la differenza non è semplice e dipende da stato a stato.... dipende dalle contingenze storiche. Ad esempio L'URSS (CCCP) è Unione delle repubbliche socialiste sovietiche ma il partito è il PCUS (Partito comunista URSS).
La storia dei movimenti politici è costellata di questi "incidenti"... Un esempio che mi ha fatto scompisciare....
In tutti i partiti socialisti- comunisti del mondo, il ruolo del segretario è storicamente più importante di quello del presidente. anche nel PCC (Parito comunista cinese) era così. Mao Tse Dong si presentò al congresso di Shangai durante la guerra come segretario e fu trombato. A sangue. Diventò presidente e da allora il presidente in Cina è più potente del segretario, è il vero capo del partito.
Ricordiamo però una cosa. Marx ed Engels, nel Manifesto del Partito Comunista differenziano il loro Socialismo Scientifico, dal Socialismo Utopistico, dal Rivoluzionario e da quello Borghese, perchè queste ideologie pur avendo dei meriti, perchè hanno illuminato gli operai con nuove idee, ed hanno analizzato la società moderna (di allora) con i suoi attriti. Ma il problema resta come dice lo stesso Marx, questi socialisti:"non hanno visto nessuna attività storica autonoma da parte del proletariato e non hanno trovato neppure le condizioni materiali per l'emancipazione del proletariato". In Parole povere non hanno fatto niente di pratico a favore del proletariato, criticando la società capitalistica, ma non sanno trovare una via d'uscita e i loro ideali cadono nell'utopia. Il Socialismo Scientifico di Marx ed Engels che avrebbe scoperto la legge di sviluppo del capitalismo e che secondo Engels lo studio di Marx portò il socialismo a diventare una vera e propria scienza (Capitale). L'avvento del proletariato per Marx è un passaggio necessario verso una società senza proprietà privata,senza stato, dove il lavoro diventerà un bisogno e non un mezzo della vita. Secondo Marx con la fine della proprietà privata si attua il comunismo, poichè il potere politico sarebbe estinto, che non è altro che la violenza di una classe sociale verso un'altra. Come diceva Stalin "il potere indice le elezioni finchè è sicuro di vincere".
io ho fatto la domanda, per vedere se eri tu ed i tuoi amichetti a sapere le differenze....io in parte le so, avendo appunto "letto i libri di storia". mentre tu sei stato ripreso persino da n3mo , e ti ostini a fare il saputello. un ottima risposta, anche se non esauriente l'ha data ximenes ( e gia lo sapevo che me la avrebbe data lui ) mentre tu credi che la differenza stia solo in quella formuletta : rivoluzione-comunismo-socialismo-stato sociale.........
Ho controllato il libro di storia, e ribadisco:Marx (cito dal libro "La Storia 2" ed. le monnier, autori Capra, Chittolini, Della Peruta) non voleva una rivoluzione violenta, ma piuttosto una presa del potere da parte dei partiti socialisti. Il rivoluzionario era Bakunin e gli anarchici, che poi infatti si separarono dalla Prima Internazionale (o meglio, furono espulsi, a parte Bakunin che se ne andò causando lo scioglimento dell'associazione) Se poi sto prendendo lucciole per lanterne, imploro il perdono, e addosso tutta la colpa al mio libro ( ) Ribadisco anche la mia opinione:i socialisti si occupano dello stato, i comunisti controllano pure la sfera privata.
Marx voleva la rivoluzione e basta. solo che pensava che sarebbe arrivata nelle nazioni a più alta concentrazione industriale (germania e inghilterra). il suo ragionamento era: se i proletari producono plusvalore e per questo sono sfruttati, più proletari sfruttati ci sono in uno stato più proletari incazzati ci sono. e vai con la rivoluzione.
non se lo sarebbe mai immaginato che la rivoluzione sarebbe stata in paesi sostanzialmente agricoli come la russia e la cina. gli sarebbe venuto un coccolone se lo avesse saputo...
solo che il peggior nemico delle rivoluzioni comuniste e dei regimi comunisti è stati il sindacalismo. gli operai invece di prendere il potere cercavano di prendere i soldi ai padroni. e pian piano siamo arrivati qui...
Un sindacalista svedese diceva, riferendosi ai padroni... La pecora va tosata, non uccisa.
Dunque....la differenza principale è questa: il comunismo prevedeva la conquista del potere con una rivoluzione che avrebbe instaurato la dittatura del proletariato (vediamo l'esempio di Lenin in Russia), mentre il socialismo individuava in vie piu democratiche e istituzionali la presa del potere. Ora, dal punto di vista sociale, secondo me, è difficile fare paragoni perchè una "vera" società comunista non è mai esistita sulla terra ne mai esistera ( sto facendo un discorso concettuale). Durante la guerra fredda, noi occidentali chiamavamo comunisti i russi, ma l'appellativo era solo una etichetta, un logo per identificare uno dei due blocchi. In Russia non si è mai instaurata una società comunista: nessuno ti parlera mai di economia comunista, bensi, come ben sai, di economia socialista. Per farti un idea piu chiara prova a ricordare il socialismo reale di Breznev, il sindacato di Solidarnosch, il socialismo dal volto umano ecc..... Esempi che rendono il confronto tra le due ideologie difficilmente proponibile
E poi i partiti comunisti si diffusero in Europa con la terza internazionale che indicava in 21 punti mi pare le linee guida che il partito socialista di ogni paese doveva adottare per rientrare appunto nel komittern. C'erano anche precisi limiti per quanto riguardava il nome. I vari punti della terza internazionale doveva rendere i partiti socialisti dell'europa il piu possibile similari al partito bolscevico, l'unico che era riuscito a rendere vincente la rivoluzione con la conquista del potere. I partiti socialisti che si iscrissero senza problemi alla terza internazionale non subirono alcuna scissione interna, mentre gli altri, e sono la maggior parte, che rifiutarono determinati punti del komitter procedettero alla scissione del partito e alla nascita dei vari partiti comunisti in tutta europa. Tanto per la cronaca il partito comunista italiano fu uno degli ultimi a nascere in Europa