[LAVORO] Arti Grafiche

beh sì chiamiamole con il nome che le spetta...

...la mia azienda lavora a 360° sulla personalizzazione, nasce con l'abbigliamento da lavoro e il promozionale, tuttavia abbiamo la possibilità di dare al cliente qualsiasi cosa su cui è riproducibile il proprio logo dato che i macchinari in nostro possesso permettono di soddisfare quantità minime quanto enormi.

Nel mio settore molti sono specialisti e trattano un settore, noi li trattiamo tutti o quasi oltre ad avere la completa lavorazione interna cioè senza mai mandare fuori o conto terzi nessuno stadio della produzione.

Quindi per riassumere brevemente termini come: grafica vettoriale, abbigliamento tecnico, da lavoro o promozionale, oggettistica, stampa digitale, serigrafia, sublimazione, plotter da stampa e taglio, presse pneumatiche, cartellonistica, stampa diretta su tessuto, ecc...fanno parte del mio pane quotidiano.

Apro perchè spesso vi sarete imbattuti in questo settore e magari qualche dubbio o curiosità vi sarà emerso, soprattutto quando molti lo considerano user friendly mentre in realtà molte procedure sono tutt'oggi giustamente celate da un velo d'omerta in quanto se il progresso ci ha dato molti macchinari sempre più efficienti molte cose si fanno ancora con tanta artigianalità.
Da tanti anni che ho a che fare con arti grafiche, eliografiche e varie nomenclature, non sono mai riuscito a carpire il vostro segreto: come accidenti fate ad offrire un output così vasto e ricco ad una clientela dalle esigenze estremamente variegate.
Dal cartellone stradale, al menù della trattoria, alla tesi di laurea, alla stampa del poster, avete un prodotto per tutte le tasche e tutte le richieste.
molto interessante.
Magari chiedo una costroneria, ma potete pure stampare e rilegare libri?
Vi è mai capitato che vi chiedessero di produrre speciali copertine per un libro?


beh dipende da molte cose: si parte dal presupposto che se io ho il tuo logo nei giusti formati posso replicarlo quasi su tutti i macchinari, prendiamo appunto il formato vettoriale che da solo ha un'infinità d'applicazioni dirette, bene partendo da quello oltre ad avere la libertà di modificarlo in ogni sua sfaccettatura posso realizzarti la maglietta, l'adesivo, il cartellone, il poster ecc...in poco tempo e visto che ho già il file tutto va direttamente in produzione in pochi click, naturalmente è necessario avere le giuste macchine, seppur alcune sono dotate di multifunzionalità. Ci sono addirittura programmi che trasformano un vettoriale in un impianto per ricamo, noi per esempio continuiamo a farlo manualmente, sono anche scelte.

Per esempio c'è chi stampa il biglietto da visita con una xerox chi con un plotter chi con una Hidelberg (chi ne fa 200k )...insomma cerchiamo di adattare le macchine alle nostre esigenze ma spesso non è possibile farlo ecco perchè si parte dalla stampante laser per arrivare alla Lamborghini dell'offset, perchè nell'azienda piccola per contenere i costi si terrà un piccolo macchinario superversatile mentre man mano che si cresce si aggiungerà potenza, velocità ed effetti, talvolta inserendo upgrade su quello che si ha altre volte aumentando il parco macchine, tuttavia ci sono diverse lavorazioni che richiedono un macchinario particolare spesso anche semplice e non costoso ma tutto dipende dalla richiesta e quindi dalla clientela che hai, ovviamente capisci che prima di comprare un determinato arnese elettronico ci pensiamo tanto sia per il suo ammortamento sia per la reale utilità, non è la prima volta che compro qualcosa che non utilizzerò

Aggiungo che negli ultimi 10 anni la tecnologia ha aiutato il settore, nel senso che i consumabili in alcuni campi hanno bassissimo impatto quindi il prezzo finale è basato sul lavoro, un mio cliente è passato dalla flexografia al digitale per l'etichette del vino, certo il risultato finale non è lo stesso ma la fattura è 1/8 a parità di quantitativo; seppur ci odiamo immensamente spesso ci passiamo il lavoro fra specialisti e poi lo vendiamo come nostro con prezzi di favore, questo ha anche portato alla guerra dei prezzi tant'è che ogni 2 mesi faccio un giro su subito per vedere chi ha chiuso, internet non è poi questa gran panacea visto che i prezzi stracciati spesso conducono ad un prodotto povero, ma se è quello che si cerca , non è un caso che molti siti famosi di bigliettini da visita utilizzzino carta con grammatura inferiore ai 300gr che per quanto mi riguarda non è buona neanche per i filtri.


