[Lavoro] Cuoco, no non sputo nei piatti dei clienti stronzi

Molti di questo forum si dilettano ai fornelli, qualcuno sicuramente anche da più tempo di me visto che ho neanche 25 anni e lavoro seriamente in cucina da quasi 2.

Forse la ristorazione è uno di quelle tematiche in cui valanghe di leggende si mischiano a mille verità inaspettate: pippano davvero tutti cocaina? chi dice che lavora 16 ore al giorno se la mena soltanto? un insalata da 35€ è una presa in giro? e l'anisakis?

Chiaramente non venite a chiedermi dove lavoro o ho lavorato, però è da più di un anno che sono a Milano e prima in alto Adige, il tutto in 3 realtà completamente diverse tra loro.

Domani magari mando una foto del forno dove lavoro col mio nick, non mi vengono in mente altri modi per provare che lavoro in cucina



EDIT (piccola intro più specifica):
Ho iniziato il mio percorso con il livello di formazione più alta si potesse trovare dopo aver fatto il liceo scientifico: Alma, la scuola di cucina del buon Gualtiero.
Scuola odiata da alcuni chef e amata da altri rimane comunque un percorso che cerca di indirizzare al mondo dell'alta ristorazione dando però la possibilità e le base per prendere qualsiasi strada.

Ho fatto sostanzialmente 4 esperienze finora a 4 livelli diversi:

1
Ho lavorato per un hotel il cui ristorante nei primi anni di vita ha avuto la stella Michelin (una);
quando ho fatto la mia esperienza li ormai erano già 10 anni che il ristorante, pur avendo mantenuto lo stesso livello, non aveva più la stella michelin per ovvi motivi che potrebbe
immaginare chiunque conosca un minimo la guida michelin (Discorso molto lungo di cui magari si può parlare se a qualcuno interessa ma di cui non ho certezze in prima persona).
Il mio chef comunque veniva da anni e anni di ristoranti stellati e bistellati.

Si può considerare un ristorante quindi di medio/alto livello
Con questo ristorante ho fatto una 30ina di catering/buffet anche per importanti eventi della zona


2
Ristorante giapponese tradizione/innovazione a Milano con chef giapponese con esperienza quasi trentennale in tutto il mondo, prima di questo ristorante lavorava con un famosissimo chef di un tristellato italiano
Anche qui il livello (ora sicuramente più alto di quando lavoravo io) era già più alto/gourmet rispetto all'esperienza precedente, con tutto lo stress del caso

3
Terza esperienza, un locale aperto tutto il giorno dalle colazioni all'aperitivo, come molti sono a Milano, cucina molto semplice, italiana, livello medio/basso: colazioni e uova, primi di pasta, insalate, panini; sostanzialmente lavoro li per orari umani e stipendio non da schiavo. Accrescimento tecnico culinario rispetto ai locali precedenti quasi nullo, imparo molto per dal punto di vista gestionale e autonomo (chiudo o apro la cucina completamente da solo)

4
Famoso laboratorio di pasticceria artigianale con cucina per pranzo a Milano.
Qui faccio il cuoco con un altro ragazzo gestendoci noi linea, ordini e servizio semplicemente riportando al "boss" quello che va e non va; abbiamo libertà e possibilità di proporre piatti/idee e di gestirci orari e produzione senza essere però sulla carta i veri responsabili.
Come tipo di locale è simile a quello precedente ma in versione artigianale come se fosse un ristorante. Piatti semplici sia nelle preparazioni che nel servizio ma comunque fatti da zero, servizio solo di pranzo quindi veloce senza cadere nelle pippe da ristoranti gourmet ma comunque in fase di evoluzione dai semplici panini/insalate.

5
Non so come descrivere il posto cercando di rimanere vago
Lavoro sempre a Milano come cuoco, sono tornato a "cucinare" un po' di più rispetto ai posti precedenti, soprattutto per quanto riguarda carne e pesce; stranamente faccio 40h con straordinari pagati (per ora)
Grande realtà finalmente con possibilità reale di crescita, ci sono pro e contro anche qui come in tutti i posti ma qualche cosa interessante la sto imparando.

