Prefazione:
Per anni e anni (intendo per almeno una decina) Addio é stata veramente una forma di incoraggiamento,quando mi sentivo giù leggevo qualche post e realmente mi rendevo conto che i problemi della vita sono ben altri,dandomi forza e capendo che c'è sempre chi se la passa peggio (non in forma irrispettosa,assolutamente,ma veramente capendo che in 30 anni quelli che io pensavo fossero problemi erano cazzate che andavano somatizzate andando avanti e tenendo duro,perché la vita alcune volte può metterti di fronte a prove dove veramente devi avere due spalle grosse come il "ponte sullo stretto")
SUCCO:
Sono stato fidanzato per 5 anni con una ragazza,sincero pensavo potesse essere la donna della mia vita,dopo quasi 25 anni senza una relazione seria,ma solo con scopate varie ed eventuali è stata l'unica a farmi perdere la testa,tutto bellissimo,nulla da rimpiangere,innamorarsi é la cosa più bella che possa accadere,ho sempre pensato che nel relazionarsi si possa sempre e solo guadagnare,anche nelle brutte esperienze.
Dopo 5 anni di relazione decidiamo di emigrare in Inghilterra,classico piano conserviamo soldi,ci sposiamo e mettiamo su famiglia.
Dopo un mese tronchiamo,cosí da un giorno all'altro,ognuno sulla sua strada.
Ci sta,meglio ora che troppo tardi.
Mi rifaccio una vita,comitiva inglese,una italiana,e a lavoro va liscio come l'olio.
Il problema è il senso di vuoto.
Non tanto per lei,ma per la realtà che mi circonda.
Possibile che sia tutto lavorare fino al fine settimana,ubriacarsi,drogarsi,scopare,punto e accapo?
Si,ok,divertente,ma dopo un anno e passa,sono annoiato,lo faccio per "inerzia",e ho 30 anni.
Possibile che sia condannato a questo circolo vizioso fin quando il cazzo/fegato mi funziona ?
É questo il senso della società moderna?
Perché leggo Pasolini nella mia stanza e poi ballo "Despacito" in compagnia ?
Per dire se dovessi riassumere il tutto citerei i queen con "I don't wanna die,I sometimes wish I'd never been born at all."
Boh nulla,mi andava di scrivere,se avete avuto situazioni simili da cui ne siete usciti siete il benvenuto.
Grazie
Gia, la vita é un palo in culo. Benvenuto nel club
La pagina inglese di wikipedia su Pasolini è più corta di quella su Despacito, quindi è più importante Despacito
A parte questo, avere un senso di missione in quello che fai nella vita aiuta a contrastare il senso di vuoto. E sì, anche avere una relazione stabile ed emotivamente appagante aiuta (o l'avere figli, ma Dio ti scansi dall'avere figli ); alla fine vale la pena di avere una relazione stabile anche solo per questo, se si è insoddisfatti altrimenti
Non so, personalmente penso che la vita migliore sia quella all'insegna del "futti e futtatinda". Però, se non ci riesci, allora ti serve un senso di missione Che lavoro fai?
un mio amico a Londra è circa nella stessa situazione
secondo me le grandi città accentuano tantissimo queste sensazioni
diciamo che nella nostra realtà italiana fatta in buona parte di piccoli paesi e più facile illudersi di aver trovato il "tuo posto"
le città sono per "avventurieri" non per chi vuole il confort di illudersi nel dare un senso alla propria vita (che di senso non ne ha cit. )
secondo me le grandi città accentuano tantissimo queste sensazioni
diciamo che nella nostra realtà italiana fatta in buona parte di piccoli paesi e più facile illudersi di aver trovato il "tuo posto"
le città sono per "avventurieri" non per chi vuole il confort di illudersi nel dare un senso alla propria vita (che di senso non ne ha cit. )
E' vero quello che dice feror, sicuramente le grandi città acuiscono la solitudine perché è un raggrupparsi di individui che usano il loro poco tempo libero per sfogarsi nel modo più a portata di mano che c'è.
Ti direi che secondo me devi un attimo concentrarti su te stesso e costruirti un percorso teso a conoscere meglio te stesso e arrivare a degli obbiettivi che fino ad ora hai magari mancato perché non ci hai dedicato tempo.