No non lo facciamo, è un ramo particolare della tipografia che conosco ma non pratico, chi svolge questo lavoro spesso stampa e rilega il manoscritto e la copertina se speciale viene fatta da altri e incollata fine lavorazione, per speciale intendo quando si utilizzano materiali e personalizzazioni che non riguardano direttamente la carta, teoricamente potrei acquistare la copertina da un produttore e stamparla con diverse tecniche tipo quando mi richiedono le agende, oppure quando si tratta di tirature molto piccole impreziosendo l'oggetto con stampe laminate da apporre a caldo o imprimendo e quindi creando l'incavo delle lettere e il suo contrario cioè lo spessore; se si rimane sulla carta invece verra semplicemente cambiata la qualità, il peso e le relative caratteristiche tecniche in base alla lavorazione scelta, ovvio che non tutti i materiali possono essere lavorati nello stesso modo quindi ogni supporto apre a diverse possibilità.
pensavo giusto di fare una maglietta da vendere sul mio blog ma non ho la minima idea di come muovermi. Vorrei sapere, quale tipo di stampa su tessuto è meglio di altri? Per esempio, mi hanno regalato una maglietta con una stampa personalizzata l'anno scorso, dopo qualche lavaggio tutta la grafica si è quasi sbriciolata. Come mai? Quali sono le conoscenze di base che devo avere per creare/ordinare una maglietta su servizi specializzati online? Qual è il prezzo giusto che si paga? Ho visto che variano da sito a sito, cioè va bene pagare il servizio, ma immagino che 20 euro per una stampa su t-shirt sia un furto a tutti gli effetti perché ne bastano 1,80 per crearla?


Le domande potrebbero avere una risposta di proporzioni bibliche, quindi cerchiamo di chiudere il cerchio dato che è il settore che preferisco e conosco meglio: prima di tutto dobbiamo analizzare il logo, è una scritta? è un disegno fatto a mano? è monocromatica?.....voglio dire fammi anche un esempio di qualcosa di simile che vedi in commercio tanto per capire.
pensavo ad una scritta ... su una manica
mi piace per esempio un concetto così, una scritta semplice (anche senza logo grafico



Spoiler









mi sembra una cosa complicata, nella mia ignoranza ... anche perché i due o tre siti che ho visto non so perché ma non ti permettono di scegliere il punto esatto di un indumento dove appiccicare quello che vuoi


ps - so che questa scritta è cucita nel tessuto, ma è il concetto esatto di quello che vorrei, però stampato in qualche modo
Toh, un mio cliente tipo a cui posso fare domande liberamente, questa qui mi rode da parecchio ormai

Lavoro in cartiera. Ho la fortuna di essere affiancato nell'assistenza clienti da un ex stampatore con più di 20 anni di esperienza, e nipote d'arte di un premio Gutemberg.
negli anni, uscendo con lui da clienti con problemi, ho notato un trend abbastanza preoccupante, ti chiederei un'opinione, oppure una smentita se la mia impressione è sbagliata:

ritieni che l'esplosione di automazione e digitalizzazione dei processi di stampa stia causando un calo delle competenze degli operatori? oppure ritieni che le nuove tecnologie permettono di assumere gente meno specializzata, il che crea problemi di competenze successivamente? oppure mi sto sbagliando?

laaaate EDIT: non vorrei essere frainteso, c'è un sacco di gente competente in giro, è che mi sembra si stia perdendo un patrimonio importante del lavoro di stampa con l'avvento del digitale... ho pure il suocero con una piccolissima tipografia, ma lì di digitale c'è poco


Quello è ricamo diretto, la personalizzazione che da sicuramente maggior valore al capo, anche la più costosa



I siti spesso passano il lavoro ad un disegnatore di ricamo professionale che invia il programma all'operatore che inserisce nella macchina il programma e preme start, spesso quindi l'operatore non è specializzato e per non compromettere il lavoro finale tendono a inserire misure e posizioni standard anche per evitare eventuali reclami, tuttavia sì il ricamo è una delle soluzioni più complicate ma che da soddisfazioni immense, oltre a poterlo proporre quasi su qualsiasi cosa, ha grande durata anche su abbigliamento sottoposto ha grande stress.



