Il pool della popolazione da cui si pesca per le professioni sempre quello è, non è che gli insegnanti andiamo a prenderli su Marte o spawnano direttamente nelle scuole
Eh appunto, non è che puoi dire istruzione bad perché insegnanti bad, se no assumi direttamente che l’istruzione sia bad di default e non si può fare niente e chiuso il discorso
Beh, in USA chiudendo le scuole perché istruzione bad risolverebbero la piaga delle stragi nelle scuole
Intanno hanno cominciato a svuotarle dai libri, che in effetti non si capiva cosa ci facessero dei libri nelle scuole. C’era quell’associazione di mogli di flanders, le “mums for freedom” che in certi stati aveva redatto una serie di libri che non potevano stare nelle biblioteche scolastiche. E nell’articolo c’era sta foto della biblioteca di whateverlandiacity con gli scaffali vuoti e c’erano solo due volumi della bibbia per storto appoggiati su un fermalibri
Io ho incontrato tanti insegnanti bravi in vita mia, e per bravi si intende che a prescindere da tutto, siano capaci di trasmettere quello che conoscono e rendere interessati le loro materie agli occhi di mocciosi e sbarbati.
Solitamente quando non erano bravi , il prototipo era l’ingegnere di turno, con capacità comunicative e empatiche inesistenti, con le capacità di rendere interessante la loro materia tanto quanto un documentario sulle imbottigliatrici automatiche
Comunque il problema ormai non è trovare gli insegnanti bravi, ma proprio trovare gli insegnanti, specialmente nelle materie scientifiche.
Ora che a differenza di una volta hanno sbocchi professionali nel privato, è impossibile trovare docenti di matematica e fisica, specialmente al nord. I miei nipoti a Milano stanno facendo più di un mese ogni anno di liceo senza un insegnante, perché non si trovano, altro che AI o raffinare i programmi.
Il problema è che per qualche motivo li il mercato non conta, la gente dovrebbe andare a fare quel lavoro anche se guadagnano come una donna delle pulizie per vivere a Milano. Però è impensabile offrire stipendi di mercato.
ovvero curioso, open minded, appassionato, logico?
il problema piuttosto e’ che gli insegnanti hanno generalmente un mindset da impiegato pubblico.
e’ proprio vero che ingegneria logora chi non la fa
Comunque, oltre ai lati di rischio noti e che condivido, personalmente ritengo vengano non notati quelli di merito.
Ad esempio nelle ottiche di lettura spesso utilizzate, credo che poche volte nella storia si possa dire che ci sia stata una democratizzazione così veloce di un power asset così rivoluzionario come la ai.
E certo, così come il capitale, anche il sapere / know how ha molto spesso assicurato posizioni di privilegio che possono ora essere erose
Quella della facilità dell’accesso è una questione che è stata già affrontata con la digitalizzazione e Internet, che ti consentono di accedere ovunque, da casa, a qualsiasi tipo di archivio, materiale o documento.
Anche in ambito storico alcuni avevano vissuto con timore l’avvento di Internet e della digitalizzazione, con la paura di non esser più “privilegiati” per l’accesso ad archivi, librerie, documenti.
Ma non è avvenuto e la “democratizzazione” della conoscenza ha portato solo vantaggi, anche agli studiosi ed esperti della materia.
Non so però se gli LLM possano avere un ruolo di questo tipo, non finché le allucinazioni li rendono poco affidabili. Se una persona che ha già un po’ di conoscenza sull’argomento, l’allucinazione, la becca subito… chi non sa niente o poco, rischia di prendere delle cantonate clamorose.
Perché sono impiegati pubblici ovvero sottopagati, in strutture fatiscenti, che devono coprire il lavoro che dovrebbero fare due persone, organizzati da uno del calibro di Valditara?
con un impianto normativo che supporta molto poco il loro benessere day to day, messi davanti ad aspetti della società che mostrano l’eldritch horror della verità mediante gli adolescenti…
Mi dispiace, ma anche se non ti conosco vorrei mandarti a cagare. Almeno se il termine democratizzazione lo stai usando facendo finta di essere una persona seria, o per introdurre una qual certa intelligenza, o meglio ma mancanza di questa.
Ma preferisco pensare tu stia scherzando… una tecnologia introdotta grazie a conquiste precedenti a velocità che non ne permettono minimamente un utilizzo etico/intelligente, propagata senza alcuna coscienza di società, la chiameresti seriamente democratica? Solo perché pervasiva e senza possibilità di reale controllo se non d a parte di multinazionali? Son sicuro per questo motivo che tu stia scherzando nella migliore delle ipotesi…
Da quando tu sei ingegnere vero?
mi pari mi nonna che mi diceva sempre che finche’ non mi iscrivevo all’albo non ero un vero ingegnere
quindi forse hai ragione
cmq ci sono le prove che sono ingegnere, ho anche pagato 50 euri a uno di agora’ per andarmi a ritirare la laurea
Ecco, una cosa utilissima per l’AI è tipo chiedergli di calcolarti il momento d’inerzia di un pezzo strano con densità variabile, oppure di un pezzo noto ma su un asse sghembo rispetto ad un asse di simmetria etc…
Cioè tutte cose che in teoria sono tabellate (quindi pesca da un DB sicuro, e il calcolo è noto) ma che ovviamente non troverai mai l’esatto esempio che ti serve
Comunque è che fai informatica, non ti sporchi d’olio e non respiri gasolina.
Non riesco a considerarti uno di noi senza che puzzi almeno un pochino…
Il problema e’ che devi arrivarci al punto in cui hai assorbito e interiorizzato queste nozioni per cui calcolare il momento di inerzia del dildo rotante e’ solo una noia che se ti fa l’AI e’ meglio. Prima devi esserti spaccato la testa un po’ di volte calcolandolo manualmente tu. Il problema dell’AI, nel contesto della scuola, e’ proprio questo.