Intendo dire che magari potresti cominciare a valutare un modo diverso di vivere il tuo tempo, crearti situazioni che vorresti vivere, o per metterti alla prova o per gratificarti meglio di come tu faccia ora. Il punto focale sei tu più che il mondo che ti circonda. Se tu capisci che il vuoto non è al 100% una mancanza legata alla relazione finita o al desiderio di avere una famiglia, cosa per cui devi investire tempo ed emozioni e questo necessita di piani a lungo termine... se capisci che il vuoto è un riflesso del tipo di società in cui ti muovi, allora secondo me puoi cambiare tranquillamente le cose. Non cambiando la società ovvio, ma cambiando il tuo modo di rapportarti con essa e cioè sbattendoti un po' di più per arrivare a quello che ti compenserebbe
Ti direi che secondo me devi un attimo concentrarti su te stesso e costruirti un percorso teso a conoscere meglio te stesso e arrivare a degli obbiettivi che fino ad ora hai magari mancato perché non ci hai dedicato tempo.
Intendo dire che magari potresti cominciare a valutare un modo diverso di vivere il tuo tempo, crearti situazioni che vorresti vivere, o per metterti alla prova o per gratificarti meglio di come tu faccia ora. Il punto focale sei tu più che il mondo che ti circonda. Se tu capisci che il vuoto non è al 100% una mancanza legata alla relazione finita o al desiderio di avere una famiglia, cosa per cui devi investire tempo ed emozioni e questo necessita di piani a lungo termine... se capisci che il vuoto è un riflesso del tipo di società in cui ti muovi, allora secondo me puoi cambiare tranquillamente le cose. Non cambiando la società ovvio, ma cambiando il tuo modo di rapportarti con essa e cioè sbattendoti un po' di più per arrivare a quello che ti compenserebbe
ll problema non è la vita, ma sei tu.
Non è colpa della "società moderna" (che è molto meglio di quella "antica"); non è neppure colpa "della vita", ma è colpa tua. Se a trent'anni non hai imparato a costruirti un modo edificante e soddisfacente di vivere il tuo tempo libero non puoi dare la colpa alla società, alla vita o al karma.
Ti sei rotto di ubriacarti/drogarti/scopare a cazzo? Bravo, perchè è francamente un po' da coglioni, sarai d'accordo.
Ora fai quello che avresti dovuto fare dai tempi del liceo: ti dedichi a uno sport, a un'attività culturale, al volontariato, a portare fuori un cane o altro.
Spiace essere severo, ma leggere di gente che piange la vita a causa della propria personalissima incapacità di viverla mette sempre rabbia, soprattutto perchè c'è gente che per una vita fica come quella che viviamo noi nei paesi più ricchi del sistema solare darebbe un rene. E se la giocherebbe meglio.
Mi permetto: la differenza tra te e chi ti ha preceduto , negli interventi che sto leggendo, è che loro sono aperti e rispettosi dei problemi del TS, mentre tu ce la metti tutta per fare caciara e creare un'atmosfera da vivi bene la tua vita vs vivi la tua vita sbagliando.
Fossi al posto di altarofelice non ti risponderei neppure
No offense intended, naturalmente. Però sarebbe bene rispettare tutti e usare termini magari più neutri rispetto a coglione, scopare, drogarsi, ecc.
E' semplicemente che la differenza di stile nei vostri post andava sottolineata.
Ovviamente quando qualcuno espone problematiche relative al sentirsi poco bene con la propria vita deve sempre spuntare il genio che risolve tutto con "pensa ai bambini di telethon loro vorrebbero la tua vita!!!!", opinione che si commenta da se, veramente insopportabile.
per quanto riguarda altarofelice, senza volerti spaventare (anche perchè non c'e' nulla da temere) io proverei a capire se questo può essere un indice di una lieve depressione.
Mi spiego meglio: io ho una forte depressione da circa una decina di anni, e ho iniziato proprio in questo modo. Questo avvertire la vita come qualcosa che si muove per inerzia è indice del fatto che dentro di te probabilmente hai perso una parte non trascurabile di voglia di metterti in gioco e di affrontare la vita, probabilmente a seguito della fine della relazione.
Al netto di situazioni patologiche gravi la nostra società poi ti mette davanti ad un sacco di "droghe" che possono servire a stordirti e a non pensare molto a questo tipo di mancanza (scopare, uscite varie, ubriacarsi etc).
Per capire se si tratta di questo io andrei da uno psicologo: non è male, ti può aiutare ad analizzare meglio questa tua sensazione che non è assolutamente da sottovalutare, e che non può risolversi con "vai in palestra che fa bene".
p.s. in merito all'opinione di Eroes (prendo te come esempio, nulla di personale sto criticando l'opinione e non la persona) dico ad altarofelice: stai alla larga venti chilometri dalle persone che la pensano così.
Questo tipo di approccio è la cosa peggiore che si possa offrire ad una persona che affronta momenti di questo tipo, in quanto ti colpevolizza senza analizzare nulla di ciò che sono le motivazione ti possono portare a sentirti così: ti abbatte e ti umilia, colpevolizzandoti e spingendoti a chiudere ogni canale di comunicazione e continuare a rispondere "sto bene" a tutti.
