Giuro, sto cercando di capire da una mezz’ora buona.
All’inizio pensavo una sorta di “choose-your-own-adventure” o librogame come si chiamano in Italia ma in realtà è l’equivalente letterario di vedere qualcuno giocare a qualcosa su twitch.
Qualcuno qua ha idea di che roba sia? Ha mai letto qualcosa del genere?
Purtroppo hanno invaso il genere fantasy, insieme alle romance con vampiri/licantropi.
Cerco spesso sul kindle nel genere e un libro su due è di queste categorie
Aspetto che nonno Crius scopra da dove deriva il termine “slasher movie”
Cmq anche da fan del genere, hanno un po rotto il cazzo gli isekai. Oramai ogni stagione anime ce ne sono mezza dozzina e le premesse sono sempre più assurde (vedi quello che si reincarna in una macchinetta )
Spiego la terminologia: “isekai” deriva dal termine in lingua giapponese per “un altro mondo”, e comprende tutte le opere in cui una persona del “mondo attuale” finisce per l’appunto in un altro mondo, mantenendo però la sua personalità e le sue conoscenze; questo può avvenire tramite “trasferimento” (la persona si sposta fisicamente nell’altro mondo) o “reincarnazione” (la personalità della persona si trasferisce in un corpo che non era suo nell’altro mondo).
E’ una trama vecchia come il cucco, ed è stata usata ad esempio da Mark Twain in Un Americano alla Corte di Re Artù, ma anche da Roland Emmerich in Stargate (il film del 1994). E’ particolarmente popolare nell’ambito anime/manga giapponesi (un esempio “classico” è I Cieli di Escaflowne), e si possono fare e sono state fatte infinite analisi sociologiche sul motivo per cui questo genere affonda le grinfie nei giapponesi moderni. Ma qui mi fermo perché ho parlato troppo.
“Litrpg” è come è stato detto un altro genere, che spesso si sovrappone all’Isekai. Praticamente presuppone che l’ambientazione in cui i personaggi siano immersi è un gioco di ruolo, con statistiche, tiri di dadi, e tutto quanto, ed i personaggi stessi ed il narratore lo sappiano e “parlino in termini” di giochi di ruoli.
Per fare un esempio: è come se nel Signore degli Anelli Tolkien avesse scritto “Legolas tese l’arco e prese la mira contro l’orco; era un tiro difficile perché l’orco aveva il 20% di evasione per via del fatto che era tra nascosto tra gli alberi, e Legolas era stanco quindi aveva il 10% in meno al tiro per colpire; ma riuscì comunque a centrare il bersaglio, infliggendogli abbastanza danni da ucciderlo.”
Roba da zoomer, come si è detto
Alcune sono anche scritte bene, ma hanno dei seri limiti dovuti proprio al genere.
E qui taggo @HansWin perché è lui che ha chiesto lo spiegone.
Un chiarimento doveroso: perché un qualcosa sia “litrpg” non basta che sia in un’ambientazione GDR, bisogna che le meccaniche del gioco abbiano un ruolo importante nella storia.
Per esempio, i libri di RA Salvatore su Drizzt sono nell’ambientazione di D&D Forgotten Realms, ma non sono litrpg perché non ne usano le meccaniche, sono fantasy e stop. Un litrpg è ad esempio, come è stato detto, Sword Art Online (che è partito come serie di romanzi ed in seguito è diventato anime), che ha però la “giustificazione” che i personaggi sono proprio all’interno di un videogioco.
onestamente è un genere che può essere interessante per un po’, ma viene in fretta a noia.
uno che era fatto veramente bene era Erfworld (peccato sia stato interrotto come è stato interrotto, col creatore che fa esplodere il sito a causa del figlio della moglie…)