Lo spazio non è curvo ma un fluido dilatante

https://www.reccom.org/2020/04/20/lo-spazio-non-e-curvo-e-un-fluido-dilatante-e-i-conti-tornano-un-passo-verso-la-tanto-attesa-gravita-quantistica/



Ne avete sentito parlare?
E' roba da cestinare oppure promette bene?
Vengono fuori continuamente teorie "leftfield" così, quindi ci sarebbe l'imbarazzo della scelta nello scommettere.

I segnali che mi fanno dubitare sono: se ho ben capito lui ha calcolato solo la precessione, non altri fenomeni come la curva di rotazione delle galassie o le onde gravitazionali, di cui parla soltanto. Ovviamente sarebbe complicato farlo, ma è "troppo facile" far venir fuori la previsione corretta di un singolo aspetto. Inoltre commenta che sia stato rifiutato in quanto "outsider", a me sembra un po' vittimistico perché ci sono casi di outsider che vengono ascoltati in quanto semplicemente la teoria è corretta, o addirittura anche quando sbagliano, come Garrett Lisi.


Ha calcolato anche l'accelerazione di una sonda di tot tempo fa (Pioneer), che è il risultato a cui sembra appoggiarsi di più perché le altre spiegazioni a riguardo non raggiungevano un livello di precisione a suo dire soddisfacente. Il paper è brevissimo:

https://www.nrcresearchpress.com/doi/full/10.1139/cjp-2018-0744#.XqaGXWgzaUl
trovo questa teoria molto interessante, primo fra tutte una risposta decisamente più matura alla famosa domanda:

"perché non posso andare più veloce della luce?"
" perché altrimenti la tua massa diventa infinita!!! -DENTONE-"

mai digerita


Chi ti rispondeva così non aveva capito la teoria.




Se ti interessa, a tal proposito c'è un video esplicativo di Amedeo Balbi. È un astrofisico e divulgatore. Io lo apprezzo tantissimo, perché riesce a essere incredibilmente chiaro anche per persone non del settore.
Lo seguo da tanto e lo apprezzo tantissimo.
Comunque è un limite geometrico, l'energia cinetica dipende dalla geometria dello spazio. La formula per l'energia cinetica cambia perché non è più euclideo ma di Minkowski.

Questo perché, a massa costante, l'energia cinetica è sostanzialmente una funzione della velocità, che è la variazione nello spazio, quindi è dovuta a come è fatto lo spazio.

Se lo spazio è euclideo puoi raggiungere la velocità della luce. Ma l'esperimento di Michelson-Morley dimostra che non è euclideo ma ha almeno localmente una metrica minkowskiana, quindi l'energia cinetica dipende dall'invariante c in quel modo.

E' per questo che nel video dice con tanta certezza che non puoi superare c. Non c'è scampo.
Ovviamente questa è relatività speciale, il thread riguarda quella generale, quindi se lo spazio sia curvo o no ecc. (cioè se la gravità sia una forza o no). Non puoi superare la velocità della luce in entrambi i casi

Onestamente il punto del paper mi sembra più un'idea per modelli di quantum gravity, sempre se è corretto, perché negare la relatività generale in favore di un modello a fluido implica postulare un etere, e a parità di previsioni (calcolabili esattamente o meno) è sempre meglio non postularlo. Cioè, non sconfessa la relatività generale, che comunque ha già modelli concorrenti che conducono alla stessa fisica, c'è un motivo per cui si preferisce la relatività generale.



Ho letto articolo e paper un mesetto fa, qui sotto le mie note.

TLDR
La parte numerica contiene non degli errori marchiani, ma delle vere e proprie menzogne. Dichiara di ottenere esattamente certi valori misurati, quando a volte non ci prende nemmeno col 20% di margine.

per quanto riguarda la parte teorica, Shpongle è immensamente più preparato di me, ma così a spanne ho avuto l'impressione che si introducesse arbitrariamente un artificio numerico per far quadrare due casi in croce, ignorando bellamente se poi in tutti gli altri milioni di situazioni note i conti tornino in egual misura. E che comunque non tornano nemmeno in quei due, vedi dettagli sotto.





Versione lunga

Capitolo 3.1, il rallentamento delle Pioneer
Il fatto che un modello descriva alla perfezione un singolo evento già noto non dice granché; il valore di un modello fisico è di prevedere fenomeni più che di descrivere casi specifici già noti, oppure di essere notevolmente più semplice dei precedenti (vedi modello kepleriano contro tolemaico). Nel caso del paper in questione, il modello fluidico restituirebbe esattamente il valore misurato, pretendendo di essere migliore poichè più vicino del valore previsto dalla fisica classica. Ora, il valore previsto da fisica classica è necessariamente affetto da tutta una serie di incertezze su quantità reali (proprietà ottiche dei materiali e orientamento delle superfici in primis); dall'altra parte il Fedi (l'autore del paper) prende due equazioni ben note, moltiplica tutto per un coefficiente arbitrario, et voilà il magico risultato. Senza tenere nemmeno conto che la sua stessa equazione vuole descrivere un fenomeno attuale ed è basata su una velocità che nel frattempo è cambiata per ragioni di volgare meccanica orbitale, ergo non ha proprio nessun senso. È come calcolare l'attrito di un oggetto in aria usando la velocità in un punto arbitrario della caduta... mica è un valore costante.
Incidentalmente l'equazione per un fluido viscoso di Newton è una enorme e ben nota semplificazione della realtà fisica, per dirne un paio non tiene conto di compressibilità, turbolenze, entropie, etc, quindi non abbiamo raggiunto nessuna "esattezza" formale o teorica.