Ad oggi non è possibile produrre un ricamo non ricamato direttamente, ci sono solo 2 alternative: ricamare su una base per applicazione e quindi successivamente apporre sul capo chiaramente qui entrano in gioco laser e colle speciali quindi per meno di 3-400 pezzi nessuno muove un dito (salvo sei Gucci e per un campione paghi 1k€), oppure ti affidi a una vasta gamma di termoadesivi da taglio detti "spessi" e chiamati fashion, glitter, flock, ecc...che non riproducono certamente il ricamo ma senza dubbio danno spessore con effetti di ogni genere....ah ci sarebbe anche il ricamo stampato praticamente si prende il disegno macchina e lo si stampa come risultato vedi i fili ma zero spessore oppure tramite photoshop crei la giusta bombatura e stampi in digitale seppur piatta ha un certo effetto vedi esempio che segue:



Per i prezzi magari ne parlo in seguito perchè è una giungla senza fine, capita a fagiolo da Giovedì c'è il VISCOM a Milano io ho l'invito e quindi non ho idea di quanto possiate pagare ma è molto interessante anche se dovrebbe essere aperta solo per noi operatori, se siete bravi tornate a casa con un vagone di gaget inutili ma se vi lavorate gli operatori anche mousepad personalizzati, la maglietta dei Manowar, il vostro nome fresato nel legno, 200 adesivi stacca attacca....


No assolutamente ti sbagli, sta causando una catastrofe......penso che nel giro di 2 lustri non avremo più nessuno con un bagaglio culturale (tecnico/teorico) decente, non è tanto per soddisfare l'esigenze della clientela è proprio la mancanza di conoscenza dei processi del come e del perchè, dei materiali e delle tecniche.

Credo che salvo aziende particolarmente grandi nel piccolo ci sia già una carenza notevole nonostante nello specifico caso della tipografia spesso si assista al passaggio di padre in figlio, collaboro con un piccolo tipografo, sinceramente molto bravo ma il figlio che ormai dirige sta digitalizzando l'azienda, lui sta seduto al pc e le macchine devono eseguire gli ordini, quindi l'operatore solo se necessario è al limite un controllore, quando si ferma qualcosa si chiama il tecnico e poi si riparte.

All'ultima dimostrazione che ho assistito c'era una stampante, chiamiamola così, lunga un container, è un'assemblata quindi ogni blocco era una stazione, non ricordo quante funzioni poteva avere fatto sta che un grafico fa partire il lavoro e questa produce qualsiasi cosa, non stampava a bobina ma a fogli e ogni foglio anche singolarmente poteva avere lavorazioni differenti, morale della favola uscivano anche gli origami da quel treno, senza che tu sapessi il perchè in quanto tutto impostato di default; ad alcuni luccicavano gli occhi effettivamente faceva gola non costando neanche cifre spropositate, in molte aziende elimini operai o ne prendi meno specializzati per pagarli meno e in pochi metri di lavorazione aumenti il magazzino e togli tutto il vecchio, non so se mi sono spiegato bene.



Un'EROE! Sì c'è ancora chi ci capisce ma non so quanto può sostenere questa situazione.



Tenetevelo stretto ma soprattutto se capace e competente creategli un laboratorio di prova/ricerca, non si può combattere contro il progresso ma alcune cose non devono essere solo un ricordo del passato, potrebbe scrivere un libro, riempire i palasport con Roberto Re, organizzare corsi aggiornamento/approfondimento...vabbè, io non ho la più pallida idea dove saremo tra 10 anni, ma le sensazioni sono due: l'aumento dell'incompetenza media e l'abbandono del pre digitale.

Preciso che non sono un PRO della tipografia, mi sento quasi un profano.
Grazie per le risposte

ottimo, la situazione è più critica di quanto pensassi



mi piacerebbe, tra un paio d'anni va in pensione aggiungi qualche anno di consulenze e
Confermo anche dal mio lato rivenditore.
Notiamo sempre meno artigianato e sempre più impository (si diceva così? ) demandata ai vari RIP e software.


