitenziale -> esempio del genere dei penitenziali e dell’ambiente culturale irlandese nell’alto medioevo (sì, è importante).

I padri latini non erano grandi pensatori come quelli greci (ma il fuoriclasse ce l'abbiamo comunque noi: Agostino), per cui ti indico solo poche opere di chiara importanza per la storia del pensiero. Evito di indicarti classici letterari di mediocre interesse per la filosofia in sé (per es. Tertulliano).

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Questa è stata una selezione difficile. Ho cercato di evitare troppi autori e opere minori (di cui c’è grande abbondanza: non solo nella patristica ma anche nel pensiero pagano tardoantico), concentrandomi su quello che reputo più importante. Ovviamente, una selezione del genere non è mai del tutto obiettiva, e si finisce per essere influenzati anche dai propri gusti e orientamenti. Per questi secoli, comunque, la base deve essere manualistica.
Fra gli assenti 'minori' eppure illustri, mi viene in mente per es. Filone di Alessandria, oppure il Corpus Hermeticum.
Naturalmente, se qualcuno pensa che io non abbia coperto a sufficienza (o affatto) un certo tema, si faccia avanti

Concludendo l’età antica, ti faccio infine notare che non ho inserito grandi autori come Plutarco e Luciano di Samosata che pure hanno scritto opere filosofiche o latamente filosofiche (alcune delle quali peraltro inquadrabili entro le scuole maggiori). Restano fuori anche grandi retori greci e romani (dall’Atene classica al tardo impero romano) le cui orazioni sono pure fondamentali per la storia del pensiero politico (e oltre).

Per quanto riguarda la patristica, ho cercato di coprire i temi, i generi e gli autori più importanti (limitatamente a quanto abbia interesse più strettamente filosofico): per esempio ho inserito una sola opera del genere apologetico, una sola opera teologica generale, una sola raccolta di omelie, una sola opera di commento ai libri della Bibbia, e così via.

Ho evitato di indicare gli autori della (cosiddetta) filosofia protobizantina poiché si tratta per lo più di mediocri scrittori politici di scarso interesse concettuale, nonché di opere teologiche analoghe alle numerose altre delle quali non ho tenuto conto per i secoli precedenti.

Tieni presente che, per la maggior parte, gli autori di quest'ultima lista non fanno parte del programma di filosofia della scuola secondaria. Se non ti va bene, prendi quello che ti piace per la tua lista. Comunque ho messo poca roba.

Poi c'è da vedere come fai a fidarti della mia selezione visto che non sai niente di me e che potrei averla fatta con NGI aperto in un tab e wikipedia in un altro, senza alcuna competenza specifica al riguardo
Non so se e quando continuerò con le liste, perché non conosco il pensiero dei secoli seguenti a 360° come quello dell'antichità e dell'alto medioevo.
Non ho già abbandonato eh, procedo lentamente ma procedo

Mi sono recuperato il DK della Bompiani e leggo man mano, aiutato dal fatto che una ragazzina di terza superiore mi ha chiesto di svolgere appunto il programma di terza di filosofia perché la sua prof è una incapace. In pratica mi sto preparando sugli autori e poi le faccio delle lezioni da un'oretta, aiutato anche da quel (che mi pare un) ottimo podcast segnalato da Iroel. Quante cose che non sapevo


In parallelo mi sono riletto l'Apologia e, poi, mi son letto il Menone.
Certo che Socrate doveva essere un bel dito al culo eh Mi hanno sempre colpito (e immagino di non essere da solo qui) le analogie tra Socrate e Cristo, non tanto nel tipo di missione (che non mi paiono paragonabili) quanto proprio nel modus operandi, lo stare nelle strade e nella predicazione di un nuovo tipo di morale diversa da quella superficiale e ipocrita del loro tempo. Si tratta di analogie più superficiali che effettive? Mi piacerebbe leggere qualcosa in merito, ma i libri che ho trovato spulciando un po' in giro mi paiono piuttosto delle cazzatine da due soldi.

Penso poi che recupererò anche l'Apologia di Senofonte Sono le uniche due trascrizioni del processo che ci sono arrivate? Ha senso operare un confronto fra le due o sono sostanzialmente identiche?

Oh, capitassero a me 'ste fortune!



Sì, ci sono anche delle somiglianze fra l'insegnamento di Gesù e quello di Socrate. In realtà, molti dei meriti che la storia del pensiero attribuisce all'avvento del cristianesimo (meriti connessi alla valorizzazione della persona), io credo siano da rintracciare nell'insegnamento di Socrate. E' abbastanza evidente, e il contributo delle scuole socratiche è notorio, ma la storiografia continua a celebrare indebitamente il cristianesimo per meriti che invece appartengono a scuole precedenti.

Poi, be', entrambi non hanno lasciato niente di scritto, etc. E di entrambi si è detto che l'unica cosa che sappiamo per certo è che siano esistiti. E qualcuno ha dubitato l'esistenza di entrambi



'Trascrizioni' del processo è azzardato
Sono molto diverse e sono state confrontate. C'è una 'questione socratica', sul tipo della 'questione omerica'.
Non ci sono altre opere analoghe. Il 'terzo' Socrate, oltre a quelli di Senofonte e di Platone, è quello delle Nuvole di Aristofane. Tutti diversi.


In pratica mi paga per farmi studiare roba che studierei comunque, col pro ulteriore che posso esercitarmi nell'insegnamento

Comunque sta convergenza incredibile di occidente e oriente (Socrate da una parte e Cristo dall'altra) che va a formare la base di tutto il pensiero occidentale a pensarci è fuori di testa. Che oltretutto Cristo di certo non poteva avere conoscenza della filosofia greca dei tempi precedenti a lui.

Non ci siamo capiti



Cristo no, ma San Giovanni sì
[QUOTE=Number Six;17986429]Oh, capitassero a me 'ste fortune!
Io segnalo alla polizia postale intanto, non si sa mai.


Eri ironico? Mi prendevi in giro?



Però non c'è solo il suo Vangelo, no? O è il Vangelo più antico che ha fatto da matrice per gli altri?

Non so una sega di storia del cristianesimo
Tra l'altro, non ci dovrebbe stare pure San Paolo in un elencone di storia della filosofia? Alla fine per quanto ne so è stato il primo a dare un fondamento "teorico" al pensiero cristiano, no?

No, il vangelo di Giovanni non è il più antico. La mia era solo una battuta. Resta il fatto che la Giudea degli anni di Cristo era comunque un ambiente ellenizzato, a prescindere dall'eventuale conoscenza diretta della filosofia greca da parte dei redattori dei vangeli. E anche tralasciando il vangelo cosiddetto 'teologico' di Giovanni, negli stessi Matteo e Marco si sono visti degli autori ellenistici o comunque ellenizzati.



Come ho scritto sopra, dalla mia selezione di testi ho escluso i testi biblici.
Senza addentrarci in problemi di datazione dei vangeli e delle loro fonti, Paolo è stato fra i primi a istituire i fondamenti dottrinari del cristianesimo: è senz'altro uno dei pilastri del pensiero occidentale (sfortunatamente, perché era un bigotto non molto colto e non molto sensibile).
Nella mia selezione sul cristianesimo, però, ti ho messo solo autori di chiaro valore filosofico (Origene e i padri cappadoci), nonché qualche operetta di misconosciuta importanza da parte dei non specialisti, riferibile ad ambiti settoriali della filosofia e della storia del pensiero (per es. la Regola Pastorale di Gregorio, per la filosofia politica).
E' chiaro che un approccio dichiaratamente comprensivo della storia del pensiero cristiano, invece, dovrebbe tenere conto di moltissime altre opere.
Mi sono approcciato alla Scuola di Francoforte, che è un altro di quegli ambiti-buco nero della mia formazione. Ho letto L'uomo a una dimensione di Marcuse, ma non sono sicuro di averlo capito fino in fondo Che dite, approfondisco qualcosa sull'opera in sé o mi leggo qualcos'altro della Scuola per confrontare e approfondire i temi? Pensavo alla Dialettica dell'Illuminismo...

Comunque il libro di Marcuse mi è parso molto amaro e assai poco speranzoso, il che cozza un po' con la rappresentazione che avevo dell'autore come motore ideologico delle rivolte studentesche degli anni '60-'70. O non dovrebbe cozzare?
Ma Machiavelli fa parte del programma di filosofia del liceo? Da me se ne è sempre parlato nelle lezioni di letteratura italiana, mai durante filosofia.
Oh beh, se avrò mai una cattedra di sicuro nel mio programma ce lo infilerò Relegare Machiavelli al ruolo di scrittore è togliergli molta della dignità che si merita.

