[Politica estera] It's a brave new world, stacce. (Part 2)

Per quanto generalmente non percettori di importi previdenziali minimi però tra la popolazione dei pensionati in ordine di estremo e rapido impoverimento vi sono tutta una categoria di persone verso cui farei generalmente attenzione a voler osteggiare, ma attualmente comunque in corso trattative per aggredirne i trattamenti previdenziali, tra i quali agenti di polizia, funzionari di Stato, diplomatici e magistrati; in un paese in quel contesto sociale, ovvero dove la presenza di enormi organizzazioni criminali parastatali molto ricche e ben armate, mi chiedo solo quanto tempo servirà ad esse per cooptare funzioni dello Stato argentino, laddove potessero iniziare a far affidamento, più di quanto già non abbiano possibilità di beneficiare, nell’avere sempre più opzioni per infiltrarsi nella macchina pubblica.

Comunque i modelli previsionali statistici del Ministero dell’Economia argentino sono parziali, il 40% della popolazione attiva opera in maniera informale, usa valuta non locale, non fa uso di strumenti bancari, evasione di ogni livello è diffusissima e lo Stato un’entità astratta sullo sfondo per un sacco di gente; la dimensione della struttura economica argentina non è facilmente stimabile, sono molto più vicini, anche se non a quel livello di gravità, al Libano rispetto ad altri esempi regionali.

Praticamente l’Argentina è l’Italia tra un ventennio

Nah, l’Argentina soffre di un irrisolvibile problema di natura strettamente geografica, essendo sostanzialmente relegata ad un angolo del pianeta fisicamente distante dai suoi stessi mercati di riferimento, senza un mercato interno sufficientemente sviluppato da affiancare, ora poi, e con vicini con un modelli economici analoghi, ed infatti i paesi sudamericani a dispetto di tutte le loro somiglianze culturali e linguistiche non si parlano e non cooperano.

L’Italia nel peggiore dei casi potrebbe assumere i connotati della Turchia, poco piacevole ma l’integrazione regionale rimane un aspetto di cui tenere conto.

fixed

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A livello di censure ci siamo, una mia amica Argentina che si è trasferita in Italia da qualche mese mi ha raccontato delle storie allucinanti, stanno facendo di tutto e di più per non dare spazio alla controcultura e ai giovani, cancellando e decomissionando enti e ministeri adibiti a queste cose, i film LGBT+ vengono censurati o direttamente non proiettati nelle sale & altre cose bellissime.

mi sono già arruolato volontario

Lasciatelo lavorare, mica può essere tutto colpa sua, è lì solo da nove mesi

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A me pare un’eccellente esempio delle conseguenze fattuali dell’applicazione dell’ideologia liberale, ed in genere tende molto rapidamente a degenerare in una libertà di esercitare il potere in maniera arbitraria ed esclusiva.

senza nulla togliere alle verità di agorò e all’amica di sgamberetto, i dati (odiosi!) ci dicono che sotto questo punto di vista l’argentina fa meglio dell’italia

fottuta realtà! :mad:

immagino la validità di questo tipo di indice :asd:

Ma saranno le solite cacate dei nazi.

Tra l’altro quelle mappe sono tutte uguali, perché a prescindere dall’argomento o dalla cosa misurata quello che conta è solo quanto sei considerato bianco.

ma certo quelli di equaldex sono nazisti anche più di rocco tanica, lo sanno tutti

ma sì ridiamo malta ai cavalieri ospedalieri a questo punto

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figurati la validità degli aneddoti riportati su un forum

Beh, l’Argentina ha riconosciuto nel suo ordinamento ben prima dell’Italia alcune estese prerogative per le minoranze sessuali, anche largamente superiori a quelle italiche, ma immagino il clima politico e le attività avversative possano rendere l’espressione e l’esercizio di tali libertà incerte, specialmente se gli organi di controllo latitassero nel preservare questi diritti; per esempio leggo non esistere ancora una legge nazionale riguardante il divieto di discriminazioni in pubblico esercizio.

Ho pure il sospetto però sia l’Italia in primo luogo in questi casi ad essere carente.

Il sospetto

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A questo punto, Malanic, venne colto da un leggero sospetto

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Ho chiesto oggi:

Io: J, How is freedom of speech in Argentina nowadays? And civil rights and freedom in general, LGBTQ+ policies and whatnot
J: Why? I mean you can say whatever you want in the internet for example, but there is a new regulation, a censorship for movies, in cultural centers, can’t show LGBTQLA stuff and feminist stuff and etc

Direi che in Italia per ora si può proiettare “C’è ancora domani” o “Call me by your name” senza problemi :asd: sottolineo il per ora