Ho amici e vecchi clienti che le macchine da produzione e arte grafica se le smontano e se le ripuliscono quasi interamente da soli. Guai a toccargliele a meno che non ci sia da cambiare i tamburi o i fissaggi, hanno tutti i loro settaggi paramentri ed automatismi assodati negli anni che per loro sono più preziosi della Sindone.

I clienti più "giovani" invece, tendono ad aprire il ticket anche per un semplice inceppamento carta.
Secondo me state esagerando. Non è che una volta erano tutti artigiani professionisti e ora sono tutti fessi eh.. Già l'autore del thread, con una certa passione, elenca le numerose tipologie di prodotti necessari a farsi la pagnotta a fine mese, ma quando mai si trovavano attività artigiane una volta così poliedriche?
Capisco che le nuove tecnologie tendono a semplificare il lavoro, ma il professionista è riconoscibile oggi come ieri nell'ambiente. Inutile confrontare un anziano professionista premiato con un giovane privo di iniziativa.
A parte il fatto che 40 anni fa il lavoro variava nel tempo molto più lentamente e che oggi molte persone appartenenti a quel periodo sono veramente refrattarie nell'accettare un qualsiasi cambiamento al loro modo di lavorare, mentre oggi sperimentare, provare e reinventarsi fa parte della quotidianità.
Ok, il lavoro di una volta era affascinante, ma oggi è più complicato senza se e senza ma. La tecnologia ha spostato l'ago della bilancia della qualità accettabile molto più in alto rendendo le richieste più esigenti con buona pace di tutte le semplificazioni introdotte.
Inoltre alcune volte la tecnologia e la passione delle nuove generazioni rilanciano vecchie glorie, ad esempio le heidelberg a stella o windmill, come sta accadendo con il letterpress o nella serigrafia in generale dove l'artigianato è ancora molto preponderante.
Non hai tutti i torti, c'è da dire che oggi devi essere ugualmente artigiano professionista competente per sviluppare un prodotto di un certo livello, nel mio caso l'aspetto della poliedricità è stato fortemente voluto per evitare di creare vuoti durante i 12 mesi, spiego: ci sono articoli e lavorazioni che risentono della stagionalità quindi alterni mesi di fuoco a mesi di calma piatta, per esempio servo circa un centinaio di società sportive, il calcio si muove da Luglio a Novembre, il ciclismo da Novembre a Marzo ecc...l'aziendale ha un boom in primavera e in autunno...in inverno ricamo maggiore alla stampa e viceversa in estate...quindi mi sono mosso a piovra per mantenere un flusso di lavoro costante e talvolta mi sento competente in tutto e allo stesso tempo incompetente in tutto, teoricamente uno che fa tutti i giorni solo e soltanto serigrafia dovrebbe essere più preparato di me in materia ma a che livello la fa? Ecco magari su questo punto posso anche spuntarla.

Il discorso delle nuove tecnologie ovviamente comporta l'acquisizione di un know how nuovo e l'abbondano di uno vecchio, è inevitabile, oggi ho degli strumenti che mi aiutano tantissimo rispetto a 10 anni fa e riesco a realizzare delle cose che prima erano impensabili, da romantico provo dispiacere nel perdere quel che ho imparato sul campo ma non posso fare altrimenti, ciò non toglie che anche nell'era digitale bisogna essere abili e avere determinate capacità laddove la macchina ha ridotto il gap con i competitors.


se hai bisogno di stampe semplici ti consiglio di contattare qualcuno che fa stampa serigrafica su maglietta, che credo sia l'opzione più economica e con una gran bella resa.

ti posso consigliare:
https://www.facebook.com/thunderbeard.tcb/
https://www.facebook.com/abissoserigrafia
https://www.facebook.com/IstintoHandmadeScreenprinting/
http://serimal.com/


il problema non è lo shifting di competenze, lungi da me criticare il progresso.
il problema è che, per farti un esempio semplice, già solo 5-6 anni fa non trovavo nessuno che mi usava inchiostri vegetali anzichè ossidativi e poi si lamentava dell'asciugamento più lento.
questo non dipende dalla tecnologia che ha "semplificato" il lavoro, è proprio mancata conoscenza dei principi base della stampa.
non puoi lamentarti che la carta impaccata si inceppa se non hai smazzettato i fogli, non puoi lamentarti con l'inchiostraio che l'inchiostro non va bene se hai la bagnatura sbagliata etc etc ho visto gente che su una flexo super-moderna mi allungava l'inchiostro con l'acqua per risparmiare e poi si lamentava che il tratto sbavava...

