Perchè la Russia.
Storie di ordinaria asfaltatura.
Io non dico che ci avevo creduto, anzi, o addirittura "sperato", come molti; a pensarci bene non me ne fotte un cazzo.
La Grecia, la Germania, il derby dello spread, il testa-coda d'Europa: minchiate.
Era una partita di calcio fra due nazionali.
Una fortissima, l'altra meno ma piena di sorprendenti risorse.
Poi c'è lincognita Enty-Luigi, poi c'è che nel calcio la palla è rotonda, poi c'è che si spera sempre che Davide metta nel sacco Golia (quando Golia non siamo noi, ma su questo non corriamo più rischi da tempo), insomma, con una buona dose di autosuggestione poteva anche starci una vittoria della Grecia.
Niente di tutto ciò, anche se per più di un tempo la situazione, almeno a livello numerico, non è stata poi così ben definita.
La macchina asfaltatrice tedesca inizia subito a macinare le tenere ossa elleniche, e quasi immediatamente viene annullato un gol a Klose per un fuorigioco millimetrico di non so chi, che passava di lì per dare un saluto, più che per nuocere veramente.
Niente da fare.
L'intento greco è chiaro, resistere 120 minuti e cercare di impantanare i tedeschi nel Vietnam dei rigori, ma la Germania non è guidata da Nixon, e nonostante di tanto in tanto qualche contropiede dei greci tenda a svelare che sotto quella corazza spaventosa c'è una tenera fighetta facilmente penetrabile che si chiama "difesa tedesca", sono i tedeschi a passare in vantaggio con una V2 di Lahm il quale, dato che gli attaccanti non segnano, decide di sistemare un po' di cose.
E lo fa, espropriando momentaneamente i greci di Zeus, con una letterale saetta su cui il portiere greco, più portato per l'intrattenimento che non per il gioco del calcio, non può far altro che stupirsi e inveire coi propri compagni, rei solo di giocare nella sua stessa squadra, loro malgrado.
Ma nonostante il vantaggio e la superiorità schiacciante in campo, un gol è poco, e tutto il mondo contro fa la sua parte.
Così, al rientro della ripresa, fra una bordata tedesca e l'altra, l'infida Grecia riesce a mandare un tamarro in contropiede il quale a tu per tu col portiere tedesco e complice anche quella famosa tenera fighetta di cui prima, stravolge il mondo dell'economia e dei pronostici e fa gol, siglando un inaspettato, ma non troppo, uno a uno.
La frangetta di Loewe, in panchina, sembra la pubblicità del gel "capelli su, capelli giù", e la gestualità è di quelle che ricordano Marcel Marceau, proncipe dei mimi.
Ma il sogno di Davide dura poco.
Il miraggio ellenico è destinato a giacere in pochi minuti, sotto un bollente strato di asfalto.
La prima gettata la fa Khedira con un'altra bordata, di volè, sulla quale, ancora una volta, un inutile saltimbanco dalle mani saponate che veste la maglia del portiere greco, non può opporre null'altro che il proprio piccato disappunto.
Ma, da che mondo è mondo, il disappunto non ha mai fermato i razzi, e così l'ogiva scagliata da Khedira si materializza dentro il sacco greco, e sono due.
La betoniera teutonica dà anche una rimescolata alla linea d'attacco, e dopo poco, il buon Klose, sentendo la sostituzione vicina, inzucca di testa per il tre a uno, rovesciando un'altra vagonata di catrame sulla povera Grecia, e di ridicolo sul portiere Sifakis la cui uscita, ora, è legge in tutti i manuali dei clown di McDonald's, come pietra miliare delle gag per creare ilarità fra grandi e piccini.
Se il calcio è davvero un gioco che sorprende, be', ecco, un portiere così è uno dei momenti più inusuali offerti dal gioco del pallone.
E dopo l'asfaltata, si sa, passa il rullo per fissare per bene il manto al terreno, e il preposto alla suddetta operazione è Reus, che scambiando la propria iniziale per una Z, scaglia un fulmine dentro la porta greca, sull'ennesima respinta sfigata del portiere Sifakis, il quale adesso è nel gotha dei grandi umoristi, insieme a Scilipoti e i Fratelli Marx, anche se in quest'ultima occasione, forse poco poteva.
Dunque, una volta ben rullato il manto, ai greci spetta giusto la rifinitura delle strisce, e sul finire l'arbitro dà loro uno di quei rigori che si danno solo a Juve, Inter e Milan, oppure che si danno solo a risultato ininfluente, come in questo caso.
Boateng fa una piroetta e gli arriva una sassata su una mano che l'arbitro, applicando impeccabilmente il regolamento (forse), trasforma nella massima punizione.
All'esecuzione il solito Salpingidis con un tiro impeccabile che spiazza il portiere teutonico.
Delle striscie ben fatte, anche se permeate di tristezza.
