ma Ronaldo si è portato una mucca per farsi leccare la testa prima di entrare in campo?
in tema snai ho iniziato male anche io mettendo 10 euri sull'1h dell'olanda 
era a 2,70 mi pareva un botto s'è visto 
e 5 euro su Muller capocannoniere del torneo dato a 30 che mi pareva esagerazione,così for fun
era a 2,70 mi pareva un botto s'è visto e 5 euro su Muller capocannoniere del torneo dato a 30 che mi pareva esagerazione,così for fun
hai compresso troppo l'immagine
E Mario Gomez dove lo lasci?
è il favorito a 8,50 e a quella quota non è giocabile imho tanto vale provare il botto
domani fernando torres primo marcatore di spagna italia, giocatelo!
scusami ma torres proprio no
Mi sa che dopo la partita devo uscire, commenti in arrivo a tarda notte o nella mattinata di domani.
appena collovati annuncia la sostituzione dico ad un amico su fb: "visto gomez stasera ha sbrodato"
2 secondi,gol
2 secondi,gol
Denmark 
Per chi chiedeva se si puo'vedere su vlc, basta aprire questo url: rtmp://rtl-livestream4me.weebo.it/live/radiovisione_01
Per i true nerd, si puo'usare mplayer e usare il timeshift per sincronizzare audio e video
Per i true nerd, si puo'usare mplayer e usare il timeshift per sincronizzare audio e video
Tofting
la locandina
via alle votazioni! Polognocca o Suckraina?
Imho polognocca
via alle votazioni! Polognocca o Suckraina?
Imho polognocca
Polognocca hands down.
Oggi è il grande giorno dell'incubo spagnolo, ma anche ieri, naturalmente, si sono giocate un paio di partitelle riempipista, in attesa del D-Day.
La prima, nel pomeriggio, stravolge un po' i pronostici.
La Danimarca non è più quella dei fratelli Laudrup, di Elkiaer e dell'immenso Toefting, e in teoria dovrebbe essere la Cenerentola del gruppo, ma provate voi a far calzare una scarpina di cristallo a gente come questa:
Non c'è principe che tenga e, diciamocelo, l'Olanda sarà anche una monarchia, ma la sua squadra di calcio non è certo composta da dei principi.
Infatti gli olandesi, poco principescamente, si presentano in campo con un completino arancio-fluo alta visibilità sottratto agli operai delle manutenzioni stradali, e lo testimonia il fatto che i numeri siano evidentemente fatti col nastro adesivo nero da elettricisti da 55 mm.
All'inizio, come da copione più Olanda che Danimarca.
Le punte olandesi tentano, anche con movimenti quasi umani, di scardinare il sit-in danese, ma Robben ha la forma cranica di un pitecantropo, e son cose che a un europeo si pagano.
Dopo venti minuti di impotenza, con solo qualche flebile accenno di erezione, il Viagra assunto dai danesi prima di entrare in campo comincia a fare effetto e la squadra biancorossa mette in atto la prima (e ultima) grande sorpresa della giornata.
Negata per il calcio, la danimarca si affida all'hockey, e un tizio dal nome mitologico, Khron-Dehli, fa un gol da puro hockeista, piazzando la palla sotto lo scroto del portiere olandese, e infilando così la porta arancione.
Eh, come sono lontani gli anni '70, quelli in del calcio totale, delle mogli in ritiro, di Nixon e "giù le mani dal Vietnam".
Tre finali mondiali disputate, un europeo vinto, tanti bei ricordi, e poi ti arriva un bulletto da sagra paesane e ti ritrovi in una vasca biologica.
E così gli olandesi s'inviperiscono, e a un certo punto ci si mette anche il portiere danese, che inventando una geometria non comtemplata in questo angolo di universo, serve l'attaccante avversario Robben, che muovendosi come un disadattato ai margini della società, scaraventa sull'unico palo di tutta l'Ucraina sul quale non ci sia accartocciata una ballerina nuda che vi si contorce.
Su questa scena di disagio sociale finisce il primo tempo.
Poi c'è poco altro da dire, i minuti passano e gli attacchi dell'olanda, a mano a mano che il tempo le scorre fra le dita dei piedi, diventano sempre meno lucidi.
Le gambe s'irrigidiscono, e le azioni offensive sono condotte ormai con l'unico senso ancora inalterato dalla stanchezza: l'olfatto.
