Paura del vuoto

Buongiorno, vorrei dei consigli da chi è più esperto e navigato di me in materia matrimonio e amore "eterno".

Sono un ragazzo di 32 anni, da poco preso un ottimo posto pubblico indeterminato vincendo un concorso a Roma di infermieri su 30mila candidati, e sono fidanzato da un anno con una ragazza splendida che amo, bella e con cui sto bene.

Sto ristrutturando casa di mia proprietà a Roma (ristrutturazione completa più mobili, sugli 80-90mila totali che sono il 90% dei miei risparmi lavorando da 11 anni come infermiere e vivendo a casa con i miei quindi zero spese.. Più un 20mila regalatomi da mia madre) su cui non ho mutuo e quando sarà finita ci andrò a convivere con lei.

Il passo successivo che vorrò fare dopo qualche tempo dalla convivenza se tutto andrà bene è chiederle di sposarci, e so già che lei è molto vogliosa nel farlo, ne parliamo spesso (lei 25 anni).

Sono contento della situazione in cui sono, mi reputo molto più fortunato di molti miei coetanei, però a volte ho ste ansie che mi attanagliano che mi danno da pensare, ne sento tantissime di storie in cui l amore dopo qualche anno di matrimonio finisce e molte volte sta cosa mi mette ansia avendo paura che possa accadere anche a noi, con tutti i conseguenti cazzi che possono scaturire (tradimenti, separazione, casa a lei, mantenimenti ecc)... E sta paura non riesco a farmela passare, io la amo come non ho mai amato nessuna, è normale avere di ste paure anche se tutto va bene? Come posso farmele passare? Ne ho parlato anche con lei e dice che ovviamente non possiamo sapere cosa ci riservi il futuro ma che mi ama e vuole una vita con me.

Ci siete passati anche voi? L avete superata?
Da quanto tempo siete assieme? Comunque le paure sono una cosa normale, il futuro non si può prevedere sicuramente.
Ti chiedevo da quanto tempo siete assieme e da quanto la conosci, perché ad esempio con la mia ex con la quale ho fatto un figlio, c'erano delle problematiche di base con lei che ho sottovalutato, ma che poi con la nascita del bambino si sono estremizzate ed anzi sono divenute preponderanti


Stiamo insieme da un anno e ci conosciamo da due, non abbiamo particolari problemi alle spalle, di che mi vengono in mente lei che non ha aiuti economici dai suoi (perché non ne hanno la facoltà) e non ha molto al momento lavorando a p. Iva guadagna qualche centinaio di euro pulito levando tutte le spese che ha (ma non è assolutamente un problema per come sono fatto io, i soldi non mi sono mai interessati e se devo guadagnare di più lo faccio io con straordinari)... Altro problema il papà all'antica ipergeloso che neanche vuole conoscermi, ma sinceramente mi interessa il giusto del padre... E poi boh niente.. È stato per tutti e due colpo di fulmine, quando ci siamo conosciuti lei era fidanzata e ha detto che non ha fatto altro che pensare a me fino a quando ha lasciato il suo ex per me (parliamo di una storia di 5 mesi e non ne era innamorata)
L'amore come lo stai vivendo ora andrà a finire.
Ma sta a voi rinnovarlo di volta in volta con cose nuove.

Magari appena sono al PC ti scrivo un po' di dettagli. Io posso parlare dopo 10 anni di fidanzamento/convivenza/matrimonio che scattano mese prossimo.
Ti anticipo che dal mio punto di vista non rimpiango quasi niente delle scelte fatte.

Quando vuoi
L’approccio che ho sempre usato io alla tematica da te sollevata è quella di analizzare com’è lei nelle altre sue relazioni umane e se ci sono stati dei pattern ricorrenti.

I primi anni non puoi giudicarla per quello che è per te, siete entrambi “drogati” dall’amore, effetto che finirà naturalmente e dovrà reggere a tutt’una serie di pressioni.

Però se lei nella vita, con gli altri, è generosa, onesta, positiva, bene o male, a parti eventuali normali momenti passeggeri, lo sarà con una buona probabilità sempre. Puoi studiare anche l’approccio che ha avuto in screzi affettivi tipo amicizie e prendere per buono che sarà così anche con te.

Ovviamente vale anche il contrario.

Io ho tanti amici sposati storicamente e con figli, e niente, in ogni caso oggigiorno è un bell’impegno da reggere


Parto con piede morbido perché il discorso è complesso, magari butto lì qualche dettaglio e poi lo si può approfondire.

