Notiziona: Eads e Bae annunciano fusione

Era necessario che si dovesse giuhngere ad una fusione dei contractor europei, peró devo ammettere che non mi sarei mai aspettato una fusione tra questi due contractor nel breve periodo, in particolar modo immaginavo vi potesse essere una riluttanza di base da parte di Bae per "l'autarchia economica" imposta dal governo britannico.. un po sulla falsariga della non adesione all'eurozona. Avrei optato piuttosto su una fusione tra Eads e Finmeccanica.

Ad ogni modo hanno tempo fino al 10 ottobre per prendere una decisione.

Se ció dovesse verificarsi, si verrebbe a creare la piú grande azienda mondiale nel settore aeronautica/elettronica per sistemi di difesa, un colosso da oltre 90 miliardi di dollari di fatturato.

É possibile che vi siano delle scelte politiche dietro, francia e germania sono i principali shareholders del pacchetto azionario (22,45% a testa), possono porre il veto su qualsiasi decisione che possa minare la sicurezza nazionale. Con l'entrata della Gran Bretagna é probabile che la quota venga ridotta al 15%

Ora nello scacchiere restano altri giocatori:

Finmeccanica: Seconda azienda del settore in europa, é comunque un nano in confronto al futuro colosso aerospaziale. É necessario un piano nazionale per trovare un alleato strategico. Anche se ovviamente non mi aspetto un nulla da questo governo (incapaci di avere anche la piú breve visione strategica per l'economia nazionale), la scelta ricade su Thales

Scappo a lavoro, continuo dopo.
Ah ero all'oscuro di questi rumors....need informarmi...appena arrivo a casa studio.
l'azienda sul quale puntare soldi è la Embraer S.A.
la fusione economica fra brasile argentina e venezuela dovrebbe dargli un boost incredibile.
construiscono già una quantità di aerei impressionante.


All'inizio la pensavo allo stesso modo, tuttavia il Brasile sta attuando una forte politica protezionista quindi immagino non voglia interferenze da un paese straniero.

Dicevo.. resta Thales, con cui Finmeccanica forma 2 forti join venture al 67% e 33%, rispettivamente Telespazio e Thales Alenia Space. Per i profani, la prima é l'impresa di riferimento a livello europeo per il programma Galileo, la seconda ha fornito il 50% della componentistica della stazione spaziale internazionale.

Altri contractors sono:

SAFRAN: Si occupa perlopiú di propulsione e optronica, in una fusione darebbe un boost poderoso alla tecnologia elettronica e turbomeccanica. Rovescio della medaglia, offerta di veicoli quasi nulla con l'esclusione di qualche UAV. Per la cronaca ha cercato di comprarsi il 20% di Avio ma la Cassa depositi e Prestiti l'ha battuta sul tempo.

SAAB: Si quella delle automobili, solo che il loro settore principale é nella difesa. Gruppo produttore del Gripen, componenti missilistiche, logistica, mediamente forte nell'aeronautica. É rimasto prevalentemente neutrale e non ha cercato recentemente acquisizioni.

Senza un accordo si rischia di essere tagliati fuori dal mercato europeo e mondiale.. Quello che mette i bastoni fra le ruote a Finmeccanica é il peso dei settori slegati alla difesa in seno all'azienda: Ansaldo Energia, STS, Ansaldo Breda che si occupano di turbine di impianti industriali, trasporto su rotabili e logistica di questi ultimi.

La CdP dovrebbe acquisirli per proteggerli dalla Siemens, ma figuriamoci se lo faranno mai, meglio sputtanare soldi negli inutilissimi f35. Purtroppo la politica italiana é completamente incapace nel difendere gli interessi della nazione, quanto piuttosto preferisce leccare il culo agli USA. Anche se lavoro all'estero, dico: poveri noi. Senza un'adeguata politica economica siamo con le pezze al culo.
Ultimamente ho letto di un crescente interesse del ministero della difesa russo in tecnologia bellica italiana in merito a determinati programmi e per quello che riguarda le caratteristiche di alcuni veicoli, eventualmente non potrebbero essere dei buoni candidati per eventuali future join-venture ?

Il mercato russo è in forte espansione e permette di inseririsi agevolmente nei canali di vendita di un gran numero di paesi terzi.