I grandi piani di Microsoft per il PC gaming

Non stiamo parlando di un film di Michael Bay, stiamo parlando della Warner che se ne è uscita con un proclama semi-ufficiale dicendo "servono molti più film di Michael Bay nelle sale da ora in poi".
C'è differenza.


credo che questo commento centri completamente il nocciolo della questione.

Qui il problema non è il solito classico principio del "non ti piace un gioco, non giocarci" riferito ad uno specifico titolo ma la potenziale strategia editoriale di un'azienda che detta da sempre standard nel settore informatico e la sacrosanta preoccupazione di chi ama ancora il pc gaming
In realtà non mi pare di vederne, mi sembra - pur da profano - che il mercato cinematografico sia esattamente così da parecchio tempo se non quasi da subito
E' solamente che qui la cosa sta succedendo adesso.

Nel momento stesso in cui il pubblico si amplia, l'offerta si estende.
E' talmente ovvio che non c'è assolutamente da discutere di questo, e non ha nemmeno senso uscirsene con proclami "dobbiamo fermarli ora ", seri o faceti che siano (lo so che nel tuo caso era più un vagito di disperazione misto a sconforto, ma è per farti capire cosa intenda), perché non c'è alcun modo possibile di arrestare o modificare questo cambiamento.

Non basterebbero trecento flop a cambiare le cose, perché i seicento titoli che vendono il giusto manderebbero comunque avanti il trend.
E i due o tre capolavori controcorrente saranno lì a far da scogli sul mare in tempesta.

Piuttosto sarebbe interessante cercare di capire quali potranno essere le ripercussioni a lungo termine di questi tentativi di contaminazione.
Perché qui il discorso è un pelo diverso.

Non si tratta solamente di dare all'utenza Web 2.0 quel che già ha in salse diverse, ma di portarla a suon di molliche di pane verso un mondo più vicino al nostro, con lo scopo probabile di ottenere una sorta di "terra di mezzo" un po' come ha fatto World of Warcraft per gli MMO. Non si parla né di Michael Bay né di David Fincher, ma della volontà di trovare (creare?) un punto d'incontro tra i due mondi. Il ché potrebbe non essere così drammatico come può apparire a prima vista.

Ad esempio, questo fiorire di microtransazioni e DLC ha portato alcune cose orribili ed alcune positive (basti pensare ad alcuni giochi passati a F2P in maniera intelligente, come ad esempio LotRO), e le varie piattaforme di publishing che sono nate e cresciute su questo hanno anche offerto un terreno fertile per mettere alla sbarra i publisher più grandi con riduzione notevole dei costi, e il processo non sembra voler cambiare direzione almeno stando ai dati attuali.
Insomma, gli elementi per parlare di qualcosa che può valer la pena di discutere ci sono.

Star qui a pisciare addosso all'ovvio mi sembra terribilmente ridicolo, di più ogni volta che succede.

Tra parentesi, una domanda lecita: Considerando che l'immobilismo non è un'opzione, come vi aspettate che reagirà Steam al "tentativo" di concorrenza?

In realtà sta succedendo da anni, sulle singole piattaforme di gioco e tra le singole piattaforme di gioco

Non c'è nessun cambiamento da effettuare. Sono semplicemente due fette di utenza, di cui una non conosce nulla dell'altra.

In realtà 300 flop su 900 il trend te lo manderebbero a puttane (troppo rischioso), soprattutto sul lungo periodo. In ogni caso è un discorso generico che ha ben poco senso, visto che tutto dipende dall'investimento e dall'utile del singolo progetto.

Qualche milione di persone amplierà le sue vedute, e steam continuerà con la crescita esponenziale. Eccoti le ripercussioni.
La terra di mezzo c'è già, solo che tu non l'hai ancora capito e chi conosce solo faccialibro ancora non la conosce.

Se ne sbatterà il cazzo, come ha fatto fino ad oggi con quell'aborto di GFWL. Non è steam che deve rincorrere.
Bello, io ho parlato di discussione e tu rispondi con assiomi dal famoso piedistallo "tu non l'hai ancora capito ", molti dei quali peraltro fuori bersaglio

Va bene, faccio un ultimo tentativo.



Non si tratta di rincorrere. Steam per ora ha puntato su un tipo di utenza più "specializzato" (fino ad un certo punto in realtà, ma comunque contando principalmente sul pubblico che in ogni caso paga per un titolo a "scatola chiusa"), raggiungendo numeri notevoli ma con ampio margine di miglioramento, considerando la "popolazione" della rete.

GFWL non è mai stato un insidia perché ha provato a competere sullo stesso terreno di Steam, ma con un decimo dell'intelligenza di Valve.

Ipotizziamo che la M$ riesca a coinvolgere il "Farmville World" - o, perlomeno, parte di esso - in una piattaforma di distribuzione online.
Steam resterà col suo parco utenti o cercherà di muoversi anche in quella direzione per sfruttare il nuovo mercato?
Non che sia assurda l'idea che provi a giocare d'anticipo, tra l'altro.

Cosa che - peraltro - ha già un pizzico accennato con Alien Swarm.