6
Gastronomia con Laboratorio adibito a ghost kitchen per delivery e take away.
Ho fatto il responsabile di cucina gestendo un po' tutto dalla A alla Z, dai fornitori ai menu, ricette, ecc.

7
Chef Trainer presso un'azienda di delivery per conto dei loro brand
La mia azienda gestisce dei brand virtuali e li offre in franchising ad attività già clienti; mi occupo di controllare che il cliente possa effettivamente cucinare il brand nella sua cucina (attrezzature adatte) e formazione del personale sulle ricette del brand. Questo in aggiunta a audit agli stessi clienti, studio del feedback sui ristoranti, ecc.
Comincio io: cos'è l'anisakis?
Il parassita del pesce che ti violenta il cacapranzi se non viene abbattuto a dovere.

Un mio caro amico fa il cuoco (in Australia), lavora come uno schiavo egizio, prende un sacco di soldi, non pippa coca

Edit: sono un pirla e non avevo realizzato in che forum era
ci può dire almeno in che settore lavori? Ristorazione generica, ristorante di alta classe, bettola dove ci si sfonda di cibo?

Almeno possiamo direzionare meglio le nostre curiosità


Grazie Dogghi




A 'sto punto Dogghi, altre info interessanti su 'sto coso mortale?
La cosa più schifosa che hai visto in una cucina?
Ci sono cose della "alta" cucina che a tuo parere sono sopravvalutate?
da che mondo e mondo, sono i camerieri a sputare nei piatti
domande di rito:

- qual è la cosa più schifosa che hai visto fare.
- qual è la cosa più schifosa che hai fatto.
- qual è la cosa più schifosa che fai regolarmente.
- qual è la cosa più schifosa che vorresti fare ma non hai il coraggio di fare.

poi:
- qual è la lamentela più assurda che hai sentito.
- quanti insetti hai cucinato "per sbaglio"?
- cosa cucini a casa?
Quanti cuochi sposati hai conosciuto? Quanti con rapporti in difficoltà/divorziati etc?
Te lo chiedo perché mia moglie per esperienza ha visto che tutti i cuochi di certo successo (diciamo ristoranti da almeno 50-60€ a cranio, no mense o tavole calde) o lavorano con la moglie/compagna, o si sono mollati/ sono incasinati, e sarei curioso di capire se la cosa é abbastanza generalizzabile per la categoria...

Per fortuna mia moglie non è più cuoca professionista, non ci vedevamo mai... il che mi fa pensare la professione non vada molto daccordo con mettere in piedi una famiglia...
Orca boia quante domande tutte assieme, stavo aspettando che mi confermassero il topic e poi non ci ho più fatto caso

Con calma rispondo a tutti nel frattempo preciso il mio percorso fino a questo momento:

Ho iniziato il mio percorso con il livello di formazione più alta si potesse trovare dopo aver fatto il liceo scientifico: Alma, la scuola di cucina del buon Gualtiero.
Scuola odiata da alcuni chef e amata da altri rimane comunque un percorso che cerca di indirizzare al mondo dell'alta ristorazione dando però la possibilità e le base per prendere qualsiasi strada.

Ho fatto sostanzialmente 3 esperienze finora a 3 livelli diversi:

1
Ho lavorato per un hotel il cui ristorante nei primi anni di vita ha avuto la stella Michelin (una);
quando ho fatto la mia esperienza li ormai erano già 10 anni che il ristorante, pur avendo mantenuto lo stesso livello, non aveva più la stella michelin per ovvi motivi che potrebbe
immaginare chiunque conosca un minimo la guida michelin (Discorso molto lungo di cui magari si può arlare se a qualcuno interessa ma di cui non ho certezze in prima persona).
Il mio chef comunque veniva da anni e anni di ristoranti stellati e bistellati.

