Corbyn ha perso le elezioni in una situazione in cui i media gli erano ostili e il suo stesso partito tramava per delegittimarlo, e la colpa di tutte le cose brutte successe in Inghilterra negli ultimi sette anni è sua perché doveva epurare il suo partito;
Harris ha perso le elezioni correndo contro un insurrezionalista che diceva che gli Haitiani si mangiano i cani, avendo il triplo del funding per la sua campagna rispetto a quest’ultimo, il partito completamente unito al suo fianco, e una parte significativa dei media più importanti a suo favore, ma non possiamo criticarla per sue uscite che poi si sono rivelate importanti nel compromettere il suo risultato elettorale.
Comunque, questo modo di fare di Trump per noi è un problema grave.
Per i suoi elettori è “finalmente, era ora che qualcuno battesse i pugni sul tavolo e minacciasse”.
E ne vorranno ancora.
Altro che perdere le elezioni fra 2 anni o fra 4.
Nel frattempo anche qualche democratico troverà tutto sommato piacevole dominare il mondo letteralmente, senza accordi, convenzioni, ecc. e potrebbe farselo andare bene.
Si, ma anche se non riuscisse a modificare il limite di mandati, e ammesso che non forzi la cosa con l’intervento militare (a quel punto potrebbe anche bypassare direttamente le elezioni), potrebbe candidare un figlio o un altro prestanome / persona di fiducia / erede.
In b4 executive order per dichiarare la posizione di POTUS non elettiva ma per discendenza. La SCOTUS fa un po’ di spallucce e via, tutto fatto: United Kingdom of America!
Basta la mossa Putin-Medved, non serve reinventare l’acqua calda. Il problema principale del trumpone è non tirare le cuoia con il corpaccio sfondato che si ritrova.
Diatribe vagamente surreali sulla limitazione dell’applicazione del suffragio universale appellandosi al bene comune come giustificazione principe, uso strumentale e mafioso dei dazi come leva di ricatto politico e le difficoltà apparenti per la comunità transessuale statunitense di ottenere il rinnovo del corso di validità del Passaporto per complicazioni burocratiche. Approssimativamente.
Al di là delle scenate, da una parte i danesi hanno chiesto agli alleati europei di non fare dichiarazioni per evitare di aizzare ulteriormente Trump, dall’altra mi pare di capire che il piano americano sia di fomentare il movimento indipendentista (il referendum sull’indipendenza potrebbe essere già in aprile in concomitanza con le legislative) e poi assorbirli direttamente come territorio (i.e. stile portorico) una volta dichiarata l’“indipendenza”. Nota a margine: United lancerà a breve il primo collegamento diretto verso la Groenlandia da NYC.
No, non ci sto. Non è onesto non riconoscere che nel tempo sono state proposte, qui dentro come in svariati ambienti, decine di diverse soluzioni, e tutte rifiutate nel nome di “si fa così e basta”, un “si fa così e basta” che ci sta portando al muro. Non a sbattere, proprio al muro, con i fucili puntati contro.
Posto che se dovesse per assurdo essere implementata oggi stesso una norma della serie “3 risposte multiple appresso al voto”, potete stare ben più che sereni che sarebbero gli stessi partiti politici i primi a riprendere in mano la questione di alfabetizzare politicamente le masse, per puro tornaconto proprio eh, ma a volte rompendo le uova si fanno ottime frittate, quindi si prende quel che di positivo c’è quando c’è.
Tra le soluzioni proposte negli anni ci sono state comunque, ed a puro titolo di esempio, il creare corsi di educazione civica e politica obbligatori dove ti spiegano come funziona la nazione. Senza manco bisogno di fare un esame alla fine, devi solo frequentarli, facciamo un 5 ore in tutto ogni anno? Vengono predisposti orari diversi, in giorni diversi, per adattarsi alle esigenze di chiunque. Se metti sto timbro e ti vai a sedere mentre uno ti spiega in breve cos’è un DL e come funziona l’elezione di un PdR, bene, puoi votare.
Magari non ci hai capito nulla lo stesso eh. Però già che hai mosso il culo dalla sedia per sentire qualcuno parlare di come funziona la tua nazione è apprezzabile, e sono più che certo che abbatterebbe del 90% le persone che votano a caso solo perché quello che ha visto in tv il giorno prima mentre faceva scoregge con le ascelle gli sembrava simpatico.
Se anche questo vi dovesse sembrare “abolire il suffragio universale” siete semplicemente troppo spaventati dal guardare la realtà in faccia: la democrazia ha già perso. Non è che “non possiamo toccare nulla perché la democrazia è sacra e poi è così che muore”. È già morta. Non c’è da salvare niente, c’è già da pensare a ricostruire. Se poi la rifacciamo uguale uguale allora i coglioni siamo noi.