Germania in semifinale, dunque, con la vincente fra noi e l'Inghilterra.
La Grecia vede sfumare il sogno di un nuovo Portogallo, e torna a casa a immergersi nei sui cazzi, che sono tutt'altro che piacevoli.
La Merkell, dalla tribuna, si scalmana come un'invasata e se non fosse perché è mestruata, farebbe pure la ruota; Platini, accanto a lei, la guarda compassionevole ma "e chi gli dice niente a questa?" pensa, e glielo si legge negli occhi.
Fosse mai che salta qualche accordo franco-tedesco, e Parigi si ritrova mano nella mano con Roma, Atene e Madrid, passando ovviamente per Lisbona, città meravigliosa.
Ultima riflessione della giornata: ora sappiamo dov'era finito Enty-Luigi:
E da Danzica è tutto, a voi Chiavari. Ora vado a comperarmi un'anguria portafortuna.
Io non dico che ci avevo creduto, anzi, o addirittura "sperato", come molti; a pensarci bene non me ne fotte un cazzo.
La Grecia, la Germania, il derby dello spread, il testa-coda d'Europa: minchiate.
Era una partita di calcio fra due nazionali.
Una fortissima, l'altra meno ma piena di sorprendenti risorse.
Poi c'è lincognita Enty-Luigi, poi c'è che nel calcio la palla è rotonda, poi c'è che si spera sempre che Davide metta nel sacco Golia (quando Golia non siamo noi, ma su questo non corriamo più rischi da tempo), insomma, con una buona dose di autosuggestione poteva anche starci una vittoria della Grecia.
Niente di tutto ciò, anche se per più di un tempo la situazione, almeno a livello numerico, non è stata poi così ben definita.
La macchina asfaltatrice tedesca inizia subito a macinare le tenere ossa elleniche, e quasi immediatamente viene annullato un gol a Klose per un fuorigioco millimetrico di non so chi, che passava di lì per dare un saluto, più che per nuocere veramente.
Niente da fare.
L'intento greco è chiaro, resistere 120 minuti e cercare di impantanare i tedeschi nel Vietnam dei rigori, ma la Germania non è guidata da Nixon, e nonostante di tanto in tanto qualche contropiede dei greci tenda a svelare che sotto quella corazza spaventosa c'è una tenera fighetta facilmente penetrabile che si chiama "difesa tedesca", sono i tedeschi a passare in vantaggio con una V2 di Lahm il quale, dato che gli attaccanti non segnano, decide di sistemare un po' di cose.
E lo fa, espropriando momentaneamente i greci di Zeus, con una letterale saetta su cui il portiere greco, più portato per l'intrattenimento che non per il gioco del calcio, non può far altro che stupirsi e inveire coi propri compagni, rei solo di giocare nella sua stessa squadra, loro malgrado.
Ma nonostante il vantaggio e la superiorità schiacciante in campo, un gol è poco, e tutto il mondo contro fa la sua parte.
Così, al rientro della ripresa, fra una bordata tedesca e l'altra, l'infida Grecia riesce a mandare un tamarro in contropiede il quale a tu per tu col portiere tedesco e complice anche quella famosa tenera fighetta di cui prima, stravolge il mondo dell'economia e dei pronostici e fa gol, siglando un inaspettato, ma non troppo, uno a uno.
La frangetta di Loewe, in panchina, sembra la pubblicità del gel "capelli su, capelli giù", e la gestualità è di quelle che ricordano Marcel Marceau, proncipe dei mimi.
Ma il sogno di Davide dura poco.
Il miraggio ellenico è destinato a giacere in pochi minuti, sotto un bollente strato di asfalto.
La prima gettata la fa Khedira con un'altra bordata, di volè, sulla quale, ancora una volta, un inutile saltimbanco dalle mani saponate che veste la maglia del portiere greco, non può opporre null'altro che il proprio piccato disappunto.
Ma, da che mondo è mondo, il disappunto non ha mai fermato i razzi, e così l'ogiva scagliata da Khedira si materializza dentro il sacco greco, e sono due.
La betoniera teutonica dà anche una rimescolata alla linea d'attacco, e dopo poco, il buon Klose, sentendo la sostituzione vicina, inzucca di testa per il tre a uno, rovesciando un'altra vagonata di catrame sulla povera Grecia, e di ridicolo sul portiere Sifakis la cui uscita, ora, è legge in tutti i manuali dei clown di McDonald's, come pietra miliare delle gag per creare ilarità fra grandi e piccini.
Se il calcio è davvero un gioco che sorprende, be', ecco, un portiere così è uno dei momenti più inusuali offerti dal gioco del pallone.
E dopo l'asfaltata, si sa, passa il rullo per fissare per bene il manto al terreno, e il preposto alla suddetta operazione è Reus, che scambiando la propria iniziale per una Z, scaglia un fulmine dentro la porta greca, sull'ennesima respinta sfigata del portiere Sifakis, il quale adesso è nel gotha dei grandi umoristi, insieme a Scilipoti e i Fratelli Marx, anche se in quest'ultima occasione, forse poco poteva.
Dunque, una volta ben rullato il manto, ai greci spetta giusto la rifinitura delle strisce, e sul finire l'arbitro dà loro uno di quei rigori che si danno solo a Juve, Inter e Milan, oppure che si danno solo a risultato ininfluente, come in questo caso.
Boateng fa una piroetta e gli arriva una sassata su una mano che l'arbitro, applicando impeccabilmente il regolamento (forse), trasforma nella massima punizione.
All'esecuzione il solito Salpingidis con un tiro impeccabile che spiazza il portiere teutonico.
Delle striscie ben fatte, anche se permeate di tristezza.
Germania in semifinale, dunque, con la vincente fra noi e l'Inghilterra.
La Grecia vede sfumare il sogno di un nuovo Portogallo, e torna a casa a immergersi nei sui cazzi, che sono tutt'altro che piacevoli.
La Merkell, dalla tribuna, si scalmana come un'invasata e se non fosse perché è mestruata, farebbe pure la ruota; Platini, accanto a lei, la guarda compassionevole ma "e chi gli dice niente a questa?" pensa, e glielo si legge negli occhi.
Fosse mai che salta qualche accordo franco-tedesco, e Parigi si ritrova mano nella mano con Roma, Atene e Madrid, passando ovviamente per Lisbona, città meravigliosa.
Ultima riflessione della giornata: ora sappiamo dov'era finito Enty-Luigi:
E da Danzica è tutto, a voi Chiavari. Ora vado a comperarmi un'anguria portafortuna.
Oddio, mi pare che gli olandesi si siano mangiati una fucina di gol impressionante
Mhhh, iniziano a riciclarsi un po modificate le battute...
Mi avete preso per un coglione!
No, per un erore!!111
Forza Fra... No... Forza Spa... No... Non si potrebbe cancellare questa semifinale e ripescare la Cechia?
*
ma cominciamo a pensare prima all' inghilterra...
Spagna-Francia:
zzZZZzzzz ronf... ZzzZZzz ronf... zzZZzzz ronf... zzzZZzz.. GOL!!!
zzZZZzzzz ronf... ZzzZZzz ronf... zzZZzzz ronf... zzzZZzz.. RIGORE... GOL!!!
zzZZZzzzz ronf... ZzzZZzz ronf... zzZZzzz ronf... zzZZZzzzz ronf... ZzzZZzz ronf... zzZZzzz ronf... zzZZZzzzz ronf... ZzzZZzz ronf... zzZZzzz ronf...
2-0
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2-0
se battiamo l'inghilterra siamo in finale, facciamo sempre la partita della vita con la germania
Ho appena sentito che giocherà Montolivo, quindi ne prenderemo 7 dall'Inghilterra.
Non mi spiace che la Francia sia andata a casa ma diciamo la verità......certe squadre, Francia e Italia (le prendo a caso ) sono sbollitissime e non meritano per nulla di trovarsi ai quarti.
Cioè...........in questo modo spianiamo la strada per la finale a robetta tipo la Germania che al di là dei mega-gol fatti, tutto è tranne che 'sto millantato squadrone
Speriamo nella Spagna, lo rivincessero loro for great justice.
Poi che i tifosi Spagnoli sarebbero nuovamente insopportabili d'accordo ma sempre meglio che i crucchi (considerando anche la conguintura economica attuale) o i mangiarane, per fortuna già tornati a casa.
) sono sbollitissime e non meritano per nulla di trovarsi ai quarti.Cioè...........in questo modo spianiamo la strada per la finale a robetta tipo la Germania che al di là dei mega-gol fatti, tutto è tranne che 'sto millantato squadrone
Speriamo nella Spagna, lo rivincessero loro for great justice.
Poi che i tifosi Spagnoli sarebbero nuovamente insopportabili d'accordo ma sempre meglio che i crucchi (considerando anche la conguintura economica attuale) o i mangiarane, per fortuna già tornati a casa.
Il pubblico di Spagna - Francia, che silenzio dopo aver sentito Italia - Irlanda..
Si sentivano addirittura i giocatori parlare
Si sentivano addirittura i giocatori parlare
Ma un up-date figa-spalti?
Spoiler
Croazia, Rep. Ceca e Svezia 
Perché le altre fan cagare eh...
Vabbè ho espresso i miei apprezzamenti.....chi è in cima alla lista
Un viaggiatore del tempo mi ha detto che quest'edizione la vinceremo noi 
lo scaramantico che è in me ha detto di mandare a cagare il tuo amico viaggiatore nel tempo :emoticonchesitoccaimaroni: