Nuovi incontri in cooperativa

I giorni passavano, uno dopo l'altro e la grande guerra di Britain che era stata sulla bocca di tutti da quando era tornato sembrava oramai una sbiadita pagina di storia.
La cooperativa aveva però giovato da tutto questo, l'allentare della pressione, il coraggio che piano piano tornava ai giovani spingendoli ad uscire dall'isola protetta di Moonglow per esplorare il mondo, avevano portato alcuni allievi fino alla cooperativa gestita da Bat.
Era ancora presto per parlare forse di una ripresa o per organizzare molti corsi, ma di tanto in tanto cominciava a vedere qualche persona là dove era rimasta solo la polvere.

Ma nonostante l'edificio ricominciasse a popolarsi Bat continuava a sentire un terribile vuoto, quello causato dalla partenza di Xiaoyu.
Qualche volta tornava a trovarlo e passavano un po' di tempo in compagnia a ricordare i vecchi tempi, ma oramai la giovane guerriera era un'amazzone e aveva scelto la sua strada, una strada che la portava inevitabilmente lontano da lui.
Ma tutto sommato era meglio così, si stava rendendo conto con la sua mancanza di quanto tenesse a lei e di come forse non la considerasse una semplice amica. Ma ogni volta che quel pensiero si affacciava dal subconscio dov'era relegato alla parte cosciente della consapevolezza di Bat, egli lo scacciava con forza.
Era un'ipotesi che non poteva, non voleva, prendere in considerazione.
Avrebbe dovuto evitare di incontrarla ma ogni volta che il suo sguardo si posava su di lei si rasserenava ed era tanto felice, per non parlare poi della malinconia che invece lo assaliva quando lei se ne andava...

Anche quel giorno passò a trovarlo, ma quella volta Bat non era solo. Era in compagnia di Nalila una giovane fanciulla conosciuta pochi giorni prima.
Ella era stata truffata da alcuni malviventi nella foresta poco lontano da Britain e poi disperata si era imbattuta in Bat che stava tagliando un po' di legna. Vedendola disperata e in cerca di aiuto le offrì asilo in cooperativa. Le offrì ospitalità per qualche giorno in attesa che si riprendesse e potesse riprendere la sua strada, o almeno quella era l'idea iniziale... Infatti la ragazza si attaccò subito a Bat, lo aiuto nelle varie avventure di cui fu protagonista in quei giorni a causa del Necromante Kavrash e il vampiro Vlad, e più volte dimostrò di essere pronta anche a morire per difenderlo.
Bat inevitabilmente se ne affezionò terribilmente, come se fosse la sorella che non aveva mai avuto, si prendeva cura di lei e si assicurava che non le mancasse nulla.
Inconsapevolmente forse sperava che con la sua presenza gioiosa potesse colmare almeno un parte il vuoto lasciato da Xiaoyu nella cooperativa e magari anche nel suo cuore...
Quel giorno presentò quindi alla sua cara amica la nuova venuto ma gli fu subito chiaro che qualcosa non andava nel modo giusto. La ragazza infatti era diffidente, e un po' riservata. La cosa degenerò quando arrivarono anche Drusilla, Akasha e Yovanna, ovvero le amazzoni compagne di Xiaoyu.
Nalila infatti divenne quasi arrogante e maleducata, soprattutto con Drusilla che pure Bat conosceva bene e sapeva essere una splendida persona.
A completare il quadro già di per se complesso e che mostrava la nascita di diverse tensioni ci fu l'arrivo dei vampiri, Lord Vecna e Lord Kenshi. Tra i due non correva buon sangue per via del particolare rapporto che avevano con Xiaoyu.
Cosa successe poi Bat non lo ricorda con molta lucidità.
Vecna più volte chiese a Xiaoyu di poter parlare solo con lei, Kenshi sembrava avercela con Xiaoyu e Vecna e ci mancava poco che tra i due fratelli scattasse una sanguinosa rissa. Inoltre Nalila continuava a stuzzicare Drusilla e Xiaoyu facendosi addirittura inseguire dall'ascia di quest'ultima.
Bat sapeva di essere la causa del comportamento anomalo della sua nuova allieva ma era incapace di reagire.
Mentre Xiaoyu in principio aveva cercato di sottolineare come Nalila e Bat formassero una bella coppia quest'ultima le rispondeva come lei senz'altro provasse più affetto nei confronti dell'arciere.
Bat avrebbe voluto gridare loro di smetterla ma le parole non gli uscivano di bocca ed era rimasto paralizzato, davanti alla cooperativa ad assistere a quella scena, a quell'odio che usciva fuori da persone a cui teneva molto e che conosceva come "buone". Il fatto di sapere di esserne la causa non faceva che alimentare la sua tristezza.
Anche le consolazioni di Drusilla non furono d'aiuto perché Nalila prese di mira anche l'amazzone e per di più ancora ora Bat rifletteva su alcune considerazioni fatte da Xiaoyu circa la sua compagna Drusilla e il fatto che andasse spesso a trovarlo.