Come dice Hans stai ponderando un si che deve durare una vita. Lascia perdere le frasi fatte di merda "chi te lo fa fare" o "forever alone a puttane è sempre meglio"... ogni vita ha le sue sfaccettature. Di certo non puoi prevdere il futuro e se senti di voler affrontare l'esperienza del matrimonio non devi farti fermare dalla paura.
E' come voler provare a girare coi pattini ma non farlo mai per paura di cadere.

Nel matrimonio come molte altre cose nella vita l'importante è che quando cadi (perché una caduta di qualche tipo c'è sempre) sapete sempre rialzarvi a testa alta.
E non parlo dell'estremo tradimento, ma anche delle più stupide incomprensioni o litigate che messe li possono ingigantirsi e creare danni a lungo andare.

Così di prima impressione avete uno strumento FONDAMENTALE che è servito moltissimo anche a me e mia moglie: la casa.
Iniziare a convivere, almeno un paio di anni, può farvi capire se la cosa funzionerà.
Noi abbiamo fatto così e dopo il matrimonio ci siamo trovati esattamente in sintonia come prima, con la differenza di un anello in più al dito.
La convivenza fà saltare fuori tutto, pregi, difetti, problemi e vantaggi. Quindi potete intraprenderla serenamente e puoi pianificare in totale sicurezza la tua mossa di proposta di matrimonio.

Mi sento comunque di insistere sul non essere frettolosi, lei è giovane, a 25 anni c'è ancora molta voglia di sperimentare altre opportunità, data anche la mostruosa valanga di occasioni che fornisce la società moderna. POtreste ritrovarvi con pensieri e ideologie diverse da un giorno all'altro. Ma ancora una volta, la convivenza fà saltare fuori queste cose e permette correzioni di rotta senza nessun tipo di rischio.
Io avrei pensato a un annetto di convivenza e poi se tutto va bene chiederle di sposarci, troppo frettoloso?
Ma non ti dare scadenze come su una tabella di marcia.

Vivetela sereni che di grattacapi a cui pensare ce ne saranno.

Poi se tutto va bene un bel giorno sentirete la necessità dell'anello al dito, tanto ormai la vita coniugale la state già facendo.

Cerca di non farti pressare troppo da lei perché le femminucce il matrimonio lo vedono anche per la bellezza del vestito da sfoggiare, la festa, la cerimonia etc... sono più emotive. A dirla tutta sono belle anche per questo.
Ovviamente non chiuderti a riccio eh.
concordo con chi dice di fare un po' di convivenza per far emergere ogni cosa
il padre ipergeloso non è una buona cosa, ma poi dipende anche lei come la gestisce questa cosa

sicuramente se sei felice goditi quel che hai, banalmente è la sola cosa sensata
Hans, il thread starter ha un dilemma su una questione universalmente intricata per tutti.

L'aiuto che si può dare è la sintesi, non un wot formattato e focalizzato autisticamente su un particolare soggettivo.


Io sono uno che pianifica le cose, quindi mi fa strano non pianificare gli eventi futuri, farla subito entrare in casa e fare una convivenza per me è la prova del nove sul presente e imminente futuro, se tutto andrà bene come penso sarò fottuto e felice di esserlo

Non avere problemi lavorativi (io, lei deve ancora trovarlo) e avere una casa senza spese di mutuo diciamo che mi agevola non poco nella serenità mentale e della coppia, oltre questo siamo due persone pacifiche (in un anno mai litigato e ci vediamo tutti i giorni praticamente) quindi non ho paura di una convivenza con lei.

I miei dubbi purtroppo sono sul futuro che non posso pianificare e relativi problemi che purtroppo molte coppie dopo X tempo hanno (perdita di passione a letto, noia della routine, perdita di amore)..senza contare che in passato sono stato tradito e quindi so per certo come mi comporterei in casi simile, riesco a perdonare ma poi la perdita di fiducia ti fa vivere una merda, con conseguente sfasciamento del tutto.

Non che lei mi abbia mai dato motivo di dubitare, ma ripeto è dura per me pensare di legarmi a una persona per tutta la vita non sapendo cosa succederà...

