Poesia

Quali sono i vostri libri di poesia preferiti? Cosa considerate imprescindibile?

(thread ampio, vale qualsiasi genere/tematica/lingua, valgono eventualmente anche poesie prese singolarmente)
Io ho delle mie poesie. Chissà se non sarebbe bello condividerle

Comunque, per citare soltanto alcuni nomi, Wislawa Szymborska, Alda Merini, Antonia Pozzi, Cardarelli.
Io sono particolarmente legato alla poesia greca, latina, e italiana, perché queste sono le tradizioni culturali e linguistiche che conosco meglio e che studio, sono da sempre appassionato di poesia, e quindi ho letto un po' tutti gli autori più importanti. Con mio rammarico ho letto relativamente poca poesia inglese (sebbene ormai l'inglese sia per me una seconda lingua), probabilmente come conseguenza del fatto che la mia conoscenza dell'inglese è maturata in anni nei quali avevo smesso di leggere assiduamente poesia, ma sto recuperando.
Come dicevo nell'altro thread, tendo a non leggere poesia in sola traduzione, se non per ragioni specifiche più che per generico piacere. Ho una working knowledge delle altre principali lingue europee (francese, spagnolo, tedesco), che mi permetterebbe di approcciare anche un testo poetico nel modo che piace a me, però l'ho fatto di rado, se non per qualche francese, in attesa di apprendere meglio le rispettive lingue.
In somma, i miei libri di poesia preferiti rientrano tutti nel numero dei cosiddetti classici (sono classici non senza ragione) e coprono un 2'800 anni di storia. Purtroppo non sono in grado di consigliarvi qualche poeta semisconosciuto in lingua swahili o birmana
Come siete accidiosi.

Rilancio il thread con uno dei miei poeti italiani preferiti, cioè Torquato Tasso, del quale segnalo non le opere più note anche a livello scolastico, e cioè la Gerusalemme Liberata e l'Aminta, bensì le Rime e, in particolare, i madrigali, fra le forme poetiche più significative della tarda stagione rinascimentale, che nel madrigale realizzava la scomposizione delle strutture strofiche tradizionali e la simbiosi con la musica.
Vi segnalo alcuni dei miei preferiti. Online potete facilmente trovare una raccolta di un centinaio di madrigali, mentre il canzoniere completo di Tasso conta circa 1'700 componimenti.



Idem, sempre letto i grandi classici in italiano inglese e francese, nella poesia piú che mai vale il discorso del classico che merita



Tasso



Dopo posto una lista delle mie cose preferite
Non ho un libro di poesie preferito, ma la mia preferita in assoluto è "If", di Kipling:

If you can keep your head when all about you
Are losing theirs and blaming it on you,
If you can trust yourself when all men doubt you,
But make allowance for their doubting too;
If you can wait and not be tired by waiting,
Or being lied about, don’t deal in lies,
Or being hated, don’t give way to hating,
And yet don’t look too good, nor talk too wise:

If you can dream—and not make dreams your master;
If you can think—and not make thoughts your aim;
If you can meet with Triumph and Disaster
And treat those two impostors just the same;
If you can bear to hear the truth you’ve spoken
Twisted by knaves to make a trap for fools,
Or watch the things you gave your life to, broken,
And stoop and build ’em up with worn-out tools:

If you can make one heap of all your winnings
And risk it on one turn of pitch-and-toss,
And lose, and start again at your beginnings
And never breathe a word about your loss;
If you can force your heart and nerve and sinew
To serve your turn long after they are gone,
And so hold on when there is nothing in you
Except the Will which says to them: ‘Hold on!’

If you can talk with crowds and keep your virtue,
Or walk with Kings—nor lose the common touch,
If neither foes nor loving friends can hurt you,
If all men count with you, but none too much;
If you can fill the unforgiving minute
With sixty seconds’ worth of distance run,
Yours is the Earth and everything that’s in it,
And—which is more—you’ll be a Man, my son!


Se mai avrò un figlio gliela dedicherò.
Chi è stato tanto forte e astuto?
Chi mi ha preso la voce?
Non sa pianger per lui la nera
ferita della mia gola.
Le tue semplici azioni, o marzo,
sono degne di lode e d’amore,
ma sono morti gli usignoli delle mie parole,
loro giardino è ormai dizionario.
“Canta di noi!” implorano in coro
la nevicata, il dirupo, il cespuglio.
Grido, ma come il respiro d’inverno
si condensa sulle labbra il mutismo.
L’ispirazione è eccessiva, senza posa
l’anima muta inspira l’attimo fuggente,
non la salverà un altro respiro, ma soltanto
la parola da me pronunciata.
Sospiro, e respiro, e mento:
non devo più nulla
agli alberi coperti di neve
perché non so cantarne la bellezza.
Calmare il battito impazzito,
in ogni modo, o per caso!
E in tutto ciò che ho fretta di cantare
m’identificherò per sempre.
Ma ora che son diventata muta –
E amavo i nomi di tutte le cose,
e sono stanca, son come morta –
sarete voi a cantare di me.


Bella Achatovna Achmadulina, italo - russa, usava delle composizioni molto complicate e raffinate per esprimere concetti e pensieri che trovo davvero delicati e femminili. In generale mi piacciono molto i poeti russi, ma questo perché 1) non ho mai apprezzato i poeti americani a parte forse Whitman, Frost, Poe che sono tra i più mainstream e 2) sulla poesia europea e italiana sono un pochino scarsa. La prima poesia di cui mi innamorai fu comunque La Cavallina Storna del Pascoli, che mi faceva sempre piangere da bambina