Spero per te che tu abbia una compagnia di persone differenti: non aver paura a sviscerare con loro questo tuo sentire, perchè se ti abitui a non parlare e stare zitto andrà sempre peggio.
E a chi risponde ai tuoi dubbi con le foto dei bambini del Botswana che muoiono di fame, vai di dito medio e rivolgiti altrove.
ma non sono mica sicura che la sua possa definirsi una depressione, nel senso che magari è davvero indice di quello che è: voglia di riempirsi la vita con cose che non sono cazzate. La società di cui lui parla è quella con cui si rapporta. La cosa ideale è che lui si dia una mossa in direzioni fino ad ora inesplorate per capire se quello che cerca è a portata di mano, se trova una direzione che lo rende felice, se effettivamente è quello che sta cercando.
Può anche darsi che lui in realtà sia solo triste di non riuscire a condividere il suo stile di vita con qualcuno che ama.
Non so, questo vuoto esisteva anche prima quando aveva la compagna con il tempo libero era impiegato in step da raggiungere / cose da fare insieme / tempo impegnato in cose già prefissate?
Può anche darsi che lui in realtà sia solo triste di non riuscire a condividere il suo stile di vita con qualcuno che ama.
Non so, questo vuoto esisteva anche prima quando aveva la compagna con il tempo libero era impiegato in step da raggiungere / cose da fare insieme / tempo impegnato in cose già prefissate?
Si ovviamente può darsi che non lo sia, ma per come viene raccontata la cosa non mi sento neanche di escluderlo al 100%.
Sicuramente sarebbe si interessante capire se questa sensazione di vuoto veniva avvertita anche nel periodo "normale".
Per quello che mi riguarda già solo il fatto di vivere in UK è un tremendo malus. Mi ha sempre suscitato una tristezza infinita la terra di Albione
a me invece la depressione mi spinge sempre di più verso terre alla 30 giorni di buio, pioggia e muffe
Ciao altarofelice,
Il senso di "Svuoto" deriva da un tipo di vita e di visone di essa che ti allontana da quello che sei tu "in fondo in fondo"
esempio per capirci (didattico non sei tu):
fai un lavoro dovuto alla tua laurea, che è dovuta a quello che voleva tuo padre, ma è quello che volevi anche tu? sicuro? poi magari mentre fai il lavoro "della tua vita" ecco che ti accorgi che tu sei qualcos'altro. Ignori la sensazione, per un po' poi torna più forte, e via così finchè ad certo punto senti uno svuotamento. Ti senti inutile, ma è obbiettivamente come ti stai trattando, come un contenitore di desideri altrui, vuoto di desideri propri. Come altro dovresti sentirti?
Non è la sensazione che devi modificare con un qualsiasi comportamento (droga,sesso,lavoro,hobbies). La sensazione è la bussola che ti indicherà come uscire dalla "paludi della tristezza" nelle quali ti trovi. Per adesso sembra indicarti che "ti svuoti", dovresti smettere di fare cose che ritieni stupide e vedere come gira dopo, (tipo: ballare despacito , sesso, droga, alcool) e riflettere sul senso delle cose che fai, cosa ti muove? cosa ti spinge? perché lo fai?
scava dentro di te e non aver paura delle risposte, e devi avere pazienza le risposte non sono già pronte, altrimenti lo sapresti già...
Quindi o riesci a capire cos'è che non va... e a sistemarlo, oppure come in altre situazioni simili di disagio psicologico, ti consiglio di andare a chiedere aiuto ad un professionista (psico-analisita), se senti che non ce la fai da solo... Ça va sans dire.
Capire a 30 anni che hai impostato la tua vita "male" è un difficile, ma meglio corregere che continuare a sbagliare, no?
Coraggio!
benissimo. ho nemmeno 27 anni e ti comprendo fin troppo bene. buttana miseria.
ovviamente non so cosa consigliarti.
ma ti do un brofist.
ovviamente non so cosa consigliarti.
ma ti do un brofist.
Da quanto ti sei mollato?
Non per farla troppo semplicistica, ma stai probabilmente vivendo uno stile di vita non tuo a cui non riesci a dare un senso.
Invece di subire la vita e le circostanze datti una mossa e creati la tua vita, quella che ti fa sentire vivo e soddisfatto.
Nessuno ti obbliga a fare quello che stai facendo fino ad ora, nessuno ti impone le persone con cui uscire.
Lo so che a parole è facile, ma nessuno ha mai detto che sia facile andare per la tua strada, soprattutto quando hai da sguazzare nella merda.