Ad aggravare il problema è che intorno a me ho colleghi più navigati intorno e praticamente l'80% è separato cazzo ...mi viene l'angoscia solo a guardare gli occhi che hanno, delusi, frustrati...senza la loro casa, i loro figli, il loro vecchio amore, senza un euro in tasca causa mantenimento e spese varie...gusci vuoti. Che tristezza
Consigli spassionati: mantenete separati i beni, cerca di rendere il meno possibile aggredibile casa tua in caso di problemi post matrimonio e soprattutto lavorate sul fatto di render lei economicamente indipendente.
Mi spiace dirlo, ma quando il rapporto parte economicamente sbilanciato è meglio tutelarsi il più possibile.
Io ho fatto la proposta di matrimonio dopo 6 mesi di convivenza perché ero sicuro del passo da prendere visto come andavano le cose. Non c'è una data giusta soprattutto se ci sono cambiamenti in atto (lavoro di lei per dire).
Non avere fretta, non fare tabelle che generano ansie ed aspettative non realistiche sul rapporto e goditi la convivenza. Vedi anche come riuscite ad interagire come coppia con la famiglia di lei e lei con la tua, è molto importante.


Guarda, io sono uno come te, che non va avanti se ha pronti piano A,B e pure C.

Ma su queste cose devi andare un pò di pancia. Non puoi pianificare nulla, solo prendere le cose per il meglio come vengono.

E ripeto, avete la fortuna della casa senza mutuo, massima calma per pianificare pian pianino insieme.



Ti ci approfondisco due parole:

Dei colleghi fottitene. Ogni vita ha i suoi particolari. Inutile starti a paragonare a persone sulle quali non sai i risvolti privati.
Magari ti arriva il collega che ti dice "mia moglie non voleva far sesso 4 volte a settimana come una volta e quindi l'ho tradita con la sua shampista".. che di per sé già è una tristezza di suo (dalla convivenza in poi il sesso diminuisce, è fisiologico e non credere a chi dice il contrario) ma magari omette di dirti che lui stesso era una chiavica al letto e la moglie si era un pò stufata, e invece di affrontare il problema se ne è scappato beccandosi poi in testa la mazzata galattica del divorzio.

Giusto per farti un esempio banalissimo, ma le coppie vanno così, anche le più insospettabili.

Calo del desiderio a letto accade, sta a voi rinnovarlo... noi ora con un figlio che ci impegna 24h su 24 pagheremmo oro per avere un paio di ore di privacy al letto senza pensieri...
Lo stesso figlio lo abbiamo deciso da persone adulte in una fase di rilento: avevamo fatto tutto, viaggi, cene eleganti, cinema, eventi, etc... arrivati al punto di routine in cui ci stavamo annoiando abbiamo deciso di intraprendere una nuova avventura che ha rimescolato tutto (e ha riattivato un altro settore che si stava un pò ammosciando).
La relazione deve essere in movimento e deve partire da voi, è una cosa FOTTUTAMENTE DIFFICILE, è una sfida di vita.

Ecco perché il "io la amo, la voglio sposare a 25 anni" lascia il tempo che trova... è solo un trampolino di lancio.

E per l'amor del cielo fai come dice Lebow: separazione dei beni. Limita al 75% qualsiasi danno collaterale in assenza di figli. Lo abbiamo fatto anche noi, consapevoli si che non ci tradiremmo mai, ma anche che la vita è piena di insidie e a diventare matti/cambiare idea è un attimo...
Ah, ci tengo a precisare che pure il mio rapporto è partito sbilanciato e lo tutt'ora. Ma quello povero come la merda è il sottoscritto
Si certo. Comunione dei beni cosi se lei un giorno si gira di umore si ritrova semi proprietaria di una casa.
Se con figlio lo caccia pure di casa...

Non che debba succedere ma nella vita bisogna aspettarsi di tutto, anche che ad una certa età si possa dare di matto e dare addosso a tutti i valori che si è perseguito fino a quel momento. Io stesso ne ho pagato le spese con mio padre.

Separazione dei beni è la via più sicura e moderna. E nonostante la parola è un sistema che non fa altro che dare spazio decisionale a tutta la coppia.

Ma poi di nuovo, ci si focalizza sulle pratiche di matrimonio? Questi devono ancora iniziare a convivere. Non serve buttare altra roba nel minestrone.
No scusate ma con casa mia e ristrutturazione e mobili a spese mie comunione dei beni mi sembra un volersi proprio male da soli ... Ma anche fosse diversa la situazione è giusto che i beni prematrimoniali rimangano ai legittimi proprietari, non è giusto che un immobile (in questo caso) pagato con i sacrifici di una vita dai genitori di uno dei due diventi una comproprietà, soprattutto per rispetto di chi ha sputato sangue per dartela.
Stai facendo gli stessi ragionamenti che abbiamo fatto io e mia moglie.

Sei sulla strada giusta. Iniziate sta convivenza i primi litigi per le russate e per le mutande lasciate in giro sono sempre i migliori.
Il matrimonio è fatto così proprio per far finire l'amore, amare e essere amati è una fatica veramente fuori luogo, ed è pure pericoloso. Quindi vedi tu