In "La tomba perduta" oltre a divulgare le sue teorie teosofiche, Cotterel costruisce un libro su una tesi che dire ignorante è dire poco:

Allora, in questa immagine le informazioni sono 2: gli antichi abitanti dell'attuale Perù utilizzano grappe di rame per schermare gli edifici dai campi magnetici. Ossia, grazie a "ponti" elettrici di rame connettono pietra con pietra.
Vabbè, se ci crede veramente, contento lui.
Prosegue dicendo che secondo gli studiosi, non erano poste in esercizio mediante fusione.
Io non vedo cosa ci sia di strano, perché, analizziamo questa foto (di una pagina di libro


(i ditini sono i miei e non indicano il testo da leggere, non avevo cazzi di cancellarli e di fare il crop.)
Anzitutto guardiamo i riquadri evidenziati in rosso a destra, trattasi di una tecnica romana presa pari pari da quella greca (del resto, Roma è una colonia greca, che deve la maggior parte delle tecniche costruttive a etruschi e greci). Ossia i blocchi di pietra vengono posti in esercizio per compressione (un blocco sopra l'altro) e per evitare i movimenti laterali semplicemente usano delle grappe metalliche - in piombo, mi pare.
La differenza da quello che dice Cotterel a quanto vediamo qui sopra, dov'è?
Nella malta.
I popoli inca antichi erano noti per non conoscere la malta.
La malta è nient'altro che un cemento: prendo una roccia carbonatica il cui composto maggiore è il carbonato di calcio (come nelle rocce carsiche e come nelle ossa degli esseri viventi) CaCO3, fornisco energia (reazione endotermica) con un fuoco, libero anidride carbonica che torna nell'atmosfera e produco la calce viva "CaO". I romani la spegnevano con un processo lento che produceva malte di gran qualità (rispetto ad oggi, che bisogna fare tutto in fretta).
Nel riquadro a sinistra (dove ho scritto 1) della 2° foto caricata si vede esattamente il punto in questione: non ho più bisogno, come facevano gli inca, di usare grappe metalliche poste in esercizio ad incastro (dunque il foro nella pietra deve corrispondere esattamente al pezzo di metallo da incastrare), mi basta disporre di un pezzo di metallo che per esperienza so che è sufficiente a mantenere in posizione il blocco di pietra, lo metto in opera e lo chiudo con la malta, fine dei miei problemi.
[Edit:] quindi nella sostanza il punto è che gli inca non usavano le grappe per connettere elettricamente le pietre (vabbè non commento neanche la teoria delle pietre "elettriche"), usavano le grappe per evitare che i blocchi potessero muoversi lateralmente visto che è un muro di pietra a secco (e anche se fosse con la malta avrebbe una resistenza leggermente superiore a quella a secco, bisognerebbe comunque armarla o controventarla).
La domanda finale è: perché la gente allora scrive libri per il cazzo, convinti di portare lustro e conoscenza all'umanità?