NEUROzio - Questi matti Europei (di calcio).




si vabbè all'inizio pensavo fossero battute da forum, ma poi le hai ripetute enfatizzando allora ho pensato "forse sarà così". Non ho la testa sincronizzata con la tua, hai fatto passare un concetto distorto.
Della partita di iero so 'n cazzo.
Giusto per non ignorare totalmente una semifinale, sebbene comunque meriti ignorata più di un'amichevole alle 3 di notte, fra Ecuador e Nauru, se tipo ti devi alzare alle 5.30 del mattino, dirò che l'ho vista da ubriaco.
Festeggiavo la laurea della mia giovane amica Alessia, abbiamo fatto una combo di birra e spritz fino alle otto e quaranta, quando lei mi fa: ma non guardiamo la partita?
Ok, dove si va?
Da Elia.
Chi è Elia? Direte voi.
Elia è una bar. Bar Trattoria alla Stazione, a Marano, per tutti, semplicemente: "da Elia".
Fate conto di vedere il rugbista che fa la pubblicità di Edison, quella geniale con le ragazze della ginnastica ritmica.
Avete presente lui?
Ecco, Elia è una roba del genere, che però vende ombre (di vino), cita i classici della letteratura italiana, e conosce con inquietante precisione la Bibbia.
Di tanto in tanto ha dei rhum "only for friends" da far glassare le mutande anche a un astemio, e si autoproduce il gelato.
Oddio, non è che si macini la frutta, usa dei preparati, ma fa un gelato più che dignitoso.
Su tutti i gusti troneggia il "cocco e mandorle".
Irrorato di qualche sostanza alcolica a caso, che egli sa consigliare con perizia, diventa qualcosa di paradisiaco, sarà perché ogni qual volta ti aggiunge un po' di liquore alla coppa capita che "Dio***, so' sbrissà" (hops, sono scivolato), e l'affogato diventa immediatamente un affondato.

Il banco è un quadrilatero posto in una sala rettangolare, in modo asimmetrico, acciocché metà della sala stessa possa ospitare tavoli e schieramenti di sedie per libagioni, gioco di carte e gli eventi sportivi, e l'altra metà sia quella da lui presieduta.

Elia combatte tranquillamente sui 4 lati del suo fortino, anzi, diciamo tre perché uno è meno utilizzato dai clienti.
Si muove con lenta efficacia, percorrendo solo i metri necessari, e non esce nemmeno uno stuzzicadenti senza scontrino.
Al centro della sua trincea risponde a tutti gli attacchi con precisione e senza affanno.
Elia è sempre calmo. Sempre.
A parte quando fa caldo. Elia odia il caldo.

La clientela non è da lounge bar, gnocca poca: è un'osteria.
Non di quei locali fighetti pseudo-bohemien che, per sembrare meno fighetti e cercare di esserlo di più, si chiamano "osteria”, o “Hostaria".
No, da Elia sei all'osteria, gente che gioca a carte, bestemmie durante le partite, sfottò fra tifosi, e un'ampia e colorita narrativa orale descrittiva di mogli e madri fra avventori.

La specialità: le seppioline
Devi però indovinare la finestra temporale, specie per quelle ripiene, perché vanno bruciate in pochi minuti.
C'è gente che si rivende gli orari di uscita delle seppie, sui quali c'è sempre il segreto di stato, o quantomeno il segreto di frazione.
Se mi dài una sigaretta ti do l'orario delle seppie, per tre anche di quelle ripiene.
Mal che vada ti rimangono i tramezzino: spettacolari e creativi.

Vale lo stesso per il gelato cocco e mandorle, io abito in questa zona dal 2002 e l'ho incrociato solo due volte.
A pensarci bene ho visto più comete in vita mia, che gelato cocco e mandorle di Elia, che fa schifosamente rima, ma non ho voglia di cambiare il periodo.

Perché vi dico questo, amici?
Non che voglia condividere i cazzi miei, ma per farvi capire quanto insignificante sia stata la partita, tanto da costringermi a costruire un interesse più sul locale dove l'ho vista che non sulla partita stessa.

Così, quando, dopo l'ennesima birra, Alessia mi dice "questa partita fa cagare", prendo atto e ci mettiamo un po' in relax.
Lei va fuori a fumare, io rimango a gioire dell'allegria del Mago, altro personaggio inarrivabile, che mi chiede per l'ennesima volta un preventivo per delle magliette, il telefono della mia ditta e la strada per arrivarci.
Sembra Aspettango Godot.
Il rapporto fra me e il Mago è fatto di bevute e della richiesta di un preventivo, il tutto -talvolta- intervallato da qualche SMS o telefonata minatori della moglie (perché il Mago non è mai dove dovrebbe essere, intuisco), che dipingono per qualche minuto il terrore sul suo volto.
Questo da circa tre anni.

Nel frattempo il Portogallo, ignorato dal mondo del pallone e soprattutto -cosa ben peggiore- dalla clientela di Elia, esce, e non mi mancherà proprio per un cazzo.
Non mi mancheranno quelle orribili maglie crociate, non ci mancheranno le pettinature fashion di Ronaldo e men che meno le sue rincorse teatrali da saltatore in alto per tirare delle punizioni efficaci come un discorso di Flavia Vento.

Vado a letto alle tre, dignitosamente ebbro, altro che supplementari!
Questo è stato il mio Spagna-Portogallo.
Non valeva la pena di raccontarlo, ma ormai: cosa fatta capo ha.
xe bea o' steso
Anche questa geniale, sebbene tu abbia raccontato i cazzi tuoi


ho fatto passar...cioè secondo te é davvero possibile che io vada a picchiar il cazzo sulla scrivania dei colleghi? O che ci caghi sopra? Ah ma allora il problema é di fondo figliuolo mio.




Son I'm disappoint
eddai


Almeno sulla scrivania della colleghe... O un penicottero in sala mensa
In 45 anni dela mia esistenza, togliamone sette/otto da regalare all'età della non senzienza, non ho mai visto tanta differenza (a loro favore) fra Italia e Germania.
Finisca come deve, ma vi assicuro che è così.
dicevi?


Se resta così a fine primo tempo, io, farei un giro di telefonate ai colleghi
maledizione italiana continua
Adoro qunado faccio queste figure di merda, e comunque ho detto anche, finisca come deve.
Ricordate Amici Miei?
state zitti puttana la eva
minchia la tirate me lo sento

Edit : ovviamente non dicevo a BVZM ma a quei due gufacci lassopra
mo si chiudono come contro la croazia? no dai
^2
CARLOS LO DICEVA!!!


scusa dicevi
Siamo dei pazzi. Siamo da centro igiene mentale.