NEUROzio - Questi matti Europei (di calcio).

abbiamo vinto? perché dalle immagini sembra cosi.


pareggio con la Spagna...si abbiamo vinto.
mi fa piacere ricordarvi che con i soldi delle nostre tasse, tramite UE che ha dato "aiuti" alle banche spagnole, abbiamo pagato gli ingaggi di quel branco di rottinculo dopati che erano in campo contro di noi. più quelli di messi e cristiano ronaldo, che son simpatici come svegliarsi nel cuore della notte con le due braccia totalmente addormentate e contemporaneo attacco di dissenteria.
vabbè dai per come s'era messa dobbiamo solo ringraziare un ritrovato fernando torres se non abbiamo capitolato


è un piacere leggere michi. è meglio di una riga di coca.


A me ha ricordato questo


io aspetto la recensione dello zio
no vabbè cmq sti spagnoli sono dopati,cioè dai tizi come iniesta che corrono continuamente e pressano continuamente..... bo forse il loro gioco di passaggi stanca molto meno....ma a me sembrano dei fottuti drogati.

Cmq balotelli non si commenta.....ma come cazzo fa a segnare negli uk....stasera era come un tronco di pino.

ps: oppure semplicemente ai nostri non je regge la pompa
Ed eccoci allo Scagotto-Day, alla Danzica Macabra che ormai aspettavamo da dicembre, giorno del sorteggio.

Si affrontano la Spagna, campione del sistema solare e l'Italia, il cui calcio galleggia in una latrina giudiziaria.
Siamo sfavoriti, va detto e lo sappiamo.
Questo ci favorisce, perché tutto il mondo sa che noi abbiamo la vocazione della vittima.
Possiamo contare solo su una lontana parentela, almeno quanto ad assonanze, fra Kassay e Cassano, su una botta di culo e poco altro.

Speravo nella maglia bianca, e invece no, giochiamo con la azzurra, e quel colletto bianco da servetta ottocentesca va ad agire direttamente sulle mie emorroidi, le quali me lo segnalano ad ogni inquadratura ravvicinata, grazie anche all'altra definizione di RAI1HD.

La partita inizia con brio, e la cosa inquietante è che giochiamo anche benino, segno immediato di un qualcosa di errato nei nostri schemi abituali.
Balotelli pressa ed è diligente, ma non mi faccio troppe illusioni.
Infatti poco dopo si mette a pugnalare l'uomo invisibile nell'area della Spagna, dopo una mischia che lo aveva visto protagonista.

Ma la Spagna, banche o non banche, non è mica lì per fare le sospensioni alle Micromachines, e quando preme sull'acceleratore riesce sempre a provocarmi dei lapilli di cacca liquefatta che reprimo con stoica tenacia, in attesa dell'intervallo.

Da notare un tiro al volo di Marchisio di quelli che vedi solo su Fifa2012.
Il duo big-brain, Cassano-Balotelli, vistosi sfuggire per un soffio il Nobel, danno vita ad alcuni spunti interessanti, sia a livello tecnico che a livello umoristico.
Dal cilindro del cronista italiano esce un "...partita a scacchi che per il momento l'Italia sta vincendo".
Lavorare alla Rai dev'essere meraviglioso, vivi in un mondo tutto tuo e ti pagano pure.

E su un'Italia diligente e rigorosa, come piace a Monti, finisce il primo tempo.

Al rientro si scaldano Di Natale e Giovinco, e il cronista Rai ci regala un'altra perla, senza rendersene conto, quando dice "speriamo che entri prima Di Natale".
Dio come vorrei essere stato al posto di Dossena (maestosamente incompetente) per rispondere: ma anche prima di Pasqua.
Come rimpiango che non si sia più Carnevale, come 22 anni fa.

Al rientro gli spagnoli aumentano le dosi di lassativo, ma sono un po' frastornati, non avevano calcolate che le Far Oer fossero così combattive, così cominciano a fare sul serio.
Balotelli potrebbe fare uno schezetto a Di Natale, facendo come ha fatto Mario Gomez con Klose e dopo essersi liberato magicamente si un plotoncino di ispanici, arrivato di botto davanti alla porta spagnola, va in buffering, si blocca e il difensore in maglie rossa sgli sottrae con destrezza il pallone dai piedi, mente libero al centro, il volto di Cassano si deforma fino a diventare quello di Scream.

A questo punto, Prandelli, non ha scelta.
Il duo Big-Brain ha dato quanto doveva, anche e soprattutto in termini di comicità, ed è tempo di dare spazio a Di Natale e la Formica Atomica, che immagino l'anno porssimo lascerà il Parma per i Vendicatori.

Ma la Spagna cresce, ci difendiamo con tutti i mezzi possibili, ci sono più falli che in un film di bukkake, e quando sento scricchiolare tutto e già attendo il crollo, Pirlo anestetizza la difesa spagnola con un taglio da antologia su cui Di Natale si avventa come un leprotto voluttuoso, infilzando Casillas e portando inaspetattamente in vantaggio l'Italia.

Ma è un'eiaculazione precoce, pizzicate le Furie Rosse si inalberano, e, oh, non c'è un cazzo da fare, questi san far male.
Così Fabregas, con piglio indispettito, senza nemmeno darci il tempo di spalmarci un po' di analube, ci penetra il retto e riporta le sorti del match in parità: 1-1.

Inizia il torello spagnolo, mancano venti minuti e noi siamo squagliati.
Venti minuti di dissenteria, venti minuti di sbiancamento dell'ano, e non solo.

Ma in tutto questo c'è una speranza, un biondo raggio di sole brilla sul terreno verde per riconsegnarci nuova speme.
Lui, El Niño, l'attaccante che sembra una Barbie e sbaglia anche di più, l'uomo che, due anni fa, insieme a Diego Forlàn mi diede le più grandi soddisfazioni calcistiche della mia vita dopo il 1982 e il Brasile di Romario (che tifai perfino contro l'Italia ai mondiali del '94, e non me ne vergogno).
Costui è: FERNANDO TORRES.

Entrato trotterellando sul terreno di gioco, cerchiello in testa, mutanda di pizzo leggermente da fuori, anestetizza la nostra dfesa col suo profumo al calicanto, e giunto un paio di volte davanti a Buffon riesce a pennellare delle vere e proprie opere d'arte.

Alla prossima Biennale di Venezia, al padiglione spagnolo, ci sarà lui. E null'altro che lui.
Preso dall'ira funesta per una vita che non gli sorride, riesce perfino a farsi ammonire, ma i suoi capolavori rimarranno nella storia del calcio, Secula Seculorum.

La partita è un intreccio di gambe che farebbero la gioia di Wladimir Luxuria, Chiellini si becca un cartellino giallo, Maggio pure, anche se siamo a giugno.
Tutti litigano con tutti, sembra una seduta del Parlamento, piovono palle da tutte le parti, falli a cascata, e alla fine, dopo tre minuti di recupero che sono la conferma di come Einstein avesse ragione sulla relatività del tempo, interminabili per noi, velocissimi per gli spagnoli, Kassay manda tutti negli spogliatoi: ora possiamo crollare e stasera, una mano sul pene e una sul telecomando, possiamo goderci, e tifare, il Trap.

Fra Spagna e Italia, per il momento, finisce uno a uno.
Da Danzica è tutto, a voi Codroipo.
Ma nessuno ha notato massimo ghini pippatissimo che commentava a fine primo tempo con marzocchi?




Eccome!






l'ho pensato subito anche io
zio
Va in buffering




Non esistono complimenti adatti ai tuoi post


Torres è la mia salvezza, un giorno dovrò versargli le royalties.