[LSC] Late Stage Capitalism: thread lollino, depressino e rageino (Part 2)

appunto, sempre se capiscano come tenersi i soldi :asd:

Sei anche fisicamente da buttare entro i 50, di norma.

Una volta, sicuro, coi sacchi da 50kg e tutto il resto, ora sicuramente meno.

Quello di stramerda è il piastrellista, che fai cosa vuoi, ma tanto sempre piegato tutto il giorno resta…

Infatti gli impiegati comuni sono i nuovi poveri, altro che quelli che lavorano in fabbrica :asd:

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Infatti i veri artigiani han chiuso tutti perché guadagnavano troppo :ahsisi:

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Si sarebbe anche da inquadrare il concetto di falegname/artigiano, se si intendono i 3 gatti iperskillati che hanno di fatto dei mobilifici bespoke per i ricchi sicuramente guadagneranno bene, ma sei la nicchia della nicchia.

Lo dico da muratore: fanno bene.
E vi dirò di più, a fine anno cambio lavoro perché mi sono rotto il cazzo.

C’è mai stato in cantiere briatore?
No dico, c’è mai stato per più di una settimana?
In italia?
Fa cagare la merda nella maggior parte dei casi.
Sporco 24/7, intemperie (in italia nelle mie zone più che altro il caldo, il freddo si sopporta agile, non abbiamo i -30 del canada), zero pause a metà mattina o metà pomeriggio, tirare dritti se c’è da fare gettate, qualsiasi cosa su cui metti mano è fatica, respiri merda 24/7, disorganizzazione cronica, piani di lavoro cosi a caso, lavori fatti sempre a braccio, il motto è “Se non ti spacchi la schiena non stai lavorando”, tempistiche a cottimo impossibili, sicurezza lol, è comunque un lavoro che anche in sicurezza ha le sue dosi di piccoli pericoli perché usi strumenti da taglio, personale sempre ridotto all’osso quindi se già di base non è il massimo della salute ti tocca lavorare pure con poca gente e triplichi la fatica, un botto di lavoro nero, gente che non paga, clienti che se sei muratore/artigiano allora vuol dire automaticamente che lavori 7/7 sempre a disposizione perché boh, subappalti di subappalti dei subappalti, finte partita iva, gente in forfettario che evade tutto quello che può evadere, mangiare praticamente sempre in cantiere, etc etc. Devo continuare?

Che si riorganizzi il lavoro da zero che è meglio, altrimenti sti mestieri se ne possono andare a fanculo. Ho 38 anni e mi son già rotto il cazzo. In questo ultimo periodo mi è pure salito lo stress e ho cominciato a smascellare leggermente, penso sia bruxismo.
Poi dici guadagni i miliardi. Mh. Sure.

Se studiano e schivano sti mestieri fanno bene. Punto.

Ma perché non si impicca la gente tipo briatore?

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Il piastrellista è un altro bel lavoro di merda se fai solo quello.

Per quanto riguarda muratori, anche se son sacchi da 25kg, dai oggi dai domani ti sfondi uguale, anche perché ci son macerie e altro.

Muratori che arrivano belli sani ad una certa età ne conosco tipo zero tra spalle sfasciate, ginocchia, anche, schiena, ernie, dischi, caviglie. :asd:

Anche i ponteggi son molto simpatici da montare. Quelli le spalle te le sfasciano proprio poco. :sisi:

Poi altra grossa differenza è se stai in una ditta grossa da diecimila operai o se sei l’artigiano o con pochi dipendenti.

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Ma che poi a me sta retorica del se non hai studiato ti devono sfragnare, mi lascia abbastanza perplesso.

Se togliamo i profili di alto livello, il 70% dei lavori li possono fare tutti se si ha una certa attitudine, dai.

Se poi uno vuole fare il manovale ok, ma questo non significa che debba avere condizioni, orari e paga dimmerda.

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Ma sai, io sono anche d’accordo che ci son mestieri che proprio servono. Cioè se non hai il piastrellista o i muratori le case probabilmente te le tiri su di paglia e fango e dentro stai sulla terra battuta. :asd:

Oltretutto lo dico sinceramente, son mestieri che ti danno soddisfazioni. A fine lavoro se sei soddisfatto tu e il cliente ti senti realizzato e ti danno un senso del pratico incredibile, e magari un domani se ti serve certi lavori te li fai anche per conto tuo.

Però santa madonna.

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Tra questo e trovare i modi per obbligare la gente a fare certi lavori (che poi si riduce a ridurli alla fame), ce ne passa però.

La questione è che qua o si riorganizza il mondo del lavoro in maniera decente, o affanculo e che si torni alle capanne, perché la situazione sta diventando tragica.

Che si riduca l’orario di lavoro, si ridura l’orario “antisociale” del lavoro, si aumentino le page, che vadano a fare in culo i subappalti dei subappalti e precarietà e che lo stato torni a fare lo stato.

Ma purtroppo è utopia, anche perché un briatore è l’idolo delle masse.

Mio fratello ha comprato casa insieme alla sua compagna e gli sto mettendo i pavimenti il venerdi e il sabato.
Mi da una mano lui per quel che può.
I primi giorni era tutto contento, la novità, una cosa mai fatta (lui è meccanico).
Arrivato alla quarta/quinta giornata “che lavoro di merda, prossima volta pago e me lo faccio fare, mai più”.
:rotfl:

Io ho spaccato il pavimento in veneziana, con un “martello pneumatico” (credo, era piccino non di quelli che si tengono con due mani sopra, forse percussore) - circa un 80mq? forse?

Ho avuto le mani che mi tremavano per 3 giorni dopo…

Quello che dicevo giorni fa non ricordo se in questo o in un altro thread: “eh ma tanto oggi ci sono gli strumenti, fanno tutto loro”.

:ahsisi:
Poi le macerie devi anche svangarle via, non si spostano da sole. :asdsad:

Già.
Ho anche spiastrellato un bagno con mia madre che rompeva i coglioni per “levare le piastrelle intere, che magari si possono ri-usare”

santa barbara dammi la forza mi sono rotto un dito del piede e strisciato gli occhiali per star dietro a quella psicopatica

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“Caviar is no longer a luxury good”

oh_no_anyway.gif

I muratori che sono venuti a portarsi via la parte di cemento dell’orto mi hanno raccontato una cosa simile, un loro parente ha voluto dargli una mano per un lavoro con il martello pneumatico; la sera dopo il primo giorno è andato direttamente al pronto soccorso con le braccia sfracellate che tremavano.

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E arrivato lo spacciatore prestanome a spiegarci il mercato del lavoro. Perché è ovvio che il mercato si struttura per voglia de faticà e studià, mica per tasso di riproduzione e accumulo del capitale.

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