L'eredità di Churchill

è la punizione per aver fatto una battuta che ha capito solo lui :asdxd:

anche prima, se per questo :asdsad:
A dicembre del ‘41 non avevano abbastanza soldati al punto da rinunciare direttamente ad invadere le Hawaii e limitarsi ad un bombardamento. Arrivare alla costa ovest e’ puro fantasy.

Il giappone e’ il classico esempio di “sottufficiali che credono alla propaganda dei generali, li uccidono, prendono il loro posto e scoprono che i generali mentivano”

Oltre ad avere varie puttanatepeculiarita’ d’infanzia come le forze armate come potere dello stato a se stante (quindi disgiunte e indipendenti rispetto all’esecutivo) che quindi fanno “politica estera” per i fatti loro

E comunque, all’epoca le Filippine erano colonia USA, e se volevi arraffare l’indocina e l’indonesia da li’ dovevi passare… e se attaccare le Filippine avrebbe iniziato una guerra con gli USA (falso, ma non lo sapevano) tanto valeva iniziarla affondandogli la flotta. Peccato per le portaerei. Non affondarle ha fatto si’ che gli USA incentrassero la loro nuova strategia su cio’ che gli era rimasto (toh, le portaerei) che guardacaso e’ stata la scelta vincente.

Sul fatto che la superiorita’ navale passasse ora per le portaerei e non piu’ per le mega corazzate modello Yamato quello lo avevano capito gli ufficiali superiori, ma non gli ammiragli tipo Nagumo.

Non e’ che non gliele hanno affondate perche’ son stronzi, a Midway e’ successo un Le Me che meta’ basta :asd:

Oddio, son stati stronzi si’ perche’ han creduto che nessuno potesse sentire e decrittare le loro comunicazioni, altrimenti col capsulo che arrivavano aerei proprio con i ponti pieni di aerei in rifornimento.

Facile vincere sapendo quando dove e come vengono a farti la festa, no? ;)

forse nel mio discorso il rapporto soggetto verbo oggetto non era chiaro…

GLI USA (soggetto) dopo Pearl Harbour si sono ritrovati con le portaerei arma superstite ed hanno incentrato la loro (degli USA) nuova strategia su di esse. Guarda caso questa (degli USA) strategia e’ stata quella vincente.

Ed aggiungo che hanno fatto esattamente il contrario di quello che hanno fatto i giapponesi, che dalle portaerei sono passati a costruire corazzate e… beh, si e’ vista l’efficacia: La Musashi l’unica volta che ha sparato i suoi cannoni ha avuto l’unico effetto di annientare la propria contraerea, GENI.

Vincente perche’ han spazzato via 4 Fleet Carriers (tra cui l’ammiraglia) in un colpo solo e si sono ritrovati in superiorita’ numerica con quelle.

Tipo quando a Starcraft hai 4 carriers senza piu’ interceptors perche’ sei stato ad attaccare una base e te ne arrivano 3 con tutti gli interceptors e fuoco concentrato prima su una, poi l’altra, e poi l’altra ancora. In tutto quel bordello son riusciti ad affondarne una ammerigana perche’ la quarta era leggermente defilata, affondata poi mentre se la stava svignando.

Hmmm non in todo, la Shinano doveva essere la terza battlecruiser classe Yamato che pero’ han riconvertito a Carrier dopo il disastro a Midway, non ancora ultimata nel 1944 e con problemi di progettazione non indifferenti.

Musashi ma sopratutto Yamato uno spreco di risorse indubbiamente, ma i giappi avevano 6 Fleet Carriers e combattevano pure bene: nel Mar dei Coralli e’ vero che son tornati a casa con la Shokaku messa male, ma sull’altro lato Lexington affondata e la Yorktown se l’e’ fatta a piotte fino a Pearl Harbour lasciando una scia di nafta che non si sa come non l’abbiano intercettata i sottomarini :asd:

la Yamato aveva il problema che non la usavano perche’ consumava troppo e a nafta a quel punto i giapponesi raschiavano il barile, potendosi permettere di schierare solo incrociatori a Guadalcanal…
(che incidentalmente e’ stato il motivo per cui l’Esercito Imperiale Giapponese ha deciso di non fidarsi piu’ della marina e di creare un proprio reparto sommergibili che ho descritto in un altro topic - il Maruyu)

Intertvengo a gambatesa sul duello nel pacifico giusto per dire che “non è così semplice”.