Si può considerare un ristorante quindi di medio/alto livello
Con questo ristorante ho fatto una 30ina di catering/buffet anche per importanti eventi della zona


2
Ristorante giapponese tradizione/innovazione a Milano con chef giapponese con esperienza quasi trentennale in tutto il mondo, prima di questo ristorante lavorava con un famosissimo chef di un tristellato italiano
Anche qui il livello (ora sicuramente più alto di quando lavoravo io) era già più alto/gourmet rispetto all'esperienza precedente, con tutto lo stress del caso

3
Terza, ed attuale esperienza, un locale aperto tutto il giorno dalle colazioni all'aperitivo, come molti sono a Milano, cucina molto semplice, italiana, livello medio/basso: colazioni e uova, primi di pasta, insalate, panini; sostanzialmente lavoro li per orari umani e stipendio non da schiavo. Accrescimento tecnico culinario rispetto ai locali precedenti quasi nullo, imparo molto per dal punto di vista gestionale e autonomo (chiudo o apro la cucina completamente da solo)


A seguire risposte alle vostre domande


L'Anisakis come han già detto è un parassita, molto presente in alcuni pesci, quasi zero in altri, dipende anche dalla zona di pesca/allevamento
In italia c'è una legge che prevede l'abbattimento di tutto il pesce da consumare crudo. Avete mangiato però pesce crudo non abbattuto più volte di quelle che credete e nessuno è mai morto.

Tutto ciò che segue è un mio parerepersonalissimo: nell'alta cucina è sopravvalutata questa mania del rispetto della materia prima da parte di ristoranti che poi offrono 300€ al mese a dei ragazzi per fare 14 ore al giorno, che rispetto c'è nel piatto se è stato fatto da uno "schiavo moderno"?

E' anche sopravvalutato l'utilizzo di materie oltreoceano per "elevare il piatto", a partire da quel cazzo di avocado per finire nel katsuobushi per il brodo dei tortellini (esempio a caso). Stai sostanzialmente pagando un aereo.




Rispondo a un mix di cosa hai visto fare e cosa hai fatto di schifoso:
Avevamo comprato delle scorzonere (sembra una carota ma è della famiglia del topinambur), han girato due settimane tra un lavandino e l'altro perchè non le usavamo, sicuramente si sono anche inzozzate di sapone.
Mi sono stufato di averle in mezzo alle palle e allora le ho buttate sotto terra in uno dei vasi fuori dal ristorante.

Dopo altre due settimane lo chef ha deciso di fare uno stufato, mancava qualcosa e allora ha deciso di uscire e dissotterrarle per usarle nello stufato che tra i vari ingredienti aveva anche patate particolari arrivate per aereo mezze ammuffite.
Stufato che è stato cotto e poi lasciato fuori dal frigo per qualche ora di troppo.

Qualche piatto siamo anche riusciti a venderlo, due giorni dopo con mia somma gioia lo chef ha deciso che era il caso di buttare il tutto.




Mi spiace deluderti ma di particolarmente schifoso non ho mai fatto niente di che, se non raccogliere le cose cadute a terra e riusarle, questo tra l'altro solo a inizio giornata che la cucina è ancora pulita per terra.

Cosa che poi capita una volta a settimana a esagerare.


Per adesso mi piace abbastanza il mio lavoro e non sono ancora riuscito a pensare a qualcosa di schifoso degno di nota da voler fare di proposito.


Molte mi fanno talmente bile al fegato che le cancello dalla testa però c'è stato per esempio
"tonno scottato troppo poco cotto" (graziearcazzo)

piatto di paccheri al pomodoro con burrata, il cliente lo paciuga tutto mescolando la burrata fredda alla pasta calda e poi dice che la pasta era fredda



Un bel po' quando capitavano i porcini pieni di vermicelli
Mentre il "black cod" (merluzzo) che facevamo in uno dei ristoranti era strapieno di anisakis, ma comunque morti tra gelo e cottura.




Ultimamente poco o niente
Spesso, da quando ho imparato a cucinare seriamente, pesce, basta azzeccare il condimento e il tempo e ti fai un pesce in generale o un branzino in crosta di sale strabuono con sforzo zero.

