Come molti di voi sapranno, Il Post negli anni si è fatto apprezzare per aver cercato di fare informazione senza usare clickbait, anteponendo la chiarezza e la verifica delle informazioni alla rapidità con cui le pubblicava, ecc.
Io sono abbonato da qualche anno e per molto tempo non ho avuto grossi dubbi sulla qualità che offriva (non è perfetto, ha preso delle cantonate, ma il tutto era bilanciato dalle cose positive fatte e che apprezzavo).
Da qualche anno, evidentemente, questa realtà è in crescita e ha iniziato ad assumere giornalisti e ad ampliare la propria offerta.
- Quando hanno annunciato l’arrivo di Daniele Raineri, come inviato all’estero (cosa che mancava) ero rimasto positivamente sorpreso.
- Dal 2023 hanno iniziato una collaborazione con Michele Serra. La cosa non mi fa impazzire, ma ho pensato che qualche “nome di grido” del settore fosse necessario per attirare lettori diversi da quelli che già hanno.
- Dal 2025 hanno ingaggiato anche Nicola Ghittoni per condurre Morning. A me lui non è antipatico, ma confesso che se una volta Morning era il primo podcast che ascoltavo quando mi mettevo alla guida, da quando c’è lui a volte mi dimentico di ascoltarlo.
Arriviamo però al merdone del titolo.
Il Post ha di recente annunciato un nuovo podcast affidato a Chiara Valerio.
Si, proprio lei.
Non bastasse questo, il podcast che condurrà è una copia di un podcast indipendente (Fckin millennial di Denise D’Angelilli @dueditanelcuore) che, evidentemente, è seguito da molti abbonati e lettori de Il Post.
A tal proposito, su IG è in corso una shitstorm piuttosto composta, visto il target di chi interviene, ma molto netta e delusa.
Non che sia una novità assoluta, questa evoluzione di una piccola realtà che inizialmente si propone come alternative e poi finisce col copiare i “grandi” quando ne ha la possibilità.
Ho il dubbio che, in questo caso, stia accadendo che hanno degli amici da sistemare (altrimenti non si spiega la scelta di chiamare Chiara Valerio), il cui ingaggio è diventato sostenibile anche se non garantiscono un ritorno di qualità o economico. Inoltre le personalità controverse e divisive attirano interazioni quindi sono allettanti per chi guarda solo “quanto se ne parla”.
Vedremo cos’altro accadrà, ma la promozione di Costa a direttore e lo spostamento di Sofri ai prodotti online sta dando segnali negativi.