Ieri è stato un gran giorno per la mia famiglia, perchè io e mio fratello (che da tempo non riusciva a venire divertirsi ai vari concerti) abbiamo portato come regalo per il suo 15 compleanno suo figlio (cioè mio nipote) al suo primo concerto di musica d'ura, rock, hard rock ... metal chiamatelo come vi pare.
Vederlo gasarsi, esaltarsi e cantare a squarciagola i "miei" inni è stato semplicemente spettacolare.
Ho visto quella luce nei suoi occhi, e quel sacro fuoco che nel rispetto della tradizione della nostra famiglia, non lo abbandonerà più ... long live rock'n'roll

Dopo un prazo rapido a casa mia, ci dirigiamo lesti verso l'area fiera preposta in quel di Rho. Giusto il tempo di fare due chiacchere e incontriamo il celeberrimo Padre Metallo ... l'occasione è troppo ghiotta e gli facciamo benedire il ragazzo, nel nome del metallo

Alla fine mio nipote rimedia pure il Cd del frate ...
Epica
E' tempo degli Epica, band di "onesti operai" Olandesi, più famosi per l'avvenenenza della loro cantante Simone Simmons che per altro ma che importa ... anzi, ci facciamo sotto e alla fine è pure uno show discreto.
Simone è in forma (in tutti i sensi) e la band macina il suo repertorio senza pause, il tempo scorre placido e si canta anche un pò su Cry for the Moon.


Cradle of Filth
Usiamo la pausa e il tempo concesso (sempre troppo) ai Cradle of Filth per una sana birra ristoratrice e per rilassarci in vista del filotto di bands che seguiranno, visti da lontano i Cradle of Filthe sembrano i nani che effettivamente sono e il loro gracchiare noioso è inoffensivo quanto monotono. Next Please.
Mr. Big
Il telo con il loro logo gigantesco viene calato ed ecco che arrivano armati di disarmante eccezionalità i quattro maestri americani.
Che meravigliosi musicisti ...

L'attacco con la nuova Undertow è subito un pezzo da saltare e cantare poi giù con "American Beauty" e i classici che seguono a ruota da "Daddy, Brother, Lover ... little boy" a "Colorado Bulldog" e "Alive and Kickin'" "Green-Tinted Sixties Mind", "Take Cover" non sono da meno e ci riconsegnano una band dal talento sovraumano.
Paul Gilbert è sinonimo di Gesù Cristo signori e suona con una classe e una disinvoltura spaventosi, ma tutta la band è un orologio perfetto, cori , dinamiche , virtuosismi e classe.


Grandissimi.


Europe
La fama stratosferica che i cinque svedesi raggiunsero con the Final Countdown li mise nella condizione di non riuscire ad essere giudicati serenamente dopo quel disco, divennero per molti una band da "ragazzine" visto il seguito che raccoglievano negli anni '80 e come tali presto furono dimenticati nonostante prima e dopo avessero sfornato dischi di grande livello soprattutto i due post final countdown (Out of this world e Prisoners in Paradise) ... poi l'oblio, lo scioglimento, l'inevitabile re-union.
Io li ho sempre amati ... e ancora oggi è stato bello vedere che sono in grado di fare un concerto da grandi rockers quali sono.
Ho apprezzato il coraggio di non basare tutto lo show sui classici e di proporre i nuovi brani (alcuni buoni) del loro repertorio ma la magia si accende solo con la vecchia roba poche palle e quindi è quando sciorinano I ain't superstitious, Carrie , The Final Countdown , Let the good times rock e Rock the Night non c'è scampo !!! siamo tutti a mille ricatapultati indietro nel tempo.
Nostalgici.
scaletta
- Last Look At Eden
- The Beast
- Superstitious
- Scream of Anger
- No Stone Unturned
- Love Is Not The Enemy
- Seventh Sign
- Carrie
- The Getaway Plan
- More Than Meets The Eye
- Start From The Dark
- Rock The Night
- The Final Countdown