Oppure uova o carne nella padella di ferro

Pasta in qualsiasi modo ma mantecata come si deve (spesso anche solo pasta buona + olio buono)






L'hotel dove ho lavorato faceva banchetti/catering/cene di matrimonio da 100€+ a testa per minimo 60 invitati (menu bambini 35€)

Siamo arrivati a farne 6 in un weekend, almeno 50k di lordo in due giorni, lo chef è sposato e gestisce con la moglie l'hotel, non c'è bisogno di dire che gli unici scambi di parole erano insulti e urla. Il resto non so se si può raccontare...

Io personalmente quando lavoravo 12/13h al giorno su sei giorni ho sofferto la mia relazione molto di più di quando lavoravo in alto Adige e vedevo la mia ragazza una volta al mese. Indubbiamente vita privata e alta ristorazione cozzano o si spostano perfettamente, non ci sono vie di mezzo

Il mio capo di adesso è sclerato nonostante non sia alta ristorazione

Cuochi sposati/impegnati molti, con una relazione/matrimonio sano, molto pochi
Domanda, le verdure crude, nei vari ristoranti in cui hai lavorato quanto le lavano bene prima di utilizzarle?

Se vi dicono dalla sala che ciò che state cucinando/preparando é per una donna incinta o per qualcuno con intolleranze o per un bimbo piccolo, c'é un occhio di riguardo o ve ne fottete la minchia?
Senza fare necessariamente nomi, c’è uno chef per cui hai lavorato che era particolarmente fuori e se sì, perché?

Esistono luoghi comuni fra voi chef? Nel senso, cose a voi palesi che magari noi spignattatori della domenica ignoriamo? Sia a livello di ricette che di ambiente culinario.

Cosa pensi di Masterchef? E in generale, i cuochi che si danno alla tv come sono considerati intra vobis?

Se si versa del sale, cosa fai?

Mangi tutto o ci sono cose che non sopporti e se si influenzano il tuo lavoro?

Come va la schiena?

Ci sono “fazioni” nell’ambiente culinario? Chessó pasticceri vs chef.

Ma il topinambur come caspio lo utilizzo? Ha senso o faccio prima a comprare delle patate decenti?

Qual è l’errore piu comune che secondo te fa un cuoco casalingo?
Che senso ha mettere il katsuobushi nei tortellini?

per peacemaker: Il katsuobushi è tonno secco a scaglie, io lo uso per metterlo nel miso o fare il donburi o il ramen, ma per il brodo dei tortellini mi pare nonsense perché sa di pesce.



Risotto!

La cucina più grande in cui ho lavorato era di 7/8 persone più lavapiatti, bene o male la verdura l'ho sempre pulita io, abbastanza bene.
Dove sono adesso forse sono l'unico che lava il lollo (lattuga) con il bicarbonato, ma in genere basta l'acqua. La frutta per la centrifuga viene tutta lavata, spesso anche le arance che poi però vengono pelate, fragole e frutti di bosco in generale arrivano già lavati mi pare.
Il mix di insalata di quarta gamma arriva già lavato (20 € al kg grazie al cazzo )

Nel ristorante precedente (quello di "alto livello" wannabe Michelin) mai visto lavare l'insalata (sui cui c'era scritto in grosso "LAVARE", mentre il daikon e il cipollotto stavano sotto l'acqua tagliati per il semplice fatto di renderli croccanti.