La Danimarca intuisce, e si fa spavalda.
Più si avvicina il novantesimo più gli "orange" realizzano che la sodimia danese è vicina.
Si buttano in avanti a capate, e ne sa qualcosa il povero portiere biancorosso che a un certo punto viene brutalizzato da due energumeni con la giacchetta dell'ANAS.
Non ci sono più idee, ci vorrebbe uno di quei funghetti magici di Amsterdam.
Ma non ce ne sono più, deve averli presi tutti l'arbitro che sul finale non vede un fallo di mano che, trattandosi di fallo, aveva dimensioni "siffrediane".
Ma ormai è tardi, la partita finisce, la vaselina è lì, pronta, nello spogliatoio olandese.
La Danimarca sovverte il pronostico e vince uno a zero.
È tutto, e scusate se è poco.
La prima, nel pomeriggio, stravolge un po' i pronostici.
La Danimarca non è più quella dei fratelli Laudrup, di Elkiaer e dell'immenso Toefting, e in teoria dovrebbe essere la Cenerentola del gruppo, ma provate voi a far calzare una scarpina di cristallo a gente come questa:
Non c'è principe che tenga e, diciamocelo, l'Olanda sarà anche una monarchia, ma la sua squadra di calcio non è certo composta da dei principi.
Infatti gli olandesi, poco principescamente, si presentano in campo con un completino arancio-fluo alta visibilità sottratto agli operai delle manutenzioni stradali, e lo testimonia il fatto che i numeri siano evidentemente fatti col nastro adesivo nero da elettricisti da 55 mm.
All'inizio, come da copione più Olanda che Danimarca.
Le punte olandesi tentano, anche con movimenti quasi umani, di scardinare il sit-in danese, ma Robben ha la forma cranica di un pitecantropo, e son cose che a un europeo si pagano.
Dopo venti minuti di impotenza, con solo qualche flebile accenno di erezione, il Viagra assunto dai danesi prima di entrare in campo comincia a fare effetto e la squadra biancorossa mette in atto la prima (e ultima) grande sorpresa della giornata.
Negata per il calcio, la danimarca si affida all'hockey, e un tizio dal nome mitologico, Khron-Dehli, fa un gol da puro hockeista, piazzando la palla sotto lo scroto del portiere olandese, e infilando così la porta arancione.
Eh, come sono lontani gli anni '70, quelli in del calcio totale, delle mogli in ritiro, di Nixon e "giù le mani dal Vietnam".
Tre finali mondiali disputate, un europeo vinto, tanti bei ricordi, e poi ti arriva un bulletto da sagra paesane e ti ritrovi in una vasca biologica.
E così gli olandesi s'inviperiscono, e a un certo punto ci si mette anche il portiere danese, che inventando una geometria non comtemplata in questo angolo di universo, serve l'attaccante avversario Robben, che muovendosi come un disadattato ai margini della società, scaraventa sull'unico palo di tutta l'Ucraina sul quale non ci sia accartocciata una ballerina nuda che vi si contorce.
Su questa scena di disagio sociale finisce il primo tempo.
Poi c'è poco altro da dire, i minuti passano e gli attacchi dell'olanda, a mano a mano che il tempo le scorre fra le dita dei piedi, diventano sempre meno lucidi.
Le gambe s'irrigidiscono, e le azioni offensive sono condotte ormai con l'unico senso ancora inalterato dalla stanchezza: l'olfatto.
La Danimarca intuisce, e si fa spavalda.
Più si avvicina il novantesimo più gli "orange" realizzano che la sodimia danese è vicina.
Si buttano in avanti a capate, e ne sa qualcosa il povero portiere biancorosso che a un certo punto viene brutalizzato da due energumeni con la giacchetta dell'ANAS.
Non ci sono più idee, ci vorrebbe uno di quei funghetti magici di Amsterdam.
Ma non ce ne sono più, deve averli presi tutti l'arbitro che sul finale non vede un fallo di mano che, trattandosi di fallo, aveva dimensioni "siffrediane".
Ma ormai è tardi, la partita finisce, la vaselina è lì, pronta, nello spogliatoio olandese.
La Danimarca sovverte il pronostico e vince uno a zero.
È tutto, e scusate se è poco.
Mi sono cappottato 
/clap
gli sta bene all'olanda, così impara a rifiutare il turismo ricreativo
disagio sociale