se sei una tipografia che decide di spostare tutto sulle macchine digitali (xerox, indigo etc), sono d'accordo che non devi sapere nozioni "vecchie" come queste, ma se hai una macchina con tecnologia classica ma di ultima generazione, per quanto il digitale ti semplifichi il lavoro, non puoi tralasciare le nozioni base della stampa. questo purtroppo è quel che sto riscontrando ultimamente, ed è facilitato dalla tecnologia, che il più delle volte permette di dimenticarsi di certi fattori base; il che è un bene, finchè non c'è un problema da risolvere...

è come tralasciare che in italia si guida a destra perchè tanto ho la macchina elettrica... o come non guardare gli specchietti perchè tanto ho i sensori di parcheggio

secondo me ci dovrà essere un ritorno alle basi tra qualche anno, o l'industria della stampa tradizionale andrà a morire. se muore perchè il digitale prende il sopravvento, è il normale progresso che avanza; ma se muore per mancate competenze... beh sarebbe un vero peccato, tutto qua

mi scuso con l'op se ritiene questo un off topic
@Alcor

Perfetto, non potevi spiegarlo meglio, sono appena tornato da Milano, c'erano dei bestioni assurdi credo per pochi portafogli più robetta entry level come sempre, il grande formato è veramente affascinante ma per pochi, poi zero serigrafia ahimè mi sa che siamo sempre meno, pochissima sublimazione che è il settore su cui hanno spinto negli ultimi anni, molto uv e digitale

@Vine

non credo cercasse serigafi visto l'effetto che voleva avere, tra altre cose proprio la serigrafia una delle arti che amo di più e che svolgo da 15 anni t'impone un po di limitazioni sui quantitativi giusto per i costi di partenza

@ThinkInk

riguardo la tua maglietta rovinata immagino fosse stampata in digitale: quando stampo in digitale prima di procedere pretratto il cotone, è una cosa fondamentale perchè permette sia un miglior fissaggio del colore sia una maggior resa dello stesso, se non fai il pretrattamento nel giro di 2-3 lavaggi la grafica perde tono fino a scomparire, tipica usanza dei cinesi che per velocizzare la produzione e risparmiare sui prodotti non la fanno e poi le ritrovi sulle bancarelle o al mercato 10€, spesso sono quelle stampe che loro chiamano "vintage" in relatà è solo perchè per sfornarne di più mandano la macchina tra il 12,5% e il 25% (io non scendo mai sotto 80%) ed infine dopo la stampa devono prendere abbastanza calore da fissarla definitivamente; visto che hai detto "sbriciolata" potrebbe trattarsi di serigrafia, che è la stampa in assoluto più duratura, beh in questo caso significa che non l'hanno fatta polimerizzare il tempo giusto, ad ogni modo tutti gravi errori

@Tutti

Quando comprate un qualsiasi capo stampato se volete mantenerlo a lungo, vi raccomando di lavarlo a rovescio e senza superare i 30°C, è un buon inizio, i capi serigrafati generalmente al tatto sono più ruvidi e spessi e garantiscono anche qualche errore senza rovinarsi eccessivamente, quando al tatto la stampa e quasi inconsistente e sembra inserita nelle trame del cotone sicuramente vi trovate davanti ad una stampa in digitale e sono quelle più delicate, tuttavia come ho scritto sopra se hanno eseguito i giusti passaggi state tranquilli altrimenti avrei chiuso bottega da un pezzo, in ultimo giusto per la vostra salute lavate sempre prima d'indossare
Io lavoro in una tipografia che fa stampa tradizionale offset e stampa uv offset formato 70x100, poi abbiamo una ricca scelta di finiture che facciamo in casa (piega, punto metallico, fustellatura, plastificazione) e la parte di cui mi occupo io che è stampa digitale piccolo formato (igen, varioprint b/n) e grande formato (stampa piana swissqprint nyala led, roll to roll abbiamo 3 plotter e taglio kongsberg c44)
bella la nyala led, per curiosità c'è qualche articolo particolarmente richiesto che elaborate con questa?