1- della questione portaerei vs navi da guerra. Prima di tutto c’è da notare che sono pochissimi i progetti avviati e terminati durante la guerra. Buona parte del naviglio con cui entrambi gli schieramenti hanno combattuto era già pronto - o in via di costruzione o pianificato - prima dell’inizio del conflitto. I giapponesi avevano più portaerei già al day one (9 vs 3) e continuarono a costruirne moltissime. Ovviamente non tennero il ritmo degli stati uniti e rimasero indietro.
Continuarono a costruire anche navi da guerra, ma non furono mica i soli. Anche gli USA andarono avanti a fare navi da guerra pesanti, tipo la serie Iowa che andò avanti fino al 42 inoltrato.
A un certo punto entrambi gli schieramenti si resero conto di non avere abbastanza portaerei e di non poterle costruire abbastanza velocemente e iniziarono a convertire navi già esistenti (in genere navi civili) o navi da guerra in costruzione. La sorella minore della Yamato venne convertita in portaerei per esempio.
Al solito, i numeri pendono da parte USA di un rapporto 1 a 3 e anche oltre, ma più che altro non per questioni di tipo strategico, ma per mera potenza industriale.

2- le navi da guerra erano indubbiamente meno utili delle portaerei per attaccare e distruggere le flotte nemiche. Ma avevano una grossa utilità per supportare l’invasione e questo serviva ai giapponesi. Oltre al fatto che il naviglio di scorta doveva proteggere le portaerei da sub e altro naviglio di superficie nemico e fare fuoco anti aereo.
Come dissi qualche centinaio di post sopra, la vera differenza si fece nell’AA più che nelle forze aeree le quali sostanzialmente erano anche in qualche modo alla pari. Poi ci torno.
Le navi giapponesi avevano sistemi di difesa AA temibili, sulla carta, con calibri maggiori. La Yamato stessa poteva usare i 420 per creare una sorta di enorme fucile a pallettoni e tirare giu decine di aerei a lunga distanza. Ma fecero flop totale. Al contrario anche di fronte ai Kamikaze, le navi USA si dimostrarono più protette dall’aviazione nemica.
Why?
Tecnologia ed elettronica.
I navi giappponesi usavano sistemi di puntamento manuali e ottici (con colpi traccianti e colorati). Quelle usa sistemi di puntamento elettronici con i radar che stimavano la distanza e ufficiali che calcolavano il tiro. Tutto un altro pianeta e si vede con le cifre.
In ogni scontro, gli USA inflissero enormi perdite all’aviazione giapponese non tanto con i caccia (che erano meno manovrabili dei temibili zero) ma con l’AA.

3- I giapponesi continuarono a produrre centinaia e centinaia di aerei da caccia e bombardieri e poi kamikaze. Addestrarono un sacco di piloti. Ma avevano ratei di perdite insostenibili e la qualità - inizialmente eccellente - dei loro piloti crollò, andando ad aumentare l’inefficienza di ogni attacco e aumentando il rateo di perdite a sua volta. La crisi si avvitava con i migliori piloti che spesso non tornavano a casa anche per questione di survivability dei loro veicoli. Gli zero erano veloci e maneggevoli, all’inizio. Nella seconda parte del conflitto erano lenti e maneggevoli, armati alla leggera, poco corazzati e non avevano per lo più nemmeno sistemi di sicurezza che erano lo standard altrove (vedi serbatoi autosigillanti che gli USA avevano di serie). Al comparire dei Lighting o dei Corsair, veloci uguali o anche di più, più corazzati e con armamenti molto più pesanti, gli zero erano ormai obsoleti. Per non parlare della difficoltà con cui uno zero doveva misurarsi per abbattere un B-29 cercando di tirarlo già con dei cannoncini da 20mm…

*

negli ultimi anni della guerra infatti iniziarono a comparire caccia con le mitragliette montate sul dorso in diagonale per sparare ai bombardieri…

Io mi stavo soffermando sull’episodio chiave di Midway.

Da li’ Pearl Harbour e’ uno sputo, se vuoi levare ogni tipo di presenza degli ammerigani nel Pacifico, cosa di cui avevano bisogno per spadroneggiare dall’altro lato senza che nessuno li fermasse.

Insomma: i giapponesi avevano le carte buone all’inizio della guerra, con una marina potente in offensiva sul mare e capace di sostenere invasioni, che poi era quel che serviva per allargare la sfera di controllo giapponese.

Gli USA partirono in svantaggio numerico e tecnologico, ma solo sugli aerei imbarcati, oltre che con personale meno rodato e con poca esperienza di combattimento. Ma un potenziale industriale tale da poter cambiare le carte in tavola e adattarsi velocemente con numeri impensabili per i giapponesi.

Quando il caso (fino a un certo punto, perché ci furono errori e gli USA avevano capacità di intelligence impreviste) ha spazzato via una parte consistente delle portaerei giapponesi, era tardi per il giappone per correre ai ripari in tempo. Hanno riconvertito quel che potevano, hanno imbastito qualche operazione per potenziare la flotta e in realtà negli scontri nel Mar dei Coralli avevano ancora la parità numerica grosso modo.
Quel che non avevano più era il personale esperto - morti quasi tutti.
A quel punto il rateo di perdite ha iniziato a pendere dalla parte degli USA che potevano assorbire e riallestire in tempo.
I giapponesi no e si sono trovati a combattere con veicoli sempre più obsoleti, equipaggi sempre meno esperti e con perdite sempre più alte.