Produttività, procrastinazione e scarsa motivazione.

Ma che è da quando abbiamo cambiato forum c’è una pandemia di “malessere sul posto di lavoro”…@Crius hai messo qualche virus??

Comunque secondo me niente di grave giovani e forse il posto di lavoro non è il problema, avete un cervello e vi funziona e cerca sempre nuovi stimoli questa è una cosa positiva. LA domanda che vi dovete fare è: Devo per forza utilizzarlo tutto nelle 8 ore di lavoro oppure c’è qualcosa di meglio la fuori in cui impegnarvi? Magari non è la routine del lavoro che vi ammazza ma sapere che usciti dal lavoro vi spegnete perché avrete altri cazzi altre routine etc… e magari cercate nel lavoro la valvola di sfogo…

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Ti capisco, son d’accordo che i pro del lavoro da remoto son decisamente maggiori, ed infatti è uno dei vari motivi per cui non vorrei perdere questo lavoro.

Il mio problema è che non so neanche cosa voglio, non saprei definire cosa mi piace (o piacerebbe) fare.

Ci son periodi in cui adoro sistemare, riorganizzare, migliorare, fare bug-fixing, cercare delle problematiche e risolverle, e periodi in cui mi rompo il cazz perché son sempre le stesse robe, o spesso sono problemi frustranti e difficilmente risolvibili.

La routine, per quanto mi riguarda, sembra riguardare l’interezza del mondo informatico :asd: son stanco di imparare nuovi linguaggi, nuovi programmi, son stanco di programmare. Certo è che il devOps e cose simili sarebbero anche peggio, quindi… boh?

Davvero ci penso spesso a cosa vorrei fare nella vita, e la programmazione è raramente contemplata.
Ma che alternative ho?

Poi a volte faccio anche dei progetti personali, rari e semplici, ma lì mi diverto, ma son più che altro spinto dall’obiettivo e non dai mezzi con cui ci arriverò. E questa è sicuramente una cosa che mi è sempre mancata nel lavoro.

Una considerazione a parte tutto: siamo a fine estate, io noto che generalmente e’ un periodo abbastanza “scarico” , tra il caldo, vedere altra gente in vacanza, poter uscire la sera col bel tempo etc

D’inverno mi sento decisamente piu’ motivato e produttivo.

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Considera che io son passato da backend → fullstack → devops

E onestamente di quello non mi pento assolutamente. La complessita’ a cui devi far fronte lavorando in devops e’ ordini di grandezza ed e’ imho piu’ che giusto che devops engineers vengano pagati piu’ di software engineer o di sysadmin

Per me la figura di devops junior non dovrebbe esistere per dire, o comunque se la vogliamo accettare, un devops junior e’ comunque un senior software developer + mid level sysadmin ( o viceversa nella seniority), certamente non infili uno fresco di laurea a fare devops per dire.

A me e’ assolutamente servito fare questo salto per non perdere completamente interesse nell’IT che alla fine e’ un campo in cui ho investito da quando avevo 16 anni e anche volendo non potrei andare a lavorare in altri ambiti.

C’e’ sempre qualcosa di nuovo da imparare, ma il discorso e’ anche sapere quando e’ necessario diventare abile nella “nuova tecnologia”. Per dire io mi cerco di tenere informato sulle robe nuove ma non ho assolutamente interesse ad essere informato in real time per ogni nuova stronzata che fa trending. Quando mi arriva all’orecchio vuol dire che ha almeno un 6-12 mesi di vita e non e’ sparita in una nuvoletta di peto di unicorno. A quel punto mi guardo a che serve, quali sono gli use-case che vuole risolvere e in maniera molto critica valuto se e’ una cosa che vale la pena inserire tra “le robe che posso presentare come soluzioni a un problema”.

Fine, non serve a un cazzo diventare “esperto” di ottomila tools, solo a farti casino in testa. Sii a conoscenza dei tool perche’ magari un giorno ti serve un cacciavite e conosci solo tre modelli diversi di martelli, ma poi basta. Finita la’ finche’ non ti serve un cazzo di cacciavite.

:mumble: imparare nuovi linguaggi? nuovi programmi? non so cosa stai facendo di preciso ma sembra che stai cambiando spesso linguaggi programmi etc, non penso sia la normalita’ del mondo dell’informatica/tech, io ho sempre visto generalmente il contrario che piu’ passa il tempo e piu’ si tende a specializzarsi in una direzione.