Capitolo 3.2
Questa sezione mostra che gli effetti introdotti sono ,nel caso menzionato, trascurabili. Come dire che se cammino per la strada non mi spiaccico contro i palazzi perché la loro forza di gravità è piccola. Il che è un fatto vero, ma non mi sembra nulla di conclusivo.

Capitolo 3.3
Il pezzo dopo il secondo "=" dell'equazione 6 è valido per orbite circolari, quindi l'eccentricità e nell'equazione dovrebbe essere ==0; si potrebbe sorvolare su questo, se non fosse che al punto (10) il valore finale è la metà del valore dovuto, e la differenza viene imputata arbitrariamente all'orbita circolare anziché ellittica. Francamente mi pare una stronzata senza nessuna giustificazione, a maggior ragione del fatto che tutto l'impianto teorico è basato sul concetto di fluido newtoniano, cioè con viscosità non dipendente dalla velocità.

Dimenticavo un punto fondamentale: tutte le volte che si parla di velocità, non è ben chiaro in quale sistema di riferimento questa sia misurata. Terra? Sole? Stelle fisse?
Più specifico riguardo le velocità: il paper riporta 36737 m/s per la velocità massima delle Pioneer 10 e 11, indicandola come la massima raggiunta.
Ora, due obiezioni:
1) la massima velocità è stata toccata solo al periasse con l'ultimo pianeta nel 1973 per la 10 e nel 1979 per la 11, e da allora è in costante diminuzione per questioni di meccanica classica prima che per la citata anomalia delle Pioneer; essendo la velocità attuale ben più bassa e intorno ai 10-11000 m/s, la scelta di un valore che è oltre il triplo risulta quantomeno bizzarra. O meglio, è proprio una minchiata.
2) Ma soprattutto, 36737 m/s non è il valore corretto! Entrambe le sonde hanno passato i 42000 m/s al loro massimo!

Ad essere cattivi, viene da pensare che il valore di velocità sia stato scelto solo per far tornare i conti, visto che non ha nessuna attinenza con la velocità effettiva.

Ultimo ma non per importanza: esistono decine di migliaia di satelliti di cui è perfettamente nota posizione e velocità ... era proprio necessario cercare di dimostrare qualcosa usando quelle due che sono un caso praticamente unico nell'esperienza umana?
Azz il famoso regressore a cammello.

Torturare i dati per fargli dire quello che vuoi


Ma magari, questo ha proprio rimpiazzato i dati sperimentali con i valori che ha deciso lui per darsi ragione.


Interessante, grazie.

Quello che mi fa sembrare questo modello impossibile è che un corpo che transiti nella stessa posizione dove è appena passato un altro corpo (dopo l'intervallo di tempo minore possibile perché non si scontrino) dovrebbe subire lo stesso effetto di rallentamento causato dal corpo precedente. Il che se non sbaglio non avviene.

A senso quello che ho scritto per voi che siete competenti in materia?

dovrebbe subire lo stesso effetto di rallentamento causato dal corpo precedente. Il che se non sbaglio non avviene.
non "causato" bensì "subito"

Comunque secondo questo modello sì, l'unica condizione imperante è la velocità, anche se non si è mica capito "velocità rispetto a cosa", cioè in quale sistema di riferimento.
Ma -premesso che stiamo speculando su una teoria che è una cagata- nel caso specifico della meccanica orbitale questo caso non si verificherà mai, un oggetto non ripassa mai esattamente nello stesso punto; anche qui poi: rispetto a cosa? fuoco dell'orbita? sistema eliocentrico? stelle fisse? non pervenuto...



Una domanda: nel caso in cui lo spazio-tempo avesse caraterristiche di superfluido come ipotizzato, verebbe meno l'ipotesi del gravitone in quando bosone mediatore di forza di campo ?


Lì dice fluido non newtoniano, non superfluido.

Comunque, assodato che non abbia molto senso come ipotesi, quindi la risposta stessa non è che abbia tutto sto senso, per me il gravitone continua ad esserci anche se avrà proprietà diverse.
Spero vivamente sia tutto falso, che già di modelli di turbolenza ce n'é abbastanza per i problemi "terrestri".