Mai in ufficio

Vecchio fake, nuovo thread per ridare vita alla sezione con un evergreen

La faccio breve: veniamo invitati in vacanza da un collega, io e una sua sottoposta (stesso team allargato). Per una serie di sfighe finiamo ad avere un'unica stanza e scopiamo. Replichiamo alcuni giorni dopo il rientro. Nei giorni precedenti mi aveva mandato segnali poco equivoci e c'era una certa sintonia, quindi se non fosse stato lì sarebbe forse successo comunque.

Ora, lei 1) esce da una mezza relazione di qualche mese post ex-storico, 2) ha chiarito che non sa se avere una storia sia la cosa giusta per lei ora, ma approfondirebbe la conoscenza in altri momenti, 3) mi piace, mi sembra che sia reciproco ma non capisco quanto questo sia sufficiente.

Vedo due opzioni: la prima è farmi del male a livello personale, dato che nonostante sia bello scopare non penso di poter sopportare una situazione a metà e avrei bisogno di altro, e potenzialmente professionale: non abbiamo grandi relazioni in questo senso, ma comunque andrebbe sollevato con implicazioni che non conosco. La seconda è continuare chiarendo le mie aspettative e vedere se questa cosa ha un futuro.

Che faccio, ejecto pesante o continuo? Penso di sapere molto bene quale sia la risposta. Solo mi scoccia molto perdere qualcuno con cui ho una certa intesa ma che rischia di non portarmi a niente, se non a notti insonni e ansie come già sta facendo e da cui vorrei uscire.

Precog: come da titolo
come da titolo: MAI IN UFFICIO.

perlomeno non della stessa azienda. fosse un altra ancora ancora..... ma se ci lavori zero.

quindi. NEXT.


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regola n1 d'oro della vita:

La risposta è nel titolo. MAI A LAVORO!

Provato sulla mia pelle anni fa, mai e mai e mai mai mai più
La regola l'hai già violata, quindi tant'è che provi a vedere come va
Scopatela e inizia a mandare CV in giro


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Ma poi non capisco, "sottoposta" (bel termine lol) di un tuo collega (quindi tuo pari), dunque gerarchicamente è "sotto" anche di te? O non c'entra un cazzo?
Probabilmente l'opinione comune potrebbe essere alquanto univoca, in generale e da quanto leggo quantomeno, personalmente rappresenta un punto focale della mia personale etica delle relazioni interpersonali sul posto di lavoro, evitare quindi per quanto possibile di costruire interazioni tali da poter sovrapporre opinioni, problematiche e finestre temporali tra l'ambito lavorativo e la vita privata, non solo a livello sentimentale ma pure nelle circostanze di amichevolezza, pur mantenendo certo il più elevato grado possibile di affiatamento e cortesia.

La questione è semplice, il rischio nel condividere lo spazio relazionale coincidete simultaneamente con entrambe le sfere circostanziali rimane quello di costruire le condizioni ideali per una problematica qualunque che possa emergere autonomamente in taluna delle di avvelenare ogni ambito della propria vita relazionale; fin quando questo delicato equilibrio si sostiene tutto bene, quasi idilliaco, ma al momento di una rottura, e nella mia esperienza pure una minore può essere sufficiente, questa può creare un rapido declino nelle qualità delle relazioni. Sostanzialmente si instaura necessariamente una convivenza molto invadente in cui immediatamente ci si deve relazionale da una moltitudine di livelli d'interazione differenti, specialmente all'inizio, quando conoscenza ed intimità sono limitate, può essere assai complicato a fronte di un potenzialmente elevato livello di rischio.
Ti quoto in toto, va detto che tu cheatti easy perché le relazioni le costruisci salvando ragazze in difficoltà
Lo capisco che quando tira, tira.
Ma a meno che non possiate applicare il Teorema dei Cinque Piani(TM) a lavoro nisba.
Ma non è di 3 mesi fa il topic?

Sì, e infatti abbiamo capito di chi è fake.

Ebbravo Mbiu, il Tyler Durden del forum
Cringe



in che senso? mi hai visto in mutande e convieni con me che gli assomiglio? pero io nn fumo le sigarette


Io con quelle così, col dubbio se avere una storia o meno, ho sempre adottato una strategia che spesso ha funzionato.
Prima di tutto, se frequentavo anche altre ragazze, che fossero scopamicizie o uscite occasionali, ho continuato a farlo.
Secondo, dopo qualche tempo, se la situazione rimaneva in sospeso, facevo ingelosire la ragazza in questione domandandole se preferiva che le dicessi di altre mie eventuali frequentazioni oppure se preferiva che non dicessi nulla.

I risultati che ho verificato erano tre:
1) Si ingelosivano, non nasceva comunque una storia, ma la qualità e la frequenza delle scopate aumentava.
2) Si ingelosivano e, presto o tardi, nasceva una frequentazione seria su iniziativa loro.
3) In qualche caso, si allontanavano, perché non erano così prese da me oppure perchè avevano altre opzioni (ragazzi) da valutare.
Vado controcorrente

SEMPRE A LAVORO!

Contro il logorio della vita morderna, scopare le colleghe non è solo un piacere, ma un dovere.


Chi sei tu, un toro?