Edit: .
cambia, adesso, istant
adesso leggo l'ultimo pezzo ma a me bastano ste 2 descrizioni
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poi sei la stessa persona che nel primo pezzo ha scritto:
inoltre fai questo altro ragionamento, tu dici che ti fa star male, farla stare male
ma lei a quanto pare non ha questi scrupoli con te.
poi fidati per esperienza, se adesso "ricuci", tra 6 mesi sei punto a capo.
quando trovi la "persona giusta" non nuoti costantemente contro corrente, ma ti fai cullare dolcemente dalle onde.
inoltre fai questo altro ragionamento, tu dici che ti fa star male, farla stare male
ma lei a quanto pare non ha questi scrupoli con te.
poi fidati per esperienza, se adesso "ricuci", tra 6 mesi sei punto a capo.
quando trovi la "persona giusta" non nuoti costantemente contro corrente, ma ti fai cullare dolcemente dalle onde.
Posto sia estremamente difficile, e se vogliamo pure improprio, voler esprimere giudizi sulla vita relazionale di 2 persone avendo come riferimento un solo testo, per quanto esaustivo devo dire, e per questo mi scuso preventivamente se ritenessi il mio commento essere irriguardoso; avrei molto da scrivere ma direi che tu piuttosto di star vivendo una relazione amorosa sembri essere succube di una Sindrome di Stoccolma emotiva.
Il semplice registro usato nel tuo post mi pare emblematico del dipanare quale siano le conclusioni a cui evidentemente sei spontaneamente giunto, quale percorso hai attraversato, ma non so bene quanto potermi esplicitare, francamente posso solo dire come nessuna delle relazioni che descrivi sia risolutiva per la tua situazione, paiono piuttosto il riflesso infranto l'una dell'altra; sei un infermiere mi pare di aver capito, aiuti gli altri per lavoro e penso proprio pure per dedizione da come ti esprimi, ma non puoi salvare tutti, non portarti dunque il lavoro a casa, non sarai mai in grado di evitare la sofferenza di chiunque, specialmente se trascuri la tua in primo luogo.
Il semplice registro usato nel tuo post mi pare emblematico del dipanare quale siano le conclusioni a cui evidentemente sei spontaneamente giunto, quale percorso hai attraversato, ma non so bene quanto potermi esplicitare, francamente posso solo dire come nessuna delle relazioni che descrivi sia risolutiva per la tua situazione, paiono piuttosto il riflesso infranto l'una dell'altra; sei un infermiere mi pare di aver capito, aiuti gli altri per lavoro e penso proprio pure per dedizione da come ti esprimi, ma non puoi salvare tutti, non portarti dunque il lavoro a casa, non sarai mai in grado di evitare la sofferenza di chiunque, specialmente se trascuri la tua in primo luogo.
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Sono d'accordo con te