Tutti questi elementi si mescolavano nella testa confusa del povero arciere ma tant'è che ad un certo punto Vecna e Xiaoyu si allontanarono per l'ennesima volta e la guerriera questa volta fece ritorno da sola.
"Nel fosso, si è buttato nel fosso !" continuava a ripetere incessantemente.
Kenshi, Nalila e Bat si recarono immediatamente sul posto ma non riuscirono a vedere nulla, il fossato del castello ora occupato dagli AJ era molto profondo e la notte era priva di luci.
"Che cosa è successo ?" fu la domanda che tutti poserò all'amazzone.
Essa con gli occhi vitrei e una voce quasi meccanica rispose che Vecna le aveva dichiarato, seppur a fatica, l'amore che provava per lei, ma che lei aveva dovuto rifiutarlo perché amava già un altro, Lord Kenshi.
Glielo disse guardandolo negli occhi e il freddo vampiro le chiese perché gli avesse detto quella cosa, come se non avesse inteso il senso di quelle parole.
Chi invece le aveva intese era Bat situato alle spalle della bella amazzone le cui parole erano state frecciate sul cuore.
Eppure lo sapeva, lo aveva sempre saputo, ma forse sperava fosse uno scherzo di quella sua mente difettata, sperava di potersi magari svegliare un giorno ed accorgersi che si era sbagliato, che non era così, che forse vi era ancora speranza...
Già la speranza... Glielo aveva detto, e lui non gli aveva dato retta. "La speranza è solo l'illusione di chi non sa accettare la realtà" aveva proprio ragione. Forse alla fine aveva fatto la scelta giusta.
Poi dal sogno tornò alla dura realtà e si accorse che stava piangendo. Col cappuccio ben alzato andò quindi davanti a Kenshi, gli diede uno schiaffo e poi corse via alla massima velocità consentita dal suo cavallo.
Finì sulla costa dove andava sempre a riflettere, e a guardare le onde.
Non seppe con precisione quanto restò a guardare il susseguirsi instancabile delle onde, ma si attendeva che da un momento all'altro la sua cara amica avrebbe fatto la sua comparsa, tra gli alberi, e sarebbe venuto a consolarlo.
Ancora la speranza, pareva difficile liberarsene.
Arrivò qualcuno, ma non era Xiaoyu, era Lord Vecna. Bat non lo riconobbe subito, pareva diverso, aveva la pelle "calda" come la sua ma gli stessi occhi freddi da vampiro.
Parlarono un po', sulla costa e Bat gli raccontò cose che pensava non avrebbe mai potuto dividere con nessuno.
Lord Vecna, non tutti i vampiri erano crudeli come si credeva e anche i vampiri potevano amare.
Ma questo Bat già lo sapeva.

Non vide più Xiaoyu e neppure aveva voglia di vederla.
Ma il giorno seguente un'altra terribile notizia lo attendeva. Nalila quel giorno era molto tesa infatti e pareva avesse qualcosa dentro che voleva uscire ma non trovava la strada.
Bat per rompere il ghiaccio le chiese se era pronta ad essere iscritta ufficialmente alla cooperativa. Si trattava di una formalità visto che oramai la ragazza era di casa, ma dal suo sguardo si accorse che qualcosa non andava.
-Proprio di questo volevo parlarti
-Che cosa c'è che non va ?
-Nulla.. è che io... devo andare per la mia strada
Ancora quelle parole, di nuovo una strada che gli portava via gli affetti più cari.
Aveva trascorso solo pochi giorni con la giovane Nalila eppure gli si era già così affezionato...
-Voglio andare via, lontano, per poter crescere, per poter poi tornare più matura. Ieri mi sono comportata come una ragazzina.
Ecco dunque il punto, se ne andava a causa sua, e lui non aveva nessun diritto per trattenerla.
-Va bene, sei tu a dover decidere la strada da seguire...
Bat la abbracciò quindi teneramente e poi la lasciò andare via.
Una lacrima gli rigò il viso, di nuovo...

Ma gli incontri di quel periodo non finirono lì. A quanto pare il fatto che la cooperativa avesse ripreso a funzionare cominciava a girare per tutta sosaria tant'è che non erano infrequenti gli incontri con persone che venivano da lontano proprio in cerca di Bat e della sua cooperativa.
Quel giorno era al campo a sistemare alcune faccende burocratiche quando una giovinetta sperduta gli chiese se per caso conosceva Bat. Gli disse di essere un'apprendista intagliatrice e di come cercasse Bat in quanto le avevano parlato della sua maestria nel mestiere di intagliatore.
Dopo averci scherzato un po' Bat si presentò e parlò alla giovane Rahiel, questo il suo nome, della cooperativa e di quello che faceva lì.
La ragazza si dimostrò subito molto allegra e piena di vita. Si disse entusiasta di averlo conosciuto ma declinò l'invito di Bat di fermarsi qualche giorno nell'edificio.
Spiegò infatti all'arciere come lei vivesse a Yew, di come fosse stata allevata fin da piccola da una coppia del posto di come loro la tenessero nascosta e le dessero da mangiare. Li chiamava "padroni" ma era un po' come se fossero i suoi genitori. Aveva sentito parlare dalla "padrona" di lui e dei suoi archi, poteva essere una persona che conosceva. Si offrì di andare a parlare ai suoi padroni ma la ragazza rifiutò in quanto era scappata per andare fin lì e non voleva che loro lo sapessero.
Forse avrebbe dovuto chiedere aiuto alla sua vecchia amica Dama Socen, del resto sebbene non ricordasse molto di lei era pur sempre la governatrice di Yew e quindi avrebbe potuto far qualcosa...
Beh a pensarci bene era il caso di lasciar passare del tempo e vedere come si sarebbero evolute le cose.
Rahiel gironzolò tutto il giorno nei paraggi della cooperativa e fattasi sera salutò Bat promettendogli di tornare a trovarlo.
Era contento di questa nuova conoscenza, ultimamente troppe persone care lo avevano lasciato e la tristezza dominava oramai la sua vita. Un po' di giovane allegria e spensieratezza avrebbe senza dubbio giovato, a lui e alla cooperativa.




P.s. e Gdr off : Kenshi comq ha corrisposto il sentimento alla grande , lo schiaffo era solo un segno di affetto poi abbiamo fatto scintille
Xia non c'è






































Vabhè lo dico io ZOZZI!!
Ehm si chiamava Rahil non Rahiel, ma non ho voglia di rieditare tutto
si kiamava Vile