Ciao a tutti. Una mia amica, principiante assoluta, si sta appassionando alla ritrattistica. Vorrei regalarle un paio di libri, uno sulla base della fotografia digitale, e uno sulla ritrattistica. Avete consigli?
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Tra i miei preferiti ci sono:
in the american west photographs by richard avedon
Ritratti di Avedon, inconfondibili per l'ormai famoso sfondo bianco. Sono ritratti "puri" , molto minimalisti. Nei suoi ritratti esiste solo il soggetto e la sua storia e' descritta dallo sguardo, dalla posa, dai segni della pelle. Avedon e' sempre stato un maestro nell'astrare il soggetto dal mondo esterno, concentrandosi sempre su un particolare aspetto della personalita' del soggetto ritratto che trovava interessante. I suoi ritratti non descrivono mai la totalita' di una persona, le mille sfacettature che possono avere, lui e' sempre stato interessato ai particolari, e scattava quando trovava quello che per lui era il piu' interessante.
Allo spettro opposto per me ci sono i ritratti di Arnold Newman, che pesonalmente adoro.
Newman era un maestro degli "environment portrait". Derivati dai ritratti fiamminghi dove gli artigiani venivano dipinti in bottega con gli strumenti caratterizzanti del lavoro che facevano.
I ritratti di Newman raccontano la vita del soggetto ritraendolo nel loro ambiente di lavoro, ma il genio di Newman non si ferma nel mero riprodurre la metodologia del ritratto fiammingo.
Quando Newman divenne famoso ed ebbe l'opportunita' di fotografare artisti di spicco contemporanei (Mondrian,Warhol, Picasso, giusto per citare i primi che mi vengono in mente) inizio' ad integrare elementi tipici dello stile artistico dei soggetti ritratti pur mantenendo il suo stile inconfondibile. Il risultato e' spettacolare, e chiunque abbia una spruzzata di arte contemporanea riesce a capire da questi elementi chi e' il soggetto del ritratto senza aver mai visto in faccia l'artista in questione.
in the american west photographs by richard avedon
Ritratti di Avedon, inconfondibili per l'ormai famoso sfondo bianco. Sono ritratti "puri" , molto minimalisti. Nei suoi ritratti esiste solo il soggetto e la sua storia e' descritta dallo sguardo, dalla posa, dai segni della pelle. Avedon e' sempre stato un maestro nell'astrare il soggetto dal mondo esterno, concentrandosi sempre su un particolare aspetto della personalita' del soggetto ritratto che trovava interessante. I suoi ritratti non descrivono mai la totalita' di una persona, le mille sfacettature che possono avere, lui e' sempre stato interessato ai particolari, e scattava quando trovava quello che per lui era il piu' interessante.
Allo spettro opposto per me ci sono i ritratti di Arnold Newman, che pesonalmente adoro.
Newman era un maestro degli "environment portrait". Derivati dai ritratti fiamminghi dove gli artigiani venivano dipinti in bottega con gli strumenti caratterizzanti del lavoro che facevano.
I ritratti di Newman raccontano la vita del soggetto ritraendolo nel loro ambiente di lavoro, ma il genio di Newman non si ferma nel mero riprodurre la metodologia del ritratto fiammingo.
Quando Newman divenne famoso ed ebbe l'opportunita' di fotografare artisti di spicco contemporanei (Mondrian,Warhol, Picasso, giusto per citare i primi che mi vengono in mente) inizio' ad integrare elementi tipici dello stile artistico dei soggetti ritratti pur mantenendo il suo stile inconfondibile. Il risultato e' spettacolare, e chiunque abbia una spruzzata di arte contemporanea riesce a capire da questi elementi chi e' il soggetto del ritratto senza aver mai visto in faccia l'artista in questione.