Lovecraft & friends

Forse ciclico, forse no, ma ho recentemente letto la raccolta Penguin su Clark Ashton Smith e mi è venuto in mente di aprire sto thread

Lovecraft lo conosciamo tutti, e ok. Ma L., oltre che essere un grande scrittore, era il Kurt Cobain della letteratura weird, nel senso che grazie alla sua sensibilità ha assorbito e riversato nei suoi racconti tutta una serie di spunti e influenze pervenutegli da suoi predecessori e pari, autori che lo hanno influenzato in diversi modi e i cui temi L. ha rielaborato in maniera personale. Sono autori che lui stimava enormemente, tanto da misurarsi spesso con loro ed uscirne, per auto-giudizio, sempre sconfitto; sono autori che meritano di essere riscoperti e letti :sisi:

Ma quali sono dunque questi grandi amici di L.? Io ne conosco alcuni:

Edgar Allan Poe

Mi rifiuto di scrivere qualsiasi cosa su Poe :asd: sarebbe ridondante

Letture consigliate:

  • una qualsiasi raccolta dei racconti gotici
  • Le avventure di Gordon Pym, racconto breve

Lord Dunsany

Riconosciuto esplicitamente da L. come sua grande influenza nelle storie oniriche (Kadath su tutte), lo scrittore irlandese Edward John Moreton Drax Plunkett, barone di Dunsany, ha scritto in vita una cosa come un gozzilione di racconti, romanzi, sceneggiature, poesie e saggi (che figata essere ricchi). La sua prosa è dolce e sognante, i temi spaziano dalla memoria al tempo alle divinità all’uomo. Io ho letto i suoi racconti e alcuni di loro sono semplicemente splendidi (tipo The Cave of Kai, leggere per credere)

Letture consigliate:

  • Time and the Gods, raccolta di racconti
  • The Gods of Pegana, raccolta di racconti

Ho letto anche The Sword of Welleran e The Book of Wonder, ma mi hanno colpito meno

William H. Hodgson

Altra grande influenza su L. per quanto riguarda, questa volta, l’orrore cosmico. Le opere di Hodgson sono cupe, piene di mostri, di ombre, di creature di altre dimensioni che premono per entrare nella nostra con pessime idee per la testa. Lui è stato marinaio, lottatore, ha aperto una palestra di atletica, si è arruolato volontario nella prima guerra mondiale, è stato congedato per una caduta a cavallo, una volta sano si è riarruolato ed è stato letteralmente sbriciolato da una granata tedesca sul fronte Belga. Neo importante dell’opera di Hodgson, la sua prosa è pesantissima :asd:

Letture consigliate:

  • La casa sull’abisso, romanzo breve
  • I pirati fantasma, romanzo breve

A suo tempo provai a leggere anche The Night Land, sulla carta un romanzo interessantissimo ambientato in un futuro lontano in cui il sole si è ormai spento e gli uomini sono costretti a vivere sotto terra. Ho abbandonato perché, mi ricordo, Hodgson ha il vezzo di descrivere ogni singola minuscola azione del protagonista un fiume di parole e frasi tale da rendere il ritmo più che soporifero :asd:

Robert E. Howard

Howard è, molto semplicemente, l’ideatore di Conan e di Solomon Kane. È l’autore più pulp del giro di Lovecraft, nonché il più divertente da leggere (Civilized men are more discourteous than savages because they know they can be impolite without having their skulls split, as a general thing). Oltre a ciò ha scritto un paio di opere dichiaratamente influenzate da L., che però risultano opere minori e che consiglio solo ai veri appassionati. È morto a 30 anni, suicida.

Letture consigliate:

  • tutto il ciclo di Conan
  • tutto il ciclo di Solomon Kane

Clark A. Smith

Mia scoperta solo recente, e quindi un autore per me ancora poco conosciuto. Da quello che ho capito era bff con L., si scrivevano spesso, si commentavano le storie e condividevano qualche problemuccio finanziario. Da quello che ho potuto leggere mi pare collocarsi a metà tra Dunsany e L., nel senso che i racconti di CAS sono sì orrorifici ma hanno una vena fantasy che non è presente nell’opera di L. Approfondirò :sisi:

Letture consigliate:

  • The Dark Eidolon, la raccolta di racconti della Penguin, mi sembra un buon punto di partenza

Quali sono i punti in comune tra questi autori diversi per età, nazione, sensibilità? Intanto direi la fantasia votata alla creazione di mondi, nazioni, ere e divinità diverse dalla nostra. Il realismo, insomma, sta a zero. Poi, la maggior parte (anche se non la totalità) si è espresso principalmente con il mezzo del racconto, soprattutto per i contemporanei di L. (vedi Weird Tales). Infine, dato che sono tutti autori di inizio secolo scorso, direi che il 99% dei loro diritti d’autore sono scaduti e le loro opere sono quindi leggibili gratuitamente :asd:

Che ne dite? Che autori mi sono perso?

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Non ricordo i nomi degli autori, ma alcune influenze o scrittori vicini a Lovecraft sono quelli che hanno scritto “Il re in giallo” e “Il grande Dio Pan”, sono entrambe raccolte di racconti.

Poi di scrittori recenti ce ne sono tanti che attingono da lui, tipo Langan con “The Fisherman” che è fighissimo come romanzo.

Lovecraft, Poe, Howard ho letto praticamente tutto credo
di Hodgson ho letto solo La casa sull’abisso è per me è uno dei migliori esempi di questo tipo di narrativa :lode:
degli altri non credo di aver letto nulla, me li segno

secondo me all’elenco manca Robert W. Chambers, di cui avevo iniziato a leggere ‘Il Re in giallo’ (raccolta di racconti) ma non ricordo molto e mi sa che l’ho perso in qualche trasloco

L’avete nominato entrambi e io sto Chambers proprio non lo conosco :sisi: che stile ha? Che temi?