Quasi sempre una sciacquata anche alla verdura da cuocere la diamo sempre




Io personalmente tantissimo, soprattutto per intolleranze/allergie, anche perchè per le allergie c'è di mezzo la legge. Io poi sono allergico ai kiwi e qualche frutto a guscio, quindi mi sta ancora più a cuore.
Anche chi celiaco viene avvisato che la cucina è comunque sempre contaminata (inforniamo più di 100 cornetti giorno e facciamo panini sia espressi che "da banco", ma lavo sempre coltello, cambio i guanti e tagliere, magari mi metto in una zona della cucina "più pulita"

Chiaramente una donna incinta sa meglio di me cosa può e non può mangiare e la si accontenta come si può: certo che se poi chiede il roastbeef ben cotto lo chef a momenti esce le bestemmia in faccia ma la si accontenta ben consci che tornerà indietro perchè meno masticabile di una pantofola, l'importante è che paghi

Idem se arriva qualcuno al ristorante giapponese ed è allergico alla soia, o chi si improvvisa vegano all'ultimo, il sabato sera alle 21 dopo aver prenotato in 6 con una settimana in anticipo: mi stai sul cazzo, smadonno per 5 minuti buoni ma ti accontento, e magari mi impegno anche di più del solito, perchè mi paghi lo stipendio.

Per le allergie "inventate" (qualcuno magicamente allergico all'aglio perchè
non vuole l'alito puzzolente) invece si sta meno attenti, spiego meglio: se il cliente muore perchè è allergico alle carote ed è finito un pezzo di carota nel piatto credo si risolva con un "condoglianze" anche se è praticamente impossibile succeda.
Se finisce in ospedale per contaminazione di uno dei 14 allergeni dell'HACCP

Spoiler

1 Glutine cereali, grano, segale, orzo, avena, farro, kamut, inclusi ibridati) derivati
2 Crostacei e derivati sia quelli marini che d'acqua dolce: gamberi, scampi, aragoste, granchi, paguri e simili
3 Uova e derivati tutti i prodotti composti con uova, anche in parte minima. Tra le più comuni: maionese, frittata, emulsionanti, pasta all'uovo, biscotti e torte anche salate, gelati e creme e così via
4 Pesce e derivati inclusi i derivati, cioè tutti quei prodotti alimetari che si compongono di pesce, anche se in piccole percentuali
5 Arachidi e derivati snack confezionati, creme e condimenti in cui vi sia anche in piccole dosi
6 Soia e derivati latte, tofu, spaghetti, etc.
7 Latte e derivati yogurt, biscotti e torte, gelato e creme varie. Ogni prodotto in cui viene usato il latte
8 Frutta a guscio e derivati tutti i prodotti che includono: mandorle, nocciole, noci comuni, noci di acagiù, noci pecan e del Brasile e Queensland, pistacchi
9 Sedano e derivati presente in pezzi ma pure all'interno di preparati per zuppe, salse e concentrati vegetali
10 Senape e derivati si può trovare nelle salse e nei condimenti, specie nella mostarda
11 Semi di sesamo e derivati oltre ai semi interi usati per il pane, possiamo trovare tracce in alcuni tipi di farine
12 Anidride solforosa e solfiti in concentrazioni superiori a 10 mg/kg o 10 mg/l espressi come SO2 usati come conservanti, possiamo trovarli in: conserve di prodotti ittici, in cibi sott’aceto, sott’olio e in salamoia, nelle marmellate, nell’aceto, nei funghi secchi e nelle bibite analcoliche e succhi di frutta
13 Lupino e derivati presente ormai in molti cibi vegan, sottoforma di arrosti, salamini, farine e similari che hanno come base questo legume, ricco di proteine
14 Molluschi e derivati canestrello, cannolicchio, capasanta, cuore, dattero di mare, fasolaro, garagolo, lumachino, cozza, murice, ostrica, patella, tartufo di mare, tellina e vongola etc.




Mi sembra si vada nel penale direttamente, il ristorante chiude, e rischia il ciaone permanente

Una volta per sbaglio ho servito una salsa con una parte di sesamo a un allergico al sesamo, non me ne sono reso conto in tempo e sono sbiancato...

Il tipo manco se ne è accorto nonstante la salsa sapesse davvero tanto di sesamo...



Per la questione bambini io a 8 anni già mangiavo come si doveva e i genitori dovrebbero insegnare un po' di "cultura" fin da subito invece del "pasta al pomodoro e cotoletta". Però i bambini non ne hanno colpa quindi: pasta e carne più cotta, niente piccante, fare uscire i piatti sempre prima, ecc.
Quanto odi la gente capricciosa che va al ristorante, o nella vita privata?

