L'incontro

Dopo un lungo viaggio attraverso i boschi, Drusilla, si trovo in una città deserta, attorniata da alberi disposti quasi in maniera tale da difendere la città dagli attacchi esterni, arrivò al centro della piazza cittadina, si guardò attorno per tentare di scrutare con lo sguardo qualche persona, ma si accorse suo malgrado di essere sola. Allora sempre in groppa al suo fedele lama, si diresse verso sud-est, verso la capitale. Il viaggio non durò a lungo, arrivo a Britain, e si fermò vicino a un piccolo fortino per riposarsi, e li incontro lui, quell'uomo che sembrava non accusare in alcun modo la stanchezza che provocava il suo lavoro, tagliava la legna con un'ascia che nelle sue mani sembrava avere il peso di una piuma, io mi avvicinai a lui incuriosita e salutai con timore, lui mi rispose con la sua calda voce, che gli avrebbe fatto piacere chiaccherare un pò con me, dimodoche anche lui si potesse riposare dal lavoro che stava compiendo. Parlammo per molto tempo sentivo una strana sensazione dentro di me, mi sentivo bene e sollevata da ogni dubbio e preoccupazione, mentre stavo con lui, e per lui sembrava lo stesso. Passarono delle ore, e venni chiamata dalle mie sorelle, quindi dovetti salutare Bat, ma gli promisi con un pacato bacio che sarei tornata a trovarlo...

Ripresi il mio cammino verso il vecchio forte dove il nostro gruppo aveva sede, parlai con le mie sorelle, ma il mio pensiero era rivolto altrove, gli occhi di Bat mi avevano catturata... dopo la riunione con le mie sorelle mi diressi verso sud, verso Trinsic, dove dovevo consegnare una strana sostanza che ottenni durante i miei esperimenti. Nonappena finita la consegna, corsi in fretta e furia verso Britain nella speranza di poter rivedere Bat, arrivai alla "Cooperativa" e lo trovai li, mentre pescava sul fiumiciattolo adiacente alla struttura, mi salutò nonappena mi vide e con fare delicato e gentile mi chiese se avevo fame, dopo un pò di esitazione risposi di avere un certo languore; e lui sorridente tagliò dei legnetti da ardere da un albero per poterci cuocere il pesce, si accorse di non avere il coltello adatto per lavorare il pesce, allora mi accompagnò dentro la sua cooperativa per poter accedere alla banca, e prenderne uno, cuocemmo il pesce, e lo mangiammo mentre ci raccontavamo di noi; era calata la sera e decidemmo di entrare dentro la cooperativa per ripararci, lasciammo i nostri fedeli amici animali fuori e noi entrammo. Una volta dentro gli chiesi come mai portasse sempre il cappuccio e non mostrasse il suo volto, lui, molto intimidido mi rispose per paura, ma con grande gentilezza si scoprì il volto per permettermi di guardarlo in viso, scoprì dei lunghi capelli biondo oro, e due occhi meravigliosi, rimasi incantata dal suo viso, dopo questo frangente di stupore e dolcezza, mi portò al piano superiore, era molto ampio con un gran tavolo al centro, lui si sedette su un trono posto alla fine del tavolo, e io su una sedia vicina a lui; notai immediatamente sul tavolo un libro, si chiamava "Favole di Fedro" incuriosita, chiesi a Bat di cosa si trattasse, e lui molto simpaticamente mi rispose che erano delle favole per bambini, che nascondevano una morale per adulti, mi chiese se ne avessi voluta ascoltare una, e io annuì, mi lesse "Il Lupo e L'agnello" rimasi incantata dalla sua voce, e dal movimento sinuoso delle sue labbra; alla fine della favola, mi spiegò con molta gentilezza il significato nascosto. Il sole stava cominiciando a sorgere, e la stanza illuminata dalla luce rossastra dei bracieri si infrangeva sul suo dito destro, mettendo in risalto un anello in oro, incuriosita gli chiesi se aveva un significato particolare per lui, e mi rispose molto semplicemente che era il regalo di una sua amica; gli chiesi se poteva farmi utilizzare la banca, annuì scendemmo le scale, presi dalla banca dell'oro e una gemma, e con grande destrezza e precisione intagliai una collana a Bat, ne fu molto felice, la indossò immediatamente, la collana si abbinava benissimo al colore dei suoi capelli, e i riflessi dorati dell'oro formavano strani disegni sul suo viso; ma purtroppo questo momento venne interrotto da una brutale uccisione, un uomo sparò al mio lama facendolo cadere per terra esanime, uscimmo fuori per cercare delle traccie, ma oramai era gia scappato nell'ombra, una lacrima solcò il mio volto, e Bat con grande dolcezza me la asciugò con il suo dito. Decidemmo successivamente di uscire fuori dalla struttura, e di andare davanti al fiumiciattolo, arrivammo al fiume, dove Bat mi fece notare come la luce del sole, che stava sorgendo, si infrangesse sullo scorrere del fiume, creando giochi di luce meravigliosi, poco dopo dal fiume guizzò un pesce, lo spruzzo d'acqua toccato dalla luce solare prese le sembianze di una nuvola sospinta dal vento, allora colsi l'attimo e dissi a Bat di guardare il cielo, che in quella giornata era particolarmente terso, con qualche nuvola sporadica che si avvicinava al sole; una di queste aveva le sembianze di una cane, Bat si mise a scrutare il cielo per trovare una nuvola che avesse qualche somiglianza con una creatura terrestre, facemmo questo gioco per svariato tempo, e dopodichè giunse l'ora di salutarci, con la tristezza nel cuore salutai Bat ripromettendo a me stessa e a lui che sarei tornata a trovarlo....
[GdR Off]
XIa e Bat, i due più amati di sosaria