Io comunque Dunsany lo consiglio caldissimamente, Time and the Gods è splendido, e se spulciate in giro trovate pure delle edizioni con le splendide illustrazioni di Sidney Sime:

Fai conto che del “Re in giallo” solo i primi 4-5 racconti sono horror, poi diventano robe romantiche (lui scriveva per sopravvivere racconti rosa), ma sono molto atmosferici, abbastanza onirici e aperti nell’interpretazione, i temi sono identità, dualità realtà-sogno, potere & altro.

Il re in giallo è praticamente questo dramma che se viene letto (è spiegato attraverso i vari racconti, ma fin dal primo nella prima pagina si sa) fa impazzire il lettore, che ne diventa ossessionato, il tutto è lasciato apertamente vago e senza troppi riferimenti, non aspettarti i tecnicismi e l’assetto quasi “scientifico” nelle descrizioni e spiegazioni come Lovecraft, Chambers era molto più poetico e “artista” di Lovecraft, è un grosso peccato abbia solo scritto quei 4 racconti in quel filone di letteratura.

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Quello che mi fa morire di Chambers è la dedizione in cui nei suoi racconti sembri urlare “tò va che bella Parigi/New York, non sai che sogno abitarci” che per fine ottocento probabilmente era un grande stimolo per volare con la fantasia da una parte all’ altra dell’ oceano.

Letto oggi forse si perde quello stimolo, e si diventa bramosi di quelle parti oniriche che, seppur descritte in modo eccelso, si risolvono velocemente e ti lasciano con la voglia di averne ancora.

Nella corte del drago è l’ esempio perfetto di quello che intendo, è nella raccolta del re in giallo.

Comunque l’edizione del ippocampo del re in giallo fa la sua sporca figura in libreria, e le illustrazioni che intervallano i racconti sono meravigliose.

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La corte del drago è quello del tizio che suona l’organo, giusto?

Ora che mi viene in mente, il bello dei racconti di Chambers è che il sovrannaturale è molto sussurrato, non vi sono racconti esplicitamente sovrannaturali nell’impostazione, non riesci mai a capire se ci sia veramente qualcosa di “strano” o se siano deliri del protagonista del determinato racconto, tranne in uno a mio avviso, per RabbitsFate dove c’è il ritrattista con la ragazza e l’uomo in decomposizione che osserva dal cimitero

Se vi è piaciuto Chambers/Lovecraft, ripeto, io consiglio il ciclo del dio Pan di Machen.

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Io The Night Land l’avevo iniziato ma mi ha sconfitto. Assegno la colpa ad averlo iniziato appena finito Il Conte di Montecristo che sono sedicimila pagine. Ci riproverò :sisi:

Anzi mi è venuta un’idea malvagia.

Bravo, mi sei piaciuto :asd:

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Tra l’altro leggevo ora che di Night Land ci sono tante versioni diverse, molte ridotte in maniera (immagino) più o meno arbitraria per renderlo più digeribile

Non so, pur ricordandomi che fatica terribile fu leggerlo, non capisco bene perché dovrei puntare su una versione che non è quella originale :mumble:

invece di scrittori attuali paragonabili a Lovecraft chi citereste?

Ligotti, Clive Baker e Grady Hendrix

John Dies at the End :sisi:

Lo scrittore, non il libro

Quoto Ligotti, a me Barker non è mai piaciuto, come autori freschi e validi che fanno molto horror “cosmico” ci sono Padgett Jon, Barron Laird, Langan, Brian Evenson e Ballingrud.

Langan ha scritto “The Fisherman” (che avevo già menzionato), che è praticamente un racconto lungo di Lovecraft se avesse saputo scrivere un po’ meglio (non me ne vogliate, lui bravissimo a livello di atmosfere, ma a scrivere era un po’ così e così)

Meh, io comunque sono scettico sulla possibilità di fare letteratura lovecraftiana oggi. Sarebbe come voler fare i Nirvana oggi: rischi di suonare incredibilmente derivativo e fuori tempo massimo di almeno un secolo

Sì il nichilismo cosmico è un po’ naif al giorno d’oggi ecco :asd:

THE UNIVERSE DOES NOT CARE ABOUT YOU

tell me something I don’t know lmao

Quello, e poi perché come dicevo nel primo post, rigorosamente imho, L. in sé non ha inventato nulla; piuttosto, ha avuto il grandissimo merito di assorbire tante influenze e di rielaborarle in maniera personale, il tutto filtrato da un pessimismo democriteo che è il punto più interessante della sua opera

E quindi, come fai a scrivere qualcosa che è nello stile di un mix così unico di influenze letterarie e sensibilità personale? Non lo fai, perché rischi di risultare o derivativo o finto :asd:

Per inciso, questo è un gran volume:

Come mi ero promesso, ho iniziato a leggere le Collected Fantasies di CAS, ovvero la raccolta completa dei suoi racconti. Sono cinque volumi, per ora sto al primo

Mi piace! Come scrivevo su, CAS ha una vena fantasy che spesso si tinge di medievale o mitologico; inoltre ha una varietà di ambientazione che L non aveva, oltre che un senso dell’ironia più sottile (L non ce l’aveva proprio) e, incredibile, ogni tanto nei suoi racconti una donna compare. Dall’altro lato, forse manca di quella forza immaginifica che aveva L

Insomma, per ora mi sta piacendo molto :sisi: consigliato!