NO QUESTO NON LO MANGIO\ QUESTO LO MANGIO SOLO PASSATO
Provo a rispondere nel quote in un altro carattere/colore per comodità

Senza fare necessariamente nomi, c’è uno chef per cui hai lavorato che era particolarmente fuori e se sì, perché?

Ho fatto un servizio io e lo chef per la sera da soli: lo chef arrivato dopo un'ora completamente ubriaco, la sera stessa pare abbia poi messo le mani al collo alla madre perchè lei si era arrabbiata, dopo quel giorno stavo per andarmene, ma comunque è sempre stata una persona stracalma e gentile nei miei confronti (sarà che ero stagista aggratis)


Esistono luoghi comuni fra voi chef? Nel senso, cose a voi palesi che magari noi spignattatori della domenica ignoriamo? Sia a livello di ricette che di ambiente culinario.


Quello di pippare coca sicuramente, chi non pippa di coca si distrugge di canne; ho saputo di un sous chef che si è trovato ad andare a vendere e
trovarsi davanti ad aprire la porta uno della sua brigata; è anche vero che c'è gente normalissima (come me )che piuttosto cambia posto se si sente morire dentro

Tutti gli chef (e quelli sotto di lui) bevono, TANTO, sempre

Riferito più strettamente alla tua domanda sullo spignattare: non è vero che se nei bianchi ci cade un goccio di rosso non montano bene, così come il pizzico di sale non serve a niente a montare.

Ci si taglia di più con un coltello non affilato.

La pasta si sa quando è pronta anche senza assaggiarla





Cosa pensi di Masterchef? E in generale, i cuochi che si danno alla tv come sono considerati intra vobis?


Se mai mi capitasse l'occasione mi fionderei nell'ambito.
Masterchef nasconde la cosa più importante: la postazione di lavoro. Sono tutti bravi a cucinare se ti alleni con dei superchef, un conto è poi farlo tenendo tutto in ordine.

Fare il cuoco è diverso da fare lo chef, l'imprenditore, l'executive, poi c'è anche fare lo chef in televisione. L'immagine di Cracco è stata creata grazie alla moglie, ma vederlo prendere in giro gli "attori" concorrenti non cancella l'immensa esperienza. Non si va in televisione senza un passato come il suo o degli altri giudici.

Barbieri ha avuto un totale di 7 stelle, penso che possa bellamente godersi la vita facendo il figo in tv.

Canavacciuolo anche lui si merita di rilassarsi un po' e farsi un po' di soldi.

Tutti gli chef importanti che vedete in televisione hanno sacrificato minimo 20 anni della loro vita. Poi gli si vuole fare la morale se sponsorizzano le patatine San Carlo o i panini di McDonalds?


Top chef, almeno la stagione 1, a mio parere vale molto di più dei vari masterchef, conosco anche il vincitore, Matteo Fronduti, che mi ha raccontanto che li davvero si spaccano durante le prove. Rimane il fatto che a top chef sono tutti cuochi professionisti e non amatori.

L'unico di cui ho sentito parlare male è "Chef" Rubio, disdegnato (perchè è un babbo) da parte degli chef dell'Alma che gli facevano lezione per non aver capito niente di quello che gli avevano insegnato.



Se si versa del sale, cosa fai?


Passo un panno in fretta perchè rompe il cazzo
Una volta l'ho pure buttato a terra di proposito perchè c'era olio di frittura ovunque e dovevo pulire in qualche modo


Mangi tutto o ci sono cose che non sopporti e se si influenzano il tuo lavoro?


