[Politica estera] It's a brave new world, stacce. (Part 2)

poco o tanto sono miniere in mano a società francesi:

Tre grandi miniere d’uranio – 900 km a nordest della capitale Niamey – sono gestite dall’impresa francese Orano

Il 20% dell’[ uranio impiegato per le centrali nucleari francesi (la cui energia è venduta al resto d’Europa) viene dal Niger. Il Niger è il primo fornitore di uranio alla UE insieme al Kazakistan.

cmq non ho seguito nel dettaglio la faccenda, ma c’è anche una 15ina di pesei africani (ECOWAS) che a quanto pare ha voglia di menar le mani per questo golpe.

Alcuni paesi dell’ECOWAS han già detto che non interverranno militarmente al fianco della coalizione, e il Mali assieme al Burkina Faso han detto che aiuteranno il Niger in caso di attacco.

Un bel casino, in sintesi.

che da quello che vedo sono 2 stati dove c’è stato anche li golpe gli anni scorsi e sono stati sospesi dal gruppo ECOWAS

La Nigeria è formalmente nell’ECOWAS ma ha detto che non appoggerà l’intervento militare.

non ho proprio idea di come siano i rapporti di forza di forza nella zona.

Essenzialmente il Niger lo prenderebbe in culo, il problema più grosso sarebbe la conseguente migrazione di massa che peggiorerebbe il problema migranti in Europa e il molto probabile consolidamento di gruppi Jihadisti che già fanno parecchio presa in quelle zone.

L’Algeria è nel BRICS+
il Marocco no

Ma cmq è più interessante come la Francia stia pagando la cazzoneria in Africa su cui la Russia si è inserita agevolemente

Chi è causa del suo mal pianga se stesso , se intervengono si scavano la fossa ancra più in profondità magari

Oh eppure in Libia hanno fatto così bene…
Poi al solito sostituiamo un branco di incredibili idioti occidentali e comprimari di massacri compiuti da milizie locali con Wagner & Co. per cui insomma…c’è sempre da leccarsi i baffi

Make no mistake: in the future, these days will be remembered not only for the ecological devastation that took place in Greece in the summer of 2023 but as a key conjunctural point of the country’s final descent into fascism. 1/

There are currently hundreds of wildfires in different parts of Greece. This is an official list that shows the largest ones. “Εκτός ελέγχου” means “out of control". 2/

One of the largest and most dangerous wildfires is in Evros, the region that borders with Turkey in Greece’s north east. According to Copernicus, the wildfire there is the largest recorded in European soil for years. 3/

While the police and fire department have officially declared that this wildfire was caused by lightning, the prevailing narrative is that migrants started the fires. This propaganda is spreading faster and wider than the fire itself. 4/

Fascist parties claim that Greece is “at war” and openly call for the formation of militias to take the law into their own hands and hunt down migrants. 5/

They are joined by academics like this former University Dean who, after stating he is against vigilantism, offers his “exceptional” support for citizens “arresting” migrants. 6/

Local vigilantes respond and publicly organise ‘hunting parties’. Here, a man in military outfit instructs the crowd not to bring “weapons and knives” because “the [state] won’t let them”. Someone is heard asking:“can’t we kill them [migrants]”? 7/

Two days ago, a local found and kidnapped around 15 migrants, locking them up in a closed wagon. The video went viral and the comments were dominated by calls to execute or burn them on the spot. 8/

According to sources, while the man responsible (an Albanian closely connected with the local New Democracy apparatus) was arrested, so were the migrants : their kidnappers accused them of arson. 9/

This local vigilantism is not new. It was the prominent response in March 2020 when, with the official support of EU officials who visited the area, the Greek state “turned a blind eye” to locals mobilising to hunt down migrants. 10/

That 18 migrants, hiding from the police in the forest, died horrifyingly in the fire does nothing to spoil the cacophony of inhumanity. In proper fascist fashion, the actual victims of the disaster are transformed into its perpetrators. 11/

Following closely this fascist narrative, the Ministry of Migration declares that the death of the 18 migrants is a consequence of illegal crossings. 12/

Passionate calls for mass murder are by now normalised, further fuelled by the most idiotic conspiracy theories: migrants are for example accused of obstructing the work of aerial firefighting by … throwing rocks at the planes! And people believe it. 13/

What is the official state doing all this time? Following the established strategy of their PR team which is reduced to taking credit when things go well and disappearing when they don’t, the PM is still on holiday (perhaps still with EU commissioner von der Leyen). 14/

While some regurgitate migrant culpability as it conveniently distracts from state responsibility/failure, others are engaged in imaginative tiptoeing around reality: the situation is “unprecedented” since “climate change came earlier than expected”. 15/

Government spokespersons, erroneously referred to as “journalists”, are more than happy to throw further fuel into the fire. In live broadcasts they “innocently” ask lawyers and cops “when it is legal to take the law into your own hands” 16/

