E’ un base builder indie, in early access, 10€ su Steam.
L’obbiettivo è colonizzare un pianeta, ad ogni milestone si ottengono nuove tecnologie, nuovi edifici ecc.
La parte principale del gioco è la gestione delle risorse entranti/uscenti dalle 3 città che si devono gestire. Una parte minore è il rendere il pianeta abitabile.
Sembra semplice detta così, ma gli ultimi milestone hanno una grande complessità e non sono facili da ottenere.
Graficamente è caratterizzato da dei colori pastello.
A me era piaciuto invece, aveva un bel pacing lento. L’unica cosa che mi faceva incazzare era il micromanagement degli omini che non facevano mai quello che volevi te :(
Quello che non mi attira di questi “nuovi” giochi di terraforming citati è che hanno zero carattere estetico.
Era uscita anche l’espansione di surviving mars col terraforming che però ho provato perchè esteticamente era una merda.
Cioè hanno scelto come carattere estetico lo stesso tipo di vegetazione e animali della terra, e alla fine sembra di giocare ad un qualsiasi altro city builder e non ad un city builder “spaziale”.
Potevano facilmente usare tipi di flora e fauna con l’aspetto un po’ più alieno usando che ne sò, la scusa che è tutto geneticamente modificato per adattarsi alla gravità e la diversa composizione di elementi dell’atmosfera marziana.
Quindi tipi di piante strane, licheni, animali adattati, fattorie di insetti, molluschi etc
Invece no: ci sono le conifere, le mucche, tagli il legname… e diventa un normale city builder.
lo sto giocando ora, carino, la complessità che sto incontrando è data dalla gestione logistica con sti cazzo di depot, anche se sono mk2 e dai waste.
devo capire se con i treni la gestione si semplifica.
