Lungometraggi Jappo

Bene, finito finalmente di vedere le robe di Shinkai. Devo dire che con gli anni è migliorato davvero un sacco, fra Oltre le nuvole e Your Name/Giardino/5cm c'è davvero un abisso in termini di scrittura.

Adesso mi hanno consigliato di vedere Jin Roh, quindi penso mi butterò su quello ora.



Chiaramente la trama si sviluppa in maniera differente, ma il tema di fondo è quello di tutti gli altri lungometraggi di Shinkai, ovvero l'amore che sboccia ma incontra qualche ostacolo insuperabile


Spoiler

(il coma di Sayuri in Oltre le Nuvole, la distanza fisica fra i due di 5cm, la morte di Lisa in Viaggio verso Agartha, la differenza d'età nel Giardino e la distanza temporale in Your Name)




e il modo in cui i protagonisti affrontano questo ostacolo. Per il resto, dopo averci pensato un po' su


Spoiler

anche se è Your Name quello dei due con più elementi fantastici, non sono d'accordo che sia quello più reale. Cioè, io dovrei credere che in un mondo in cui esistono non solo le lettere (che nel primo pezzo loro infatti si scambiano regolarmente) ma telefoni, email, messaggistica istantanea... questi due, nonostante quanto significhino uno per l'altra, e sopratutto per lui, non si tengano mai in contatto? Non so, c'è tutta la parte in cui lui scrive messaggi al cellulare che poi non manda mai che mi ha lasciato un po' perplesso.

Anche a livello di sentimenti evocati Your Name e 5 cm sono molto simili: non dimenticare che nel primo loro due si dimenticano completamente uno dell'altra, e per tutta la fase finale sei lì con l'incertezza, non sai bene se riusciranno a incrociarsi di nuovo oppure no. C'è perfino una scena quasi identica a quella di 5 cm, quando loro due si passano a fianco camminando in direzioni opposte per poi fermarsi e riprendere a camminare. Insomma, certo, Your Name finisce bene rispetto a 5cm, ma questo finale in qualche modo mi ha privato della sorpresa quando ho scoperto che Mitsuha era morta da tempo? Del magone quando lei lo chiama sul treno, e lui non sa ancora chi è lei? Della profonda tristezza quando, dopo essersi finalmente incontrati in cima alla montagna, loro due si rendono conto di non riuscire comunque a ricordare il nome l'uno dell'altra? Dell'incertezza provata fino letteralmente agli ultimi secondi? Per quando mi riguarda, no.




Aggiungi poi che in termini di narrativa quella di Your Name è molto più compatta e meglio scandita come ritmo e secondo me non c'è proprio storia, dei due è quest'ultimo il titolo migliore.



Spoiler

La scena finale della prima parte, quando Takaki riparte con il treno,
quello di Akari è un addio. Takaki invece non riesce a svoltare pagina fino appunto alla fine, nonostante il lavoro e un'altra relazione.

Poi giustamente i gusti son gusti, per me 5cm è poesia




Tra poco recupero a silent voice, sono curioso!

Spoiler

Sì ma non cambia il punto, cioè questo passa anni a struggersi al punto da chiudersi completamente ad ogni cosa e non le scrive mai nulla? Anche lei, va bene l'addio, ma non va mica sulla luna, vi potete ancora tenere in contatto. Cioè boh, non è che mi abbia convinto troppo questa cosa.


Ho visto Koe no Katachi, bellissimo


Spoiler

anche se non è decisamente leggero come film, da un certo punto in poi son stato metà film a temere che finisse malissimo con lui o lei morti, grazie al cielo il finale è positivo




Visto ieri sera, mamma mia che bello, davvero toccante.
mi manca spero di vederlo presto !!!
Il 28 febbraio esce la versione home video italiana.
Finalmente visto anch'io Koe No Katachi. Bello bello e feels a palate.
Ma non riesco a considerarlo un capolavoro.
Mi son letto anche il manga e là certe scene si capiscono meglio (oltre al fatto che, come storia, si spinge un po' oltre la fine rispetto al lungometraggio). Prezzo da pagare? L'estetica molto inferiore (vorrei vedere) al lungometraggio. Ma bello comunque anch'esso.
Mi è capitato di vedere Shikioriori, ma non mi ha colpito particolarmente
Mi è capitato di vedere Mary e il fiore della strega ( Mary to Majo no Hana ). E' realizzato dallo studio ponoc, creato da ex studio ghibli, infatti nel film si possono vedere vari riferimenti ai loro film. Esperienza godibile, bei disegni, la storia è tratta da un libro. Sarà che mi è sembrato con un target di età fin troppo basso, sicuramente gli manca qualcosa per avvicinarsi ai miglior film ghibli.
se non è stato già consigliato vedetevi Maquia: When the Promised Flower Blooms ....davvero una storia dolce e fatto benissimo.......


Visto, e per chi lo vorrà vedere livelli strappalacrime altissimi, almeno un avvertimento ci vuole...

edit: sono andato a controllare chi c'era dietro perchè mi ricordava troppo anime strappalacrime come Anohana e infatti ...
visto oggi, molto molto bello, feels a manetta e penso per chi è genitore lo sarà anche di più
Visto Lu over the Wall storia mhe ma visivamente i lavori di
Masaaki Yuasa sono uno spettacolo
Recuperato un mesetto fa Maquia, bellissimo e finale davvero da nodo alla gola, inoltre stasera con amici ho visto "Voglio mangiare il tuo pancreas" che boh, per essere mi ha emozionato ma ancora non sono sicuro se sia per bontà dell'opera o per la mia facilità ad attaccarmi a certi tipi di storie non posso dire che non mi sia piaciuto ma riflettendoci ci sono un tot di cose che fanno storcere il naso
Nuovo film di Shinkai in arrivo


Spoiler



trailer jappo:


madò ma quanto son belli da vedere i suoi film
Up random per dire che ho finalmente visto Koe No Katachi/A Silent Voice.

Mi è piaciuto ma non posso dire che sia stato un colpo di fulmine e un film di cui decanterò le lodi ai quattro venti per gli anni a venire.

A conti fatti mi sono reso conto a fine visione che la ragazza sorda è praticamente l'unico personaggio con cui ho sentito un legame empatico (per cui ho provato un senso di "affetto" nel corso dell'intera visione, per così dire) mentre mi sono sentito più "testimone distaccato" di quanto succedeva alll'intera altra cricca di comprimari nel corso della storia, protagonista compreso.

I temi centrali vengono anche affrontati con una certa sensibilità, ma se ho trovato credibile la parte sul bullismo (che come viene realisticamente mostrato talvolta non nasce necessariamente dal desiderio di essere "malvagi" e fare del male a terze parti, quanto dalle differenze che separano e dai meccanismi di gruppo) tutta la parte sull'ansia sociale e sull'autoaccettazione del protagonista non mi ha toccato particolarmente.