Forse anche questo non ti ha aiutato e ti ha fatto passare la voglia col tempo.

Ti consiglierei di scegliere una cosa che ti piace e provare a specializzarti in quella.

Generalmente le grandi aziende vogliono persone specializzate ma con la capacita’ mentale di imparare dove necessario, mentre per le startup e’ il contrario sei molto piu’ appetibile se conosci un po di tutto e andrai poi a specializzarti all’occorrenza.

Perdonami ma questo suona un po da gatekeeping :asd:

Capisco e comprendo le tue motivazioni, ma potrebbero applicarsi a qualsiasi specializzazione.

secondo me tocca mettersi nell’ottica che “lavorare è na merda ma tocca farlo per portare a casa la pagnotta”
tipo il 90% dei lavori è cosi, chi per fatica fisica, chi per fatica mentale/pressione, chi perchè fa cose poco stimolanti, o una combinazione varia di questi elementi

ora io sono tutt’altro che credente, ma se nella bibbia è la punizione n°1 per essere cacciati dal paradiso è che tocca lavorare, vuol dire che agli esseri umani sta cosa sta sul cazzo da precchio :asd:

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Io penso che in realta’ non sia un lavoro di per se’, ma e’ come tu vedi quel lavoro.

Senza prendere mestieri estremi tipo il muratore d’estate sotto il sole a 40 gradi ma ad esempio fare il cuoco in cucina in un buon ristorante, e’ un lavoro fisicamente e mentalmente molto pesante, pero’ per tante persone a cui piace quel lavoro, quegli elementi passano sicuramente in secondo piano.

Penso si possa dire che mediamente alcuni lavori fisicamente e mentalmente pesanti siano una merda ma e’ pur sempre basato su come mediamente l’essere umano vede e si approccia a questi lavori.

Morale: o cambi lavoro o cambi il modo in cui vedi/approcci il tuo lavoro.

No no il lavoro è una rottura di coglioni, se io potessi impiegherei quelle 8 ore al giorno ad altro, altro che… :asd:

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Se il tuo “lavoro” consistesse nel lavorare 1 ora al giorno da una spiaggia e mandare una mail mentre sorseggi una birra fresca in attesa di andare a fare surf? :asd:

OT - Sembra gatekeeping...

Ti sembra gatekeeping se non sai cosa vuol dire fare devops mtt.

Uno fresco di laurea non si puo’ mettere a fare il devops engineer perche’ serve prima di tutto capire la differenza tra “in teoria” e “in pratica” in scenari reali.

la persona che mi esce dall’universita’ (o peggio mi sento, dai bootcamp) non ha la minima idea di cosa voglia dire aver a che fare con scenari reali e sapere quando e’ necessario piegare il “best approach” nella teoria con le esigenze pratiche. Quando e’ necessario creare tech debt e quando invece e’ necessario lavorarlo per ridurne il carico prima che diventi overwhelming, etc. etc.

Non sono cose che impari senza esserci finito dentro.

Chiamalo gatekeeping se vuoi, ma chiunque ha esperienza nel campo in cui lavoro annuisce soltanto quando dico, anche per ridere a volte, che la differenza tra un senior e un non-senior e’ in quanta merda hai dovuto infilare le scarpe.

Ormai sono 25 anni che lavoro in IT, ho avuto modo di conoscere senior, junior e tutto quello che c’e’ nel mezzo e di ognuna di quelle gradazioni, quelli “bravi” e quelli “non”. Non sto dando una golden rule, sto dando la mia opinione dovuta a questi anni di esperienza e di scambi di opinioni con gente che lavora nel settore che, permettimi, e’ abbastanza affidabile quando inizi ad arrivare ai numeri di cui parlo io.

State parlando di lavoro nel mio thread di odio per il lavoro :mad:

hai ragione, OTizzo

diglielo tu Biascica, mio animale spirito.

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Io in realtà ho scritto che il lavoro mi sta sul cazzo :dunnasd: … prenditela con gli altri :dunnasd:

Senza saltare subito sulla difensiva :asd: io concordo col tuo ragionamento ma non sono d’accordo col pensiero che sia piu’ semplice o accessibile fare frontend o backend o devops o analisi dei dati o xyz, penso che qualsiasi di queste specializzazioni presenti challenges molto complesse che un neo laureato non avrebbe conoscenza ed esperienze per affrontare come tu giustamente dici.

