Voi seguite le ultime uscite? C'è qualche autore che meriti, o qualche filone a cui dedicare un po' di tempo? Tanto i miei gusti ormai li conoscete

Di piu' recente ho in canna solo Lincoln nel Bardo di Saunders, che non ho ancora letto.

qualche autore italiano che non mi e' dispiaciuto recentemente:
missiroli, ho letto fedelta' e atti osceni in luogo privato
il gioco, romanzo erotico che mi era piaciuto parecchio
i due M di scurati, se vogliamo definirli romanzi, che consiglio fortemente
quasi tutto di giorgio falco, che consiglio fortissimamente a chi voglia qualcosa di ben depressivo
pennacchi

[QUOTE=Attela;20253639]Mi rendo conto che non ho nessuna conoscenza della narrativa contemporanea. Penso di non aver letto nessun libro uscito dopo il 2010, e non ho nessuna consapevolezza di autori o filoni interessanti
Voi seguite le ultime uscite? C’è qualche autore che meriti, o qualche filone a cui dedicare un po’ di tempo? Tanto i miei gusti ormai li conoscete[/QUOTE]
Franzen, assolutamente, se non lo hai letto.
Però è post 2000…
Percepisco la sua urgenza di raccontare certe storie, andando a mescolare vicende storiche (sulle quali c'è un gran lavoro di documentazione), mito, finzione e autobiografia in maniera davvero originale.
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[QUOTE=Kilgore Trout;20259578]Io sto leggendo un bel po’ di roba di William Vollman. Ho letto Europe Central, La Camicia di Ghiaccio e sono a buon punto con I fucili. Mi sembra uno scrittore con una sua poetica ben definita e uno stile abbastanza “selvaggio” nel raccontare ciò che sceglie di raccontare. Non gliene frega minimamente di accomodare l’intreccio per aiutare il lettore.
Percepisco la sua urgenza di raccontare certe storie, andando a mescolare vicende storiche (sulle quali c’è un gran lavoro di documentazione), mito, finzione e autobiografia in maniera davvero originale.[/QUOTE]
Ho sentito parlare molto bene di Europe Central.
E’ effettivamente il suo migliore?
Kilgore, qualcosa di suo da cui partire che non sia di 80000000 pagine? Giusto perché se è robaccia almeno non ci spendo troppo tempo
[QUOTE=darthrevan;20257085]quasi tutto di giorgio falco, che consiglio fortissimamente a chi voglia qualcosa di ben depressivo[/QUOTE]
Oh invece sto Giorgio Falco mi attira
Com’è questo?
[QUOTE=darthrevan;20260232]Sono andato a cercarlo, sto tizio sembra uno di quei serial killer tedeschi con una serie di ragazzine rinchiuse in cantina[/QUOTE]
È un pazzo che scrive libri assurdi, come si fa a non amarlo
La Camicia di Ghiaccio è sotto le 1000 ma è comunque tostino. Ha un suo modo di scrivere, prendere o lasciare. Magari prova con quello, è stato il primo che ho letto.
Europe Central fino ad ora è per distacco quello che mi è piaciuto di più, ma è anche il più impegnativo. Ho fatto la doppietta con Le Benevole di Littel. Adesso piglio un attimo fiato e poi vado su Vita e Destino di Grossman.
poi ho letto ipotesi di una sconfitta che e' una bella raccolta di racconti
ho a casa anche la gemella H ma devo ancora iniziarlo
come tematiche, e meno come stile, mi ricorda vagamente cartongesso di maino, che e' un altro romanzo contemporaneo che consiglio
[QUOTE=Kilgore Trout;20260265]È un pazzo che scrive libri assurdi, come si fa a non amarlo
La Camicia di Ghiaccio è sotto le 1000 ma è comunque tostino. Ha un suo modo di scrivere, prendere o lasciare. Magari prova con quello, è stato il primo che ho letto.
Europe Central fino ad ora è per distacco quello che mi è piaciuto di più, ma è anche il più impegnativo. Ho fatto la doppietta con Le Benevole di Littel. Adesso piglio un attimo fiato e poi vado su Vita e Destino di Grossman.[/QUOTE]
ecco, rispetto a “Le benevole” come è?
[QUOTE=Heaven - Lord;20262178]ecco, rispetto a “Le benevole” come è?[/QUOTE]
Sono libri ambientati quasi nello stesso periodo storico (Vollmann poi va anche oltre la fine della WWII), ma sono molto diversi. Le Benevole sta ossessivamente sul protagonista/voce narrante, che si auto-sviscera raccontando quell’orrore. Europe Central è multiprospettico e se c’è un fil rouge è solo a livello di tematiche, perché i capitoli sono quasi tutti a sé stanti, tolti quelli su Shostakovic. Ci sono solo dei rimandi, che man mano diventano sempre più frequenti.
A me sono piaciuti entrambi, forse Le Benevole un pelo di più. Europe Central, avendo così tanti protagonisti, ti porta a preferire alcuni passaggi anziché altri. Resta incredibile il lavoro fatto per cercare di raccontare la parte centrale del '900 romanzando la storia di personaggi cruciali di quell’epoca.
Mi piace il suo stile, lo trovo molto personale, e i suoi personaggi sono sempre molto vivi
Leggiti anche l'ubicazione del bene, la serie di racconti, temi molto piu' vari