cmq molto bello
Bella...

Però......una bombola d'ossigeno!!

Un punto ogni tanto potevi metterlo...

Tra te e TM non so chi è il mejo...

beh dai abbondo di virgole
Corretta la punteggiatura
Drusilla se ne era appena andata quando Bat tornò alla cooperativa, ai suoi problemi...
Aveva trascorso una bella giornata in sua compagnia sebbene non fosse cominciato il tutto in modo così sereno.

Quando infatti per caso la incontrò nei pressi della cooperativa come prima cosa notò che fosse un'amazzone e subito si sincerò che le sue compagne non fossero con lei, ancora stava ripensando al giorno prima e il colloquio con Vecna, una fitta al cuore lo colpiva ogni volta che tornava con i pensieri a tali istanti.
Risolto però quel problema pensò che distrarsi un po' non sarebbe stata una cattiva idea e l'amazzone aveva inoltre molta voglia di chiaccherare.
Il loro primo incontro fu piuttosto rapido, si scambiarono qualche parole e poi lei si congedò in quanto le sue compagne l'aspettavano. Tra esse vi era senza alcun dubbio anche Xiaoyu.
Da una parte era tentato di dirle di salutarla o qualcosa del genere ma dall'altra voleva solo evitare di pensarci e la cosa gli pareva impossibile...
Non disse cmq nulla e l'amazzone molto dolcemente si congedò con un bacio.

Bat rimase paralizzato, e cominciò a notare solo ora che si trattava di una splendida fanciulla.
Si ricordò come ella gli disse che anche le amazzoni dietro una scorza dura nascondevano un cuore tenero... Già anche le amazzoni non potevano evitare di amare, come i vampiri, come lui...
La disperazione lo colse per qualche istante e restò all'aperto davanti alla cooperativa per alcuni minuti, lasciando che il vento gli battesse sulla tunica e sul cappuccio che portava da quando aveva riacquistato i ricordi.

Quando però più tardi Drusilla tornò a trovarlo fu molto felice di vederla e cominciò a guardarla per quella che era, a godere della sua compagnia.
Mangiarono del pesce appena pescato, guardarono l'alba riflettersi sul fiume ed infine giocarono con le nuvole.
La ragazza era piena di vita ma dietro le sue parole si poteva leggere il fatto che fosse sola e cercasse compagnia.
Per quel giorno Bat decise di offrigli la sua, del resto anche a lui avrebbe fatto solo bene distrarsi un po'.
La portò a visitare la cooperativa e visto l'interesse che la ragazza aveva manifestato per il libro di favole che era posato sul tavolo gliene lesse una.
Era molto gentile con lui e per un attimo dimenticò tutti i suoi problemi fino a che non le pose quell'innocente domanda:
"Ho notato che porta un anello, che cosa significa ?"
Bat abbassò lo sguardo sull'anello che gli aveva donato Xiaoyu e pensò a dove potesse essere in quel momento. I malesseri e i dubbi che era riuscito a scacciare per un istante grazie a Drusilla ora tornarono più forti e prepotenti che mai. Cerco di non mostrare la sua tristezza alla ragazza e le rispose che era il regalo di una cara amica.
L'amazzone sembrò non notare la sua inquietudine o forse non voleva farci caso. Sembrava catturata dal suo viso, continuava a fissarlo e lui si sentiva inquieto ed imbarazzato.

Scesero quindi al piano di sotto dove scoprirono malauguratamente che un cecchino di passaggio aveva ucciso il lama dell'amazzone. Ella vi era molto legata e pianse la perdita del suo caro animale. Bat cercò di consolarla come poteva, le asciugò le lacrime e le accarezzò il viso: aveva una pelle molto morbida...

Quindi Drusilla, dopo avergli donato una collana in oro, se ne andò, e Bat tornò alla sua cooperativa, ai suoi problemi...