Tutto e’ facile o difficile.

E’ facile buttare in piedi una pagina web con HTML+CSS+JS.
E’ facile deployare un servizio online.

E" difficile creare una web app veloce , semplice, con una perfetta UX/UI.
E’ difficile deployare un servizio a livello globale con availability di 99,9999% e zero downtime tra un deploy e l’altro.

OT pero’ mi ricollego al tuo discorso @Nico magari quel che ti e’ successo e’ che hai affrontato tanti progetti e robe diverse ma sempre da punto di vista di “superficie” senza mai andare a fondo e specializzarti in una particolare direzione e questo alla lunga puo’ averti stufato e ti sembra che l’informatica sia : oggi crea una pagina web, domani scrivi il codice per un server, domani fai deploy di un servizio, domani installa un database, il mese dopo fai uno script per fare automazione di un processo, & so on.

Questo potrebbe essere piacevole per certe persone ma alienante per altre, sembra che tu magari possa avere piu’ stimoli andando a fondo in qualcunoa di queste tematiche e guardare alle challenges piu’ complesse in quella direzione.

C’e’ anche da dire che fin che rimani in aziende piccole, non c’e’ la necessita’ di risolvere problemi che hanno invece aziende come Facebook o Google.
Non e’ detto che magari tu ti possa trovare meglio a risolvere i tipi di problemi che hanno grosse aziende :dunno:

non sono d’accordo col pensiero che sia piu’ semplice o accessibile fare frontend o backend o devops o analisi dei dati o xyz, penso che qualsiasi di queste specializzazioni presenti challenges molto complesse che un neo laureato non avrebbe conoscenza ed esperienze per affrontare come tu giustamente dici.

Imho, no, ma se vuoi continuare aprici un topic su Tech Zone in caso che partecipo volentieri e non voglio deragliare questo con argomenti che non c’entrano nello specifico :approved:

OT

Una persona che si focalizza su voler creare un app con ux/ui etc basta che continui a farsi esperienza in quell’ambito. Una persona che vuole metter su un sistema di CI/CD dinamico e resilient se non ha la conoscenza sia del lato software (quello che ha il software developer) che networking/system (quello che ha il sysadmin) non ci arriva a poterlo fare. Quello intendo quando dico che per fare devops devi venire quantomeno da una posizione di senority in una delle due party (software/system) e investire del tempo a imparare almeno a un livello “mid” l’altra. On top of that, vieni messo di fronte a situazioni in cui avere solo conoscenza teorica ti porta a finire con deployments che poi finiscono con avere downtime e non sai perche’ e allora vuol dire che non hai fatto devops, hai solo cliccato su “deploy” nell’interfaccia web della cloud XYZ. Non sai cosa “succede” dietro, non sai come customizzarla per renderla adatta al tuo prodotto software e non sai come prevenire o rimediare se qualcosa non va. Non e’ un caso che se vai a vedere varie community che sono la’ per aiutare chi si vuole mettere a fare devops, vedi topic aperti sia da sysadmin che da software engi che chiedono come/cosa fare per compensare la parte che gli manca come formazione.

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Si ma anche no @Nico :asd: delle due l’una. Cioè, il lavoro è sempre lavoro ed è una cosa necessaria oggi, purtroppo.

Quindi ci son varie strade

O vivi con questo rimorso (?) e lasci le cose come stanno

O abbracci completamente la causa e ti trovi (o ti crei) un lavoro dove la fase 3 non esiste perché quello che stai facendo lo senti tuo, lo fai non per lo stipendio ma per te e da li poi è tutto in discesa (verso la pazzia, ovviamente)

Oppure vai in una big corp, procrastini ma ti senti meno in colpa

Oppure vai in una big corp, ti metti sotto e scali le gerarchie per soddisfazione personale

Ripeto: la premessa è che il lavoro è una merda e siamo tutti d’accordo. Sta a te crearti un’illusione per fartelo digerire di più e quella più semplice è il “sentirti arrivato”

Però, davvero, è solo stipendio. La tua vita è altro, tipo delle PR su un progetto opensource in GitHub :asd: