[LSC] Late Stage Capitalism: thread lollino, depressino e rageino (Part 1)



Tanto il patrimonio genetico è irrilevante per praticamente tutto ciò che non siano caratteristiche fisiche




Non di tutto il capitalismo. Solo di alcune forme.


Mah, la stragrande maggioranza delle tasse non le pagano le imprese, le pagano i lavoratori.

In realta' il problema non e' tanto far pagare la formazione al privato, il problema e' trattare la formazione come un mercato. E' lo stesso problema della sanita'. Ha senso mettere le universita' in competizione tra di loro solo fino ad un certo punto, e sicuramente non in competizione monetaria.


Io direi che sia altrettanto aberrante l'idea che le persone si realizzino nel lavoro.


Hmm tipo gli artisti?


Su questo sono d’accordo, infatti Bernie parla di cambiare anche la tassazione


Io comunque è un po’ che ci sto pensando a questo e fare l’artista di lavoro è pure una merda e per niente soddisfacente.

Anzi ti baca il cervello ad un certo punto per varie ragioni (tipo che oggi sei ad immediato rapporto col pubblico)


Ah si, una categoria rappresentativa della media dei lavoratori.
Ah, sì, la mercificazione dell'arte che permette a Pasolini di fare Salà o i 120 giorni negli anni '70, ed ha evoluto la libertà dell'artista al punto cui oggi ci becchiamo... *checks notes*.... star wars 9
Non c'è niente di male nel trarre soddisfazione dallo spendere alcune competenze presso il pubblico, farsele valorizzare e con i propri frutti potersi sostenere la vita privata, permettersi degli sfizi e investimenti come un'abitazione (invece di un affitto). Anzi, è estremamente gratificante e valorizzante.
Semmai il problema è che ciò non sia condizione comune, vuoi perché la maggior parte delle persone è sottopagata, vuoi perché ciò che fa non lo stimola.

Ovviamente non dovrebbe totalizzare, quello sì.
Che non ha niente a che vedere con quanto scritto, ovvero che sia aberrante l'idea comune che le persone si realizzino nel lavoro, non che eventualmente possano realizzarsi nel lavoro. Io ho pure avuto delle discussioni con dei colleghi in merito, appena lavorando in sanità dici che per te è un lavoro, non è la tua missione di vita e se potessi vivere di rendita smetteresti, tutti a scandalizzarsi ed avere reazioni a metà tra il workharder e la missione divina. Il tutto per aderire alla pressione sociale e gli standard idioti secondo i quali sentono di doversi presentare, non certo per interesse reale salvo casi rarissimi.


Forse allora volevi scrivere che ritieni aberrante l'idea che le persone possano realizzarsi SOLO nel lavoro.
Vista la percentuale che rientra nel caso, no


Quello é l'altro ambito dove la socializzazione ti disintegra completamente il cervello. Discutere coi medici é difficilissimo


Prima gli ingegneri, ora i medici: per fortuna non hai citato gli scienziati, sennò avrei detto che è difficile discutere con chiunque faccia qualcosa di utile



Ma no, dai.

Basta crearti un dataset artificialmente costruito per indagare la relazione bivariata o multivariata che il modello ha appreso tra la tua variabile target e quella/e sotto indagine.

Et voilà che il tuo xgboostrandomforestsvmgrandissfigldeputtana diventa intellegibile.

Ma il punto è quello che diceva Pjem: se traini un classificatore su un dataset non rappresentativo della popolazione, sei un pirla. Se poi ci prendi decisioni sopra, sei un coglione.

Ma immagino l’intelligenza sociale del data scientist che ha fatto quel modello...


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Non so all'estero, ma in Italia nei corsi di Data Science, Computer Engineering e Computer Science non ci sono esami di sociologia. Più che l'intelligenza sociale che non so esattamente cosa sia, uno potrebbe tranquillamente non avere le competenze "sociali" necessarie.





Non doveva includere gli ingegneri in partenza allora.