Macroeconomia di guerra (WWI)

Ieri mi sono perso un po via su wikipedia tra pre-dreadnought, post-dreadnought cannoni e acciai


http://www.theatlantic.com/static/infocus/wwi/wwisea/




quello che non ho capito è la produzione e chi comprava chi.
a leggere i vari articoli sembra che tutti i cannoni erano francesi e che l'acciaio delle blindature era della krupp

ma ad esempio non capisco se l'acciaio era veramente della krupp o prodotto con il metodo krupp

ad esempio la nave russa della foto, prodotta in francia e blindatura tedesca...

ok tutto, ma non c'erano delle limitazioni reciproche sullo scambio di teconologie militari?


pietà di me e della mia ignoranza in materia


bonus
Non ho capito molto bene cosa intendi. Gruppi industriali come Krupp, Armstrong (cannoni), Zeiss (apparati di puntamento), Parsons, Babcock & Wilcox (apparati motore) - giusto per fare qualche nome famoso - erano (e sono, trattandosi di gruppi ancora esistenti) compagnie private e la politica industriale dell'epoca era esattamente la stessa di oggi: un'agenzia statale come l'Ammiragliato britannico poteva prendere accordi con una corporation britannica come la Parsons per la messa a punto di un determinato tipo di apparato motore su cui detenere l'esclusiva; ma, all'infuori di quello specifico prodotto, ciò non impediva ovviamente alla Parsons di vendere gli altri suoi prodotti al migliore offerente. Ed infatti, nonostante all'epoca l'Italia facesse parte della Triplice Alleanza, la dreadnought Dante Alighieri ebbe un apparato motore basato su turbine Parsons.
Qfwfq quindi mi confermi che non esistevano limiti doganali alla esportazione di tecnologie belliche?

inb4 IBM che forniva i calcolatori ai nazisti.
Fatta eccezione per determinati prodotti commissionati da agenzie statali e destinati a rimanere riservati, no, le corporation non avevano restrizioni nella commercializzazione dei loro brevetti.
P.S.
Magari ti interesserà sapere che la solita Naval Institute Press ha appena ultimato la ripubblicazione dei cinque volumi di Arthur Marder, From the Dreadnought to Scapa Flow: the Royal Navy in the Fisher era, 1904-1919.
c'è anche da dire che in guerra (o situazioni simili) del copyright ce se ne fotte abbastanza e frequenti sono i casi di reverse engineering... su tutti il Tupolev Tu-4, copia sovietica del B-29
Peraltro sono andato a vedere sul sito la didascalia della foto ripresa da terminazzo, ed è sbagliata per almeno due motivi: per prima cosa, il nome della nave non era Tsarevitch ma Tsesarevich (o Cesarevič, a seconda del sistema di traslitterazione che preferite); ed è un nome famoso per gli appassionati di storia navale, essendo stata una delle protagoniste della guerra russo-giapponese. Inoltre l'anno non può essere il 1915 perché la Tsesarevich era stata assegnata alla flotta russa del Baltico e questa, con lo scoppio della guerra, rimase bloccata nei porti dalla superiorità navale tedesca: quindi è assolutamente escluso che attorno al 1915 potesse trovarsi in Gran Bretagna, la foto è sicuramente prebellica.


un momento io parlavo di farsi costruire da una ditta di un altra potenza straniera magari non anche in ottimi rapporti componenti essenziali come motori/blindature/armamenti

come se l'iran di comprasse gli f35


Ne so veramente poco però mi risulta difficile credere che lo Zio Sam non eserciti/esercitasse controllo sui rifornimenti di armamenti alle potenze straniere , in un'ottica di libero mercato