[MYTHBUSTING] Quando gli archeologi scrivono stronzate

L'archeologo in questione è Maurice M. Cotterel, Maurizio per gli amici, che ricorderete per libri (per altro interessanti, ma con teorie che al giorno d'oggi sembrano sempre più campate in aria) come "Le profezie dei Maya" assieme all'ingegnere tedesco Robert Bauval.
In "La tomba perduta" oltre a divulgare le sue teorie teosofiche, Cotterel costruisce un libro su una tesi che dire ignorante è dire poco:



Allora, in questa immagine le informazioni sono 2: gli antichi abitanti dell'attuale Perù utilizzano grappe di rame per schermare gli edifici dai campi magnetici. Ossia, grazie a "ponti" elettrici di rame connettono pietra con pietra.
Vabbè, se ci crede veramente, contento lui.
Prosegue dicendo che secondo gli studiosi, non erano poste in esercizio mediante fusione.
Io non vedo cosa ci sia di strano, perché, analizziamo questa foto (di una pagina di libro ):


(i ditini sono i miei e non indicano il testo da leggere, non avevo cazzi di cancellarli e di fare il crop.)
Anzitutto guardiamo i riquadri evidenziati in rosso a destra, trattasi di una tecnica romana presa pari pari da quella greca (del resto, Roma è una colonia greca, che deve la maggior parte delle tecniche costruttive a etruschi e greci). Ossia i blocchi di pietra vengono posti in esercizio per compressione (un blocco sopra l'altro) e per evitare i movimenti laterali semplicemente usano delle grappe metalliche - in piombo, mi pare.

La differenza da quello che dice Cotterel a quanto vediamo qui sopra, dov'è?
Nella malta.
I popoli inca antichi erano noti per non conoscere la malta.
La malta è nient'altro che un cemento: prendo una roccia carbonatica il cui composto maggiore è il carbonato di calcio (come nelle rocce carsiche e come nelle ossa degli esseri viventi) CaCO3, fornisco energia (reazione endotermica) con un fuoco, libero anidride carbonica che torna nell'atmosfera e produco la calce viva "CaO". I romani la spegnevano con un processo lento che produceva malte di gran qualità (rispetto ad oggi, che bisogna fare tutto in fretta).
Nel riquadro a sinistra (dove ho scritto 1) della 2° foto caricata si vede esattamente il punto in questione: non ho più bisogno, come facevano gli inca, di usare grappe metalliche poste in esercizio ad incastro (dunque il foro nella pietra deve corrispondere esattamente al pezzo di metallo da incastrare), mi basta disporre di un pezzo di metallo che per esperienza so che è sufficiente a mantenere in posizione il blocco di pietra, lo metto in opera e lo chiudo con la malta, fine dei miei problemi.
[Edit:] quindi nella sostanza il punto è che gli inca non usavano le grappe per connettere elettricamente le pietre (vabbè non commento neanche la teoria delle pietre "elettriche"), usavano le grappe per evitare che i blocchi potessero muoversi lateralmente visto che è un muro di pietra a secco (e anche se fosse con la malta avrebbe una resistenza leggermente superiore a quella a secco, bisognerebbe comunque armarla o controventarla).

La domanda finale è: perché la gente allora scrive libri per il cazzo, convinti di portare lustro e conoscenza all'umanità?
Mistero!


E ha del paranormale quanto riescano a farsi tradurre in tutto il mondo .
E aggiungo anche un altro particolare: sarà pur sacrosanto il discorso sul campo magnetico terrestre / solare e sugli effetti che produce sulla vita di questo pianeta (discorso che non ho approfondito e che comunque esula dai fantomatici ponti elettrici da pietra a pietra con il rame), ma anche il fatto che quelle sembrano pietre a concrezione non sta per niente in piedi.
Semplicemente sono blocchi levigati con la sabbia.
Prendi mille manovali a cui dai da mangiare come pagamento e ti levigano con pazienza tutti i blocchi di Sacsayhuaman per metterli uno sopra l'altro.

Il punto focale che tutti questi Indiana Jones allo sbaraglio evitano, è la sociologia.
Fagan dice una cosa molto semplice: provate a prendere un osso di pollo (di quelli cotti al forno) e le vestigia di un supermercato, e descrivetemi la società francese del 20° secolo.
Idem con una cultura per altro poco nota, di centinaia di anni fa.
Se oggi il muratore deve lavorare 8 ore al giorno, vuole i soldi per la macchina e portare a spasso la fidanzata, non vuol dire che mille anni fa fosse la stessa cosa.
La gente di epoche diverse fa le cose più disparate per motivi totalmente differenti: gli ammanuensi non ricopiavano testi latini perché faceva figo così o perché erano pagati a ore.
Stessa cosa per chi non crede che il lavoro umano non possa levigare blocchi di pietra usando la sabbia.
la pensiamo uguale
Ecco vedi?
Ma è da un po' che mi frulla questa idea, dopo le stronzate pesanti di quel Giacobbo e le fantomatiche pietre a concrezione peruviane con hi-tech che farebbero cagare sotto tutti i produttori di cemento Portland moderno.
E di riflesso bisogna proprio dire che dalla TV escono palate di merda e disinformazione, come dice Grillo .
roma colonia greca? da quando ?
Sì ho scritto una stronzata in fretta, in realtà assorbono prima le tecniche costruttive etrusche e poi quelle greche dalle colonie nella penisola. Fermo restando comunque che la sperimentazione romana continua per secoli fino al tracollo dell'impero.