Non mangio i kiwi perchè sono allergico, non mi piaciono i molluschi crudi come vongole o ostriche, mi fa schifo la consistenza gommosa tipo trippa, nervetti, lumache

Ma mi limito a non ordinare queste cose se vado fuori a mangiare, assaggio sempre e comunque tutto, per esempio faccio l'olandese (tuorlo aceto e burro) alle 7.30 di mattina appena sveglio e l'assaggio sempre a stomaco vuoto

Se non sono sicuro che una cosa sia ancora buona perchè non si capisce dall'odore, l'assaggio anche se potrebbe fare schifo al cazzo


Come va la schiena?


Ho imparato a sollevare i pesi bene a furia di farmi male ma soprattutto ho imparato a fregarmene della velocità con cui sono da spostare i pesi perchè si è in merda, faccio aspettare il cliente piuttosto, ma l'ernia a 20 anni no grazie.

Stare in piedi ti alleni velocemente, la stanchezza delle 12 ore di fila era gran parte mentale.



Ci sono “fazioni” nell’ambiente culinario? Chessó pasticceri vs chef.


Sala vs cucina, sempre, ovunque, non c'è verso, almeno nei posti dove ho lavorato.

Secondo molti i pasticceri sono gay senza le palle di fare i cuochi (chiaramente in modo ironico, forse), alcuni miei chef di Alma hanno fatto anni e anni di esperienza da cuoco per poi passare in pasticceria: ci tenevano a ricordarlo più e più volte al giorno che comunque erano cuochi prima di tutto


Ma il topinambur come caspio lo utilizzo? Ha senso o faccio prima a comprare delle patate decenti?


Puoi farlo al forno come le patate, oppure una crema (magari non solo topinambur che è deciso come sapore). Puoi fare dei flan, chips fritte, gnocchi con parte patate parte topinambur.


Qual è l’errore piu comune che secondo te fa un cuoco casalingo?

Prendo spunto pensando a come cucina mia madre (che comunque cucina meglio di gran parte delle madri dei miei compagni di classe quando andavo a scuola da piccolo )

Non mantecare la pasta, conservare l'olio male, friggere alla temperatura sbagliata, salare la carne da cotta e non da cruda.
Sottovalutare la conservazione dei prodotti in frigorifero.
Usare il forno statico sempre.
Non pesare, soprattutto il pesce, per cotture al forno e poi sbagliarle. Per esempio, branzino 180 gradi, 30 minuti per ogni kg di peso o cose simili.

Seguire le ricette alla lettera e magari adattarle nel modo sbagliato, esempio: se vuoi mettere del cacao al posto della farina ad va tolta molta più farina rispetto al cacao da mettere oppure aumentare nei liquidi perchè il cacao assorbe a manetta.

Oppure impastare/montare 10 min da ricetta e stop, senza controllare se effettivamente l'impasto/massa montata sia corretta.



Troppo, motivo principale per cui non lavorerò mai in sala a diretto contatto con i clienti.

Soprattutto i poveracci da tripadvisor mi fanno imbestialire, e ancora di più quelli che con la poker face ti dicono "tutto bene" al ristorante e poi ti fanno la recensione ammerda perchè han mangiato cose della madonna, bevuto cose che non trovano a Milano se non lì, e hanno speso più di 50 € rimanendo dentro i bastioni di Milano



Le uniche volte che ho "litigato" con la mia ex è stato per questioni relative al cibo (no non ci siamo lasciati perchè voleva cuocere una tartare)
,


Il mio era un esempio estremizzato completamente a caso sulla falsa riga dei piatto di Cracco in stile "Spaghetti con salsa di tè verde matcha, wasabi e bottarga"
Che finchè sono piatti di concetto e sperimentazione del buon Carlo va bene.


Mi riferivo anche a un semplice sushi fushion con salmone e avocado che costa un pacco di soldi perchè gli avocadi arrivano con l'aereo.
Non condivido questo utilizzo, se esagerato, di materie prime comuni o estreme che arrivano da così lontano che non fanno altro che aumentare i costi di un piatto senza portare sempre automaticamente una aggiunta che motivi veramente la spesa


Avete notato un impennarsi di "critici" culinari dopo l'esplosione del social-built-expertise ?

Di fronte al "critico" che giudica senza cognizione di causa, come vi comportate?