Ti lascio il mio appartamento libero per una settimana, vediamo se sopravvivi
secondo me non è che "non è suo" , ma "non è più suo", si invecchia, cambiano i gusti e le cose che ti mandavano fuori di testa a 20 anni, a 30 hanno stufato è la vita
io ho iniziato a uscire "seriamente" con gli amici a 25 anni, prima sono stato un vero nerd isolato dal mondo o quasi, per me era tutto una gran figata, le serate al bar, in disco, ecc ecc
per i miei amici, che facevano questa vita da quando avevano 16 anni, ormai tante cose andavano a noia, roba già vista e rivista, fatta e strafatta
quindi poi o sei uno veramente "portato" allo sballo sempre e comunque, o ad un certo punto reindirizzi le tue priorità
la vita è un po' come il senso del gusto, quando hai 20 anni vai matto per l'hamburger, a 30 anni e passa ti vai a cercare i taglio buono di fassona o di fiorentina, se ti capita l'hamburger una volta lo mangi ancora, ma non è la cosa che vai a cercare e dopo 2 morsi penserai "eh un hamburger come tanti"
Differenza di stile di cui sono consapevole e per la quale ho, appunto, scritto "mi dispiace essere severo".
Nota Bene: "drogarsi" e "scopare" sono termini che ha usato l'OP per descrivere le proprie attività ricreative del weekend. Il termine "coglione" è invece squisitamente mio, figlio di profonde e ragionate considerazioni alla luce delle sopra citate attività.
Se preferisci che gli dica "avanti così" e gli faccia pat-pat sulla spalla, correggerò il tiro la prossima volta.
Ringrazio tutti per la vostra attenzione,rispondo passo per passo
A me da una carica fortissima invece,il fatto di non dover "Trovare" il mio posto ma crearlo,dove tutto é in continuo movimento e dove ogni giorno puoi veramente imparare qualcosa da qualcuno proveniente da emisferi opposti penso siavla benzina del mio motore emotivo.
Se reputi "fica" la Rat Race dell'occidente rispetto il tuo parere ma non lo condivido,ovvio c'é sempre chi sta peggio,c'é gente vhe ha moglie e figli,e gli diagnosticano un mese di vita,quelli sono i problemi,io ho semplicemente condiviso uno stato d'animo,non era mia intenzione "impietosire" mi andava di buttare giû due righe,tutto quí.
Penso che di questi tempi la depressione sia "installata" di base in tutti gli esseri umani,di qualsiasi classe e ceto sociale,c'é chi riesce a tenerla in un angolo sotto controllo,e chi invece ne viene divorato.
Penso il punto sia quello,magari riprendere quelle passioni più volte al "gaudio spirituale",grazie per il consiglio.
Più di un anno,ma non é quello il problema,credimi.
Faccio un lavoro che letteralmente amo,anzi ti dirò quando lavoro mi sento veramente felice e sollevato.
Ringrazio tutti per i consigli e le considerazioni,magari il mio tono sembrava quello di una persona nel baratro,ma ripeto era solo la voglia di scrivere nero su bianco quel buio che ogni tanto mi assale,sono periodi che passano,tutto quí.
Ad Maiora
A me da una carica fortissima invece,il fatto di non dover "Trovare" il mio posto ma crearlo,dove tutto é in continuo movimento e dove ogni giorno puoi veramente imparare qualcosa da qualcuno proveniente da emisferi opposti penso siavla benzina del mio motore emotivo.
Se reputi "fica" la Rat Race dell'occidente rispetto il tuo parere ma non lo condivido,ovvio c'é sempre chi sta peggio,c'é gente vhe ha moglie e figli,e gli diagnosticano un mese di vita,quelli sono i problemi,io ho semplicemente condiviso uno stato d'animo,non era mia intenzione "impietosire" mi andava di buttare giû due righe,tutto quí.
Penso che di questi tempi la depressione sia "installata" di base in tutti gli esseri umani,di qualsiasi classe e ceto sociale,c'é chi riesce a tenerla in un angolo sotto controllo,e chi invece ne viene divorato.
Penso il punto sia quello,magari riprendere quelle passioni più volte al "gaudio spirituale",grazie per il consiglio.
Più di un anno,ma non é quello il problema,credimi.
Faccio un lavoro che letteralmente amo,anzi ti dirò quando lavoro mi sento veramente felice e sollevato.
Ringrazio tutti per i consigli e le considerazioni,magari il mio tono sembrava quello di una persona nel baratro,ma ripeto era solo la voglia di scrivere nero su bianco quel buio che ogni tanto mi assale,sono periodi che passano,tutto quí.
Ad Maiora