Whitesnake
Signori e Signore ... entri la quintessenza dell'Hard Rock. Non ci sono parole è stato uno show fantastico che avrebbe potuto rasentare la perfezione se non avessero indugiato nei vari assoli di chitarre e batteria nella parte centrale, ma lecchiamoci le dita lo stesso perchè è stata una performance da ricordare. Imho best act della serata. Classe, gusto, passione e professionalità per una band devastante ! capitanata da un vecchio marpione con la voce di un leone in grado di ipnotizzare e deliziare, sempre a proprio agio nel suo ammiccare, gigioneggiare e stupire.
Una scaletta ottima ben equilibrata tra classici e nuovi brani (che spaccano dal vivo, cristo se spaccano) e una band che suona come non ci fosse un domani, aggrappandosi alle corde dei loro strumenti, artigliando le note come falchi, inutile resistere ....
si parte "Best Years" e si approda alla classica targata 1987 "Give Me All Your Love " e stiamo tutti cantando come matti, poi "Love Ain’t No Stranger" e "Is This Love" ci stendono definitivamente e la nuove "Steal Your Heart Away" , "Forevermore" (momento di grande intensità e "Love Will Set You Free" dal vivo hanno una resa micidiale consegnandoci una band viva più che mai in grado di gasare la folla ad un livello che nessuna altra band della serata ha fatto con il nuovo materiale.
Poi lo show si siede il guitar duel e l'assolo di batteria che frammenta "My Evil Ways" sono una pausa necessaria per il vecchietto ma che smorza un attimo il livello (senza sarebbe stato uno show perfetto) per fortuna è solo un momento "Slide it in" ,"Fool For Your Lovin’ " e "Here I Go Again" ci riportano in erezione totale pronti per l'eplosione orgasmica finale di "Still of the Night".
IMMENSI

scaletta
- Best Years
- Give Me All Your Love
- Love Ain't No Stranger
- Is This Love
- Steal Your Heart Away
- Forevermore
- Love Will Set You Free
- Guitar Duel
- My Evil Ways
- Slide it in
- Fool For Your Loving
- Here I Go Again
- Still Of The Night


Judas Priest
Ogni rituale necessità un sacertode, un mastro cerimoniere per officiare la sacra rappresentazione. Non riesco a pensarne uno migliore.
La serata si chiude con il tour Epitaffio di una delle band simbolo ... inutile discutere la grandezza di quanto prodotto in questi decenni ci si unisce al coro ... Priest, Priest , Priest !!! sempre più forte e si urla e si canta con il pelato e sempre più luccicante frontman su classici senza tempo come "Metal God", "Starbreaker" o "Heading out to the Highway" si gode e si scuote la testa su "Nightcrawler" e "PainKiller" e ci si gasa davanti all'imperitura grandezza di brani senza tempo come "Victim of Changes" o "Beyond Realms of Death".
La band macina senza incertezze, Glenn Tipton è il solito impassibile riff maker e Rob Halford seppur non brillantissimo è ancora in grado di impressionare, lode infinita a uno che ha gettato le basi di come si canta questa musica.
Inutile dirvi quanto ho gridato su "Breakin' the Law", "Turbo Lover" , "Blood red skyes (MIO PEZZO PREFERITO), "The Hellion/Elecric Eye" , "Sentinel" o "Another thing Coming" e l'apoteosi finale della coppia "Hell Bent for Leather" e "Living After Midnight" ci manda a casa esausti e soddisfatti.
Dei del Metallo.
scaletta
- Rapid Fire
- Metal Gods
- Heading Out to the Highway
- Judas Rising
- Starbreaker
- Victim of Changes
- Never Satisfied
- Diamonds & Rust
- Prophecy
- Night Crawler
- Turbo Lover
- Beyond the Realms of Death
- The Sentinel
- Blood Red Skies
- The Green Manalishi (With the Two-Pronged Crown)
- Breaking the Law
- Painkiller
- The Hellion
- Electric Eye
- Hell Bent for Leather
- You've Got Another Thing Comin'
- Living After Midnight


Il resto non è raccontabile, perchè è l'emozione legata alla mia famiglia, a mio fratello e suo figlio, è fatta di sguardi e adrenalina.
Il rock'n'roll scorre potente nella nostra famiglia.