Quelle sono risposte alle tue affermazioni, non amo fare wall of text non necessari.
Se hai problemi di comprensione non so che farci, altrimenti potresti provare a rispondere con qualcosa di sensato.
Quelle non sono risposte, sono dichiarazioni di verità incontrovertibili per fede, contornate da battute sul personale che ci stanno dentro quanto il salame nel latte di prima colazione.

Non mi interessa fare a gara a chi dice l'ultima, pensavo che la PC GAMING MASTER RACE fosse un minimo meno ottusa e supponente.

Bravo.

Ecco dopo le vagonate di cretinate del piedistallo finalmente uno spunto decente.
Mettiamo che la MS come al solito sfrutti il suo sostanziale monopolio dei so e in win8 o chi per lui inserisca un'app "obbligatoria" chiamata windows gaming experience.

Prima domanda: può farlo? Altrimenti c'è un passo in più per l'utente, andarsi a scaricare l'app. E la cosa è determinante.
Secondo: chi ti dice che attecchisca sulla miriade di utenti del social nw più vasto al mondo, visto che tale snw non sarà così cretino da farsi fottere utenza? E questo è un altro punto fondamentale: perchè Facebook dovrebbe far spostare l'attenzione da facebook?


In realtà quelle erano risposte. Trai pure le tue conclusioni
Ma gli spunti decenti sono anche sul resto, se magari mi eviti di esplicitarli e tirar fuori due pagine per paragrafo facciamo una cosa piacevole


L'esperienza ci dice di sì.
Anche perché si tratterebbe di un'applicazione del parco Windows, poco più di un'espansione dell'attuale "parco giochi" presente.
In realtà non vedo impossibile che parta proprio da lì. Da campo minato a Farmville il passo è solo la certezza della connettività.
Inoltre, non è esclusivizzante come può esserlo l'installazione di un browser.

A quel punto il "passo in più" sarebbe necessario con Steam, e questo può essere altrettanto determinante, posto (e mi pare difficile il contrario) che Steam si faccia rodere il culo per l'esclusione da quella fetta di mercato.




E questo è un altro dei punti da considerare che pensavo fosse abbastanza ovvio. Se la M$ si muove in questo modo, nulla esclude che ci siano altri a seguire il movimento, chi con più, chi con meno successo.
Pensare che tutto questo possa non essere un preventivo di un cambiamento notevole nel panorama del Web 2.0 e della sua utenza mi sembra un pizzico limitato e limitante.

Voglio dire, si sta parlando di una quantità di soldi a dir poco mastodontica, potenzialmente.
farmville world e piattaforma di distribuzione a pagamento fa un po a pugni in ogni caso


Probabilmente la via di mezzo sarà l'ormai classico sistema a microtransazioni.

Tra i F2P, il successo degli store mobile e di fenomeni come Angry Birds e compagnia, il trasferimento di questo sistema al mondo dei videogiochi veri e propri il passo non è così lungo, ormai.

Ai discorsi fatti aggiungi anche qualche "piccolo" segnale qua e là.
Come - ad esempio - che MSN nuovo abbia deciso di fare i sorrisini alla competizione.
Non ti chiedono più di scegliere tra la chat di Facebook e MSN. Integrano la prima nel secondo.

Stiamo andando sempre più verso la creazione di un unico grande maelstrom sociale.
E il momento in cui i videogiochi entreranno a far parte a pieno titolo della cosa ritengo che sia sufficientemente vicino.
Per questo, parlando di Steam, ho detto che l'immobilismo non è un'opzione.

Se le cose restano così, a lungo andare finirà inevitabilmente per essere "isolato", nel panorama della rete.
E sì, avere 25 milioni di utenti con picchi di 3 milioni online significa (significherà?) essere piuttosto isolati.


Quando succederà tutti i giochi saranno prodotti dalla EA.
Anche i giochi non prodotti dalla EA saranno basati su idee della EA.
Quelli non basati sulle idee della EA saranno Big Rigs II e Gioventù Ribelle II: New Moon.

E faranno tutti cagare.

A quel punto la gente si renderà conto che, a prescindere da quanti filtri AA puoi usare per smussarla, una nerchia nel culo è sempre una nerchia nel culo.

Attualmente sono piuttosto convinto che l'unico modo di steam per "perdere" sia lo spostamento di massa dei publisher da steam ad un'altra piattaforma. Il che è sempre possibile, ma imo altamente improbabile.

In ogni caso ti devo correggere. Attualmente steam credo stia sui ca. 32-35 mil di utenti (con picchi di poco più di 3 mil mi sembra), per il dato esatto dovremmo aspettare il prossimo annuncio in proposito.
Quel che intendevo io è che poco cambia, se dall'altra parte si viene a creare un bacino "possibile" di 500+ mil.

Non molto tempo fa ho fatto un post in cui mi stupivo di come la media fosse ormai sopra i tre milioni nelle ore di punta con un picco di 3,2 milioni, probabilmente lo ricordi.
Giusto ieri sera il client segnava comunque un picco di 3,5 milioni, che credo al momento sia il record assoluto.