Libri sul medioevo sia storici che non


Les trois ordres ou l'imaginaire du féodalisme
http://www.gallimard.fr/Catalogue/GALLIMARD/Bibliotheque-des-Histoires/Les-Trois-Ordres-ou-L-imaginaire-du-feodalisme

Guerriers et paysans. VII-XIIe siècle. Premier essor de l'économie européenne
http://www.gallimard.fr/Catalogue/GALLIMARD/Tel/Guerriers-et-paysans-VII-sup-e-sup-XII-sup-e-sup-siecle
Un po' in ritardo ma



Oddio, per qualcuno che vuole avere un'infarinatura base di storia medievale (e probabilmente anche per l'OP) il Montanari va sicuramente bene, ma 'ben fatto' non è il primo aggettivo che mi viene in mente per definirlo. E' fin troppo sintetico, perde un sacco di dettagli, nomi, date, semplifica fatti, che alla fine sono quello che voglio da un manuale universitario - per approfondire questioni diverse, non evenemenziali, esistono le lezioni frontali o libri differenti che se ne occupano nello specifico. Che poi anche queste questioni non è che siano trattate in maniera così approfondita nel Montanari, specie se paragonato ad esempio al manuale di storia contemporanea di Alberto Mario Banti o quello di storia moderna di Francesco Benigno, che appartengono sempre alla stessa collana.

Boh, perdonatemi il rant ma di quel manuale ho un ricordo abbastanza negativo.
Storie dell'anno mille



Grazie. Sarebbe bello se ci fosse un topic interamente dedicato ai testi storici in cui intavolare discussioni sulle varie interpretazioni e dottrine.


Mannò. Dico, più semplicemente, che quella di Duby - adoperare come specchio "ideale" della società feudale lo schema di Adalberone di Laon quale emerge dal Carmen ad Rotbertum regem - è già di per sé una scelta "arbitraria": e perché Adalberone non è l'unico ad occuparsi dell'argomento; e perché ciascun autore fornisce un proprio schema della società - confacente ad una personale visione più che alla conformazione del corpo sociale come esso realmente si presenta - che tende piuttosto ad una moltiplicazione delle sue articolazioni interne.
Ad esempio Étienne de Fougères, un secolo dopo Adalberone, nel Livre des Manières vorrebbe abbozzare una tripartizione ma finisce per parlare di sei ordini e non si tratta semplicemente di fotografare una realtà che, con la rinascenza del XII secolo, non si presenta più monolitica come ai tempi di Ugo Capeto: perché se è vero che vi figurano ora i borghesi, vi compaiono anche - a spezzare la rigida tripartizione dello schema adalberoniano - ordines (il re, le donne) che ben esistevano già all'epoca del vescovo di Laon. Tutto attiene alla sensibilità di chi scrive.
Ragion per cui, a prescindere dal grande successo che in ambito cùlto ebbe comunque la schematizzazione adalberoniana - e non c'è bisogno di sottolineare quanto una ripartizione fondata sul numero tre potesse avere presa sull'immaginazione dell'uomo medievale - capire, tenendo a mente lo schema trifunzionale di Dumézil, a quali ataviche risorgenze paia alludere il Carmen di Adalberone oltre la sua reale applicabilità, aiuta anche ad intuire meglio ove Duby voglia andare a parare.


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grazie a tutti, ora mi organizzo e vedo che reperisco in biblioteca.
e grazie per "evenemenziale", mi è raro trovare una parola sconosciuta e quando accade son sempre felice..

edit TROVATO! viva il SBV Sistema Bibliotecario Valdostano

comincio da questo.

Evenemenziale è una parola raramente bella e intelligente (dopotutto viene dal Francese).
Ricorda quel momento di felicità... e portalo con te come una ciotola di latte appena munto che non si vuol versare