[QUOTE=Iroel;16383222]Un po’ di ricerca la fa. Ma considera che la voce narrativa e la psicologia è totalmente contemporanea.[/QUOTE]
È anche molto parziale dal punto di vista storico, trovo assurdo che parlando di prima guerra mondiale tratti in maniera assolutamente secondaria dell’Italia.
Difetto che si è ripresentato, da quanto ho capito, anche per quanto riguarda l’ultimo uscito.
Concordo poi sul quanto dici riguardo psicologia e voce narrative, è una cosa che non ho mai gradito particolarmente nel leggere i suoi libri.
Inoltre non riesco mai ad affezionarmi ai suoi personaggi, mi è anche difficile provare anche solo un minimo accenno di empatia.
L’unico che ho trovato un po’ interessante era la spia tedesca, ne “La cruna dell’ago”, prima che si rincoglionisca a partire dalla seconda metà del libro.
Comunque per me hai già riassunto bene nei post sopra, quando hai parlato di “blockbusterone hollywodiano”.
[QUOTE=e1ke;16382400]…e che problema c’è?
A Follet piace fin troppo prendere un personaggio, maltrattarlo e ficcarlo nella merda, tirarlo fuori dalla merda, ripulirlo un po’, rificcarlo nella merda, fargli trovare il lato positivo della merda per poi ritirarlo fuori e ripulirlo.
Dopo un po’ stufa.
[/QUOTE]
ma davvero un po’ non ti sei affezzionato al ragazzino capelli rossi dei pilastri della terra?(manco mi ricordo il nome )
[QUOTE=-VEGETH-;16383604]*
ma davvero un po’ non ti sei affezzionato al ragazzino capelli rossi dei pilastri della terra?(manco mi ricordo il nome )[/QUOTE]
Prima di scrivere mi sono fermato a ripensare ai personaggi e l’unico che mi è venuto in mente è stato quello, ma mi ricordavo solo il particolare dei capelli rossi.
Fine, non ricordo assolutamente nient’altro, quindi direi proprio di no, non mi sono affezionato
E la tizia, che e` riccioluta e nera, che ken follett passa tutto il tempo a descriverci quanto c'abbia folti e lunghi i peli della fica.
[QUOTE=-VEGETH-;16386153]aspe in realta’ il fratello era portato per la guerra ma non ricordo che fosse un energumeno(piu’ dal lato strategico per intenderci)[/QUOTE]
C’è la scena in cui è in prima fila, una delle sue prime battaglie, e gli altri lo pigliano per il culo e lui poi fa un macellio. Tipo le sue braccia vengono descritte come un turbinare. Inoltre spesso follett parla di come tutte gli andassero dietro perché “sta bene a cavallo” cioè perché è grosso.
mi e' riaffiorato alla mente solo la battaglia in cui nonstante perda, porti a fare il macello la sua parte di fanteria manovrandola in maniera sublime
L'ho letto di recente, ed e' l'unica cosa che ho letto di Follett. Un po' ha ragione Iroel, un po' no. Sicuramente Follett e' uno scrittore professionista, nel senso piu' meretricio del termine, ma ci sono degli aspetti interessanti in Pillars. Innanzitutto c'e' della ricerca storica, specialmente per quanto riguarda la parte archittetturale. La descrizione delle tecniche di costruzione della cattedrale, e l'evoluzione dello stile architettonico ecclesiastico e' molto interessante e fatta bene. In piu' e' molto accurato dal punto di vista economico-sociale, descrive in modo interessante la distribuzione del potere in epoca tardo-medioevale e la struttura economica di sistemi sociali come il monastero o le citta'.
I personaggi sono stereotipati ma rendono bene lo stereotipo inteso. E quindi ti ritrovi il buono ed il cattivo, il povero intelligente ed il ricco stupido, amore, odio, gelosia, invidia e quant'altro, niente di innovativo ma dipinto a tinte forti ed accattivanti. E per questo motivo, e' un libro che ti prende per forza. E' un Martin scritto un po' meglio e con un background storico (politico, sociale e tecnico, non psicologico) piu' profondo. Anzi, mentre lo leggevo mi sono trovato a pensare che la roba di Martin fosse una scopiazzatura di Pillars (c'e' anche il famoso "Winter is coming").
Secondo me, se ti piace la fiction storica con un pizzico di Harmony, e' un romanzo valido.
[QUOTE=e1ke;16383335]È anche molto parziale dal punto di vista storico, trovo assurdo che parlando di prima guerra mondiale tratti in maniera assolutamente secondaria dell’Italia.[/QUOTE]
Non so bene a cosa stai facendo riferimento, ma in linea generale il fronte Italiano e’ stato secondario nel contesto della prima guerra mondiale, anzi terziario. Ovviamente non dal nostro punto di vista, visto che dal fascismo in poi e’ diventato il fondamento del concetto di patria.
[QUOTE=FaTo*;16381355]
In libreria ho visto che e’ uscito recentemente Winter of the World che e’ il secondo libro della trilogia century. Il libro in se mi ispira parecchio anche perche’ sono un grande appassionato della seconda guerra mondiale ma ovviamente pensavo di partire dalla Caduta dei Giganti in modo da seguire bene tutta la storia.
Secondo voi va bene come primo libro di Follett? Si, lo so che molti mi consiglieranno di cominciare con i pilastri della terra ma volevo partire con qualcosa di più “recente”.[/QUOTE]
L’ho preso gratis in ebook dato che avevo un codice gratis col Kobo.
Poi però ho dovuto cercare pure La Caduta dei Giganti…
Prima o poi li leggerò
[QUOTE=Farrentina Alò;16395756]Non so bene a cosa stai facendo riferimento, ma in linea generale il fronte Italiano e’ stato secondario nel contesto della prima guerra mondiale, anzi terziario. Ovviamente non dal nostro punto di vista, visto che dal fascismo in poi e’ diventato il fondamento del concetto di patria.[/QUOTE]
Un conto è considerarlo secondario ed un conto è ignorarlo completamente come ha fatto.
Non è questione di partigianeria, ma semplicemente Follet ha sorvolato completamente la questione e di sicuro è un fronte del quale, Germania ed Austria-Ungheria, avrebbero fatto volentieri a meno.
Le uniche parti che mi sono piaciute:
Spoiler
William che spia il castello di quello che vuole fare la rivolta e lo conquista - Lei che si rifà dopo essere caduta in disgrazia - il prete che risolleva l'abbazia.
Spoiler
il ragazzo dai capelli rossi si deve far frate perché non è bello che lui si possa mettere con la principessa stuprata! Sia mai che mi levo 400 pagine di come lui poi riesce a bangarsela.
Poi avevo letto di Umberto Eco che criticava negativamente Ken Follet e questo ci rosicava sopra.
http://iannozzigiuseppe.wordpress.com/2010/09/25/umberto-eco-follett-sciatterie-nanesche/