Non ho letto Marcuse. I temi della Frankfurter Schule sono complessi. Proprio oggi, guarda caso, ho assistito a un seminario su Sorel e su Benjamin e si diceva proprio della natura quasi esoterica del pensiero di quest'ultimo
Immagino che sia difficile passare dalla lettura di Platone alla lettura di un libro a caso della scuola di Francoforte, comprendendolo appieno (sebbene tu, da quasi laureato in filosofia, dovresti averne i mezzi – sì, vabbè ). Devi leggere di più, devi familiarizzarti con la critical theory che costituisce il presupposto della scuola e con le questioni di social theory, legal philosophy, language, etc., che ne costituiscono l'oggetto.
Poi la scuola di Francoforte è anche molto vasta come temi e autori...
Non so: se vuoi capire meglio il libro di Marcuse, dovresti rileggerlo. Se vuoi comprendere meglio la scuola di Francoforte, passa avanti e leggi qualcos'altro che contribuisca a fornirti lo sguardo d'insieme e gli strumenti concettuali che ancora ti mancano. Non so cosa consigliarti perché il pensiero della Frankfurter Schule non è la mia specialità e ho letto assai poco.



Nel mio libro del liceo non c'era e non l'abbiamo trattato.
Mah, Machiavelli è un pensatore importante, ma non così importante. Le nozioni sul suo pensiero che si apprendono nello studio della letteratura potrebbero essere sufficienti. Ci sono pensatori politici anche più importanti e innovativi che in genere non trovano posto nei programmi di Filosofia del liceo, eh.
Lo studio di Machiavelli ha senso nel contesto dello studio della letteratura italiana e nel contesto dello studio del pensiero politico. Ma, in uno studio liceale della storia della filosofia, credo che altri autori abbiano la priorità.
Il libro di Marcuse non è complicato, basta un po' di attenzione, lettura lenta (come con ogni libro di filosofia ) e forse qualche conoscenza pregressa di Marx e Hegel. Sinceramente, tra quelli che ho letto io, Marcuse è il più facile della Frankfurt School. Ho letto Adorno, Benjamin e Bloch e sono do not want

Ti consiglio di non iniziare gli altri per tentare di capire Marcuse. E tutta la Scuola comunque necessità di una conoscenza media-avanzata di Hegel/Marx.

(ps. le lezioni di Laudani non hanno aiutato? )
Oh giovani, non ho detto che ho chiuso il libro dicendo WTF DID I JUST READ, ho detto che non sono sicuro di averlo capito fino in fondo Penso che lo lascerò sedimentare e ci ributterò un occhio più avanti per ristratificare. Non volevo in particolare approfondire Marcuse quando approcciarmi alla Scuola, quindi penso che tirerò dritto su altro



Di Laudani ho seguito solo le prime tre lezioni perché era uno dei professori che ho scelto di osservare per la mia tesi. Comunque inizio a sentirmi un po' stalkerato ESCI LA FACCIA o quantomeno la prossima volta che mi becchi in giro fermami che ci prendiamo un qualcosa
Scusate l'OT, ma leggendo questo mi ha fatto pensare a come filosofia al liceo non l'abbiamo fatta... ma proprio del tutto. Il nostro prof era un tipo fuori da ogni schema, edonista ma solitario, con sbalzi d'umore e uscite pacchiane, che dava voti in base alla simpatia, e riempiva la lezione raccontando anettodi palesemente inventati e tal volta facendoci discutere. Era rilassante da un lato, e a modo suo penso che credesse di essere bravo ma incompreso.

Mi sono accorto come di tutti gli autori citati non ho mai letto neanche mezza riga. O se l'ho fatto, me la sono dimenticata. Alla fine sono rimasto con un'idea - sicuramente superficiale e sbagliata - che questa filosofia sia una specie di hobby per intellettuali, che prima della scienza moderna e' servita a portarci li, ma che oggi serve tanto quanto l'alchimia serve a un chimico.

E questo non per lanciare flames, o farmi correggere (so di essere completamente ignorante, e che la mia opinione non vale un centesimo), ma per dirti che se lo fai, fallo meglio del mio prof del liceo, che era un cane.

Buona fortuna.