At the same time, any hint of criticism towards the government is immediately suppressed from live broadcasts: the “journalists” speak over them, the camera is re-directed away from the interviewee, the interview is stopped. I kid you not. 17/

Government-controlled state television also facilitates the dehumanisation of migrants by shamelessly declaring that the 18 migrants who died in the fire DO NOT COUNT AS LOSSES OF HUMAN LIFE. 18/

Fascism can also be defined as a moment when domination is propagated by the dominated. This particular regression, fuelled by years of economic decline and the gradual but certain disintegration of social relations, is now coming full circle. 19/

The performance of national unity through the meeting of governmental authoritarianism with the violence from below “allows the class-relationship it denies to triumph more implacably”. 20/

All we are left with is recording the decline.

Non pensavo il contesto sociale greco si fosse deteriorato fino a questo livello, sebbene gruppi di ultranazionalisti abbiano sempre prosperato nel paese, con vari gradi di successo; peccato però Neo Demokratia abbia recentissimamente ottenuto una sostanziale conferma al suo mandato, di fatto sancendo l’avallo pubblico all’operato tenuto fino a questo momento, ivi compreso l’uso investigativo privato dei servizi segreti a danno del settore giornalistico e dei membri dei partiti dell’opposizione, quindi immagino la situazione non cambierà.

L’UE ha cacciato i socdem e sono arrivati i nazi con la sorpresa di nessuno. Ma è un caso isolato, la prossima volta andrà meglio, poi mi pare un piccolo prezzo da pagare se dall’altra parte hai un +X% del pil.

Se il riferimento fosse ad esclusivo beneficio di SYRIZA direi trattarsi di un incidente di percorso causato da eventi atipici, come l’implosione dell’economia, rispetto al duetto canonico della vita politica greca mi pare. :asd:

Tanto non succederà più quell’incidente, grazie a dio la democrazia è salva.

Ma semplicemente non vi è più un vero motivo per mantenere un ordinamento democratico, perchè dopotutto ? Quanto rimane da fare piuttosto è una transizione ordinata verso un differente modello istituzionale ed una differente, consapevole, percezione dei rapporti di forza.

Ed i greci hanno largamente scelto di votare nuovamente non solamente per una struttura di potere con l’intento neppure troppo occulto di verticalizzare l’esercizio del potere, ma pure riconfermare gli stessi, come in Italia alla fin fine, curioso, che posero il paese in tale situazione in primo luogo; dunque il paese, alquanto letteralmente brucia ? Sono dispiaciuto per chi sia accusato strumentalmente, e per gli animali.

https://twitter.com/dariodangelo91/status/1696763445977210976?t=ApaqVNaBLDYsldNJzruSig&s=19

Colpo di stato in gabon

Oh, quale buona notizia.

Altro stato a forte influenza francese tra l’altro

Il problema rimane quello di essere fondamentalmente una monarchia repubblicana, con un vertice di potere familistico e dinastico al comando di un intero paese da 56 anni e responsabile di una condizione economica di sostanziale vassallaggio improntata su un modello di sviluppo meramente estrattivo; quando effettivamente la popolazione diviene un’onere piuttosto della principale risorsa, e quindi delle preoccupazioni dell’amministrazione, per lo stato il disastro è compiuto.

La popolazione sta aumentando, pur rimanendo contenuta, meno di 2,5 milioni di persone, cosa che probabilmente rimane alla base della continuità del potere politico negli ultimi decenni, fortemente urbanizzata ed accentrata, la capitale da sola consta il 60% del numero di residenti totali entro la sua area metropolitana, quindi vi è una forte sensibilità implicita alla cangianti dinamiche sociali, tutti sperimentano rapidamente ogni cambiamento; importano di tutto ed hanno un bilancio fortemente volubile ad un sacco di dinamiche al di fuori del loro controllo mentre la redditività dei campi petroliferi scende progressivamente ed il settore minerario non compensa la perdita o comunque non può offrire altrettanta flessibilità. Punto di rottura ?

Probabile poi gli eventi nel Sahel e la difficoltà per Parigi di non riuscire più a gestire un problema prima che altri se ne presentino, e si trovino a far scelte di sacrifico politicamente insostenibili, abbiano svolto una funzione chiave nello stimolare gli appetiti opportunistici del malcontento interno, non ci saranno correlazioni dirette ma il quadro generale sembra davvero cambiato, e per la Francia non in meglio; hanno comunque sul posto, nella capitale, dispiegato il 6to Battaglione di Fanteria di Marina, 300 persone circa, ma dubito possano essere d’aiuto, non come nel 2004 in Costa d’Avorio almeno.

La Francia non interverrà militarmente per impedire un colpo di stato.

Farà pressioni politiche, ma non andrà oltre.