[LSC] Late Stage Capitalism: thread lollino, depressino e rageino (Part 3)

huahuahauhauha, immagino la schiera di psicologi in tv a fare “beh non si può negare che sia vero” mentre si prendono 5 minuti di gloria da togliere alla questione climatica

Ma poi bellissimo: e’ colpa dei giovani depressi e non dell’economia.
Perche’ le due cose non sono collegate eh :asd:

1 Like

ma poi “i giovani depressi” per i millennial invece è tutto una pasqua oh :asd:

3 Likes

Colpa dei giovani, se solo ci credessero di più sarebbe problem solved

Crepet intensifies

Oh, ci sono millenial giovani, eh

1 Like

Tecnicamente i millennials sono i nati della prima metà degli anni 80.
Quindi no, non ci sono millennials giovani :asdsad:

Se sei nato tra l’81 ed il 96 fai parte dei millennials :teach:

4 Likes

Essendo del 93, tendo a non essere d’accordo! :teach:

1 Like

l’anno scorso

quest’anno

13 Likes

Questo ragionamento in un mondo normale. Nell’era del capitalismo selvaggio la soluzione, nascosta nelle pieghe di quella notizia, sarebbe più ansiolitici per tutti

Come è giusto che sia, il capitalismo insegna che è più facile creare un problema più grave spostando l’attenzione su qualcosa di insolvibile piuttosto che risolvere qualcosa di difficilmente aggiustabile :teach:

Beh lo fanno da decenni gli americani, sono completamente sminchiati perché vivono a Rapture praticamente e la soluzione è investire nella ricerca e vendere psicofarmaci sempre più efficaci.

Sta roba ha attaccato meno in EU, un po’ per ragioni culturali un po’ perché probabilmente manca la spregiudicatezza totale, però c’è la versione light, tipo uno ha un problema la gente gli dice “vai dallo psicologo” “vai dallo psichiatra” “fatti aiutare”, che significa da una parte “non me ne frega un cazzo, arrangiati”, dall’altra “non voglio manco sentire o considerare il problema”, visto che la stragrande dei problemi quotidiani giacciono sul piano politico, economico o sociale, “vai dallo psicologo” è la parafrasi di “stai zitto che manco voglio considerare il problema se no poi divento triste”.

Cioè immagina i vent’enni, gli hanno distrutto il mondo e mo gli dicono “problema tuo, piglia il farmaco, vai dallo psicologo” rotfl ma che è.

11 Likes

4 Likes

tu for de prais of uan

3 Likes

Per forza, si dovevano assicurare che non la usasse un bot :dunno:

3 Likes

Ma no, e’ il modo piu’ efficiente per controllare che l’utente sia maggiorenne no?

6 Likes

https://www.bloomberg.com/graphics/2024-openai-gpt-hiring-racial-discrimination/

Versione archiviata per via del paywall

Versione superbreve: ChatGPT ha un evidente bias quando gli viene chiesto di valutare le competenze di chi cerca lavoro.

Bloomberg ha preso dei curriculum esattamente identici escluso il nome e li ha dati in pasto a ChatGPT e ha chiesto “dimmi chi è la persona più qualificata per la posizione di X”. ChatGPT li ha ordinati con chiara preferenze di razza e sesso. Andando ad indagare più a fondo, è venuto fuori che ChatGPT fa la seguente analisi:

e poi decide sulla base di stereotipi presenti nel modello quale candidato consigliare per la posizione.

5 Likes

In effetti è un processo molto simile a come un umano prenderebbe una decisione, alla fin fine estrapola dalla produzione di informazioni in un contesto sociale e culturale con chiare preferenze arrivando alla medesime conclusioni, forse con la non probabile opportunità sia possibile essere consapevoli del proprio pregiudizio e poter deliberatamente riconfigurare il proprio schema di preferenze, ma in effetti sarebbe possibile introdurre questo aspetto pure in una selezione computerizzata; certo, auspicando sia lo scopo, altrimenti piuttosto di confrontarsi costruttivamente con le disparità sociale si limiterà a rafforzarle, legittimarle e, ancor peggio, giustificarle attraverso un processo di deresponsabilizzazione della scelta.

Sì aprono scenari di ingegneria sociale assai più pervasivi, molto classisti.