Mi pare un buon riepilogo delle diverse posizioni.
Il discorso sul romanticismo e la cultura ultras è opinabile, ovviamente, ma chiunque sia stato a San Siro nelle ultime settimane ha assistito a uno spettacolo triste (noi anche per quello in campo, ma sorvoliamo ).
Non lo so come se ne possa uscire, di certo non auspico un reintegro della gente giustamente al gabbio ma QUALCOSA si deve fare, secondo me per il bene di tutti.
E’ interessante il discorso commercial-finanziario: lo stadio senza tifo organizzato è meno vendibile e meno interessante anche per turisti e occasionali, che infatti escono generalmente delusi.
Il problema non è il tifo organizzato, che a mio avviso è una cosa più che positiva.
Il problema è che le organizzazioni che dovrebbero essere “tifo organizzato” sono ormai diventate altro, e l’aspetto sportivo passionale è ormai passato in secondo o terzo ordine
Il Tifo organizzato imho è il cancro dello sport.
Sto passaggio
Blockquote È un processo che si è già visto chiaramente in Premier League, che anche attraverso l’aumento dei prezzi dei biglietti ha di fatto eliminato la cultura hooligan in Inghilterra (e se pensate che questa sia solo una buona notizia vi consiglio di andare a vedere una partita lì e dirmi cosa ne pensate dell’atmosfera).
è proprio il non capire la differenza tra vedersi una partita e avere una miriade di gente che urla senza cognizione di causa.
Ben vengano gli stadi ripuliti, più spazio allo spettacolo in campo e a un totale annullamento di gruppi di facile infiltrazione.
Rimango dell’idea che una figura di coordinamento possa averla solo la squadra.
Sul caro prezzi, inutile commentare con gare di 20 anni fa, il mondo è cambiato e non poco.