"ho un kindle ma non so che farmene" free entry open bar maracanà

sono un accanito lettore e come tanti di voi ho letto veramente tanto, della fantascienza penso tutto almeno quello che meritava di esser letto e (purtroppo) anche quello che non lo meritava.
mi è sempre piaciuto iniziare da un libro e finire per leggere tutto di uno scrittore, e cosi purtroppo, ora la mia ragazza mi ha regalato un kindle: si è accorta anche lei che nonostante abbia spazio in casa non so piu dove metterli sti cazz di libri, quindi ora che ho un kindle sono andato sulla ricerca, sulle novità ecc e non so' davvero cosa leggere, ho letto fantascienza fantasy fantasy medioevale, tutti i grandi classici (compresi greci e latini) underground alla massimo mongai e bho, sono qui alla disperata ricerca di novità, aiutatemi!
Potresti iniziare con la saggistica. Vai di Gene Egoista e Armi, Acciaio e Malattie, se ti piace la storia c'è Barbero che scrive veramente bene, e via così...

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Jared Diamond non l'ho letto, e non è che mi convinca particolarmente. Da quello che ho letto al proposito, Guns, Germs, and Steel mi sembra affrontare temi troppo complessi senza che l'autore possieda le conoscenze e i metodi dello storico e dell'antropologo, necessari allo sviluppo di tesi che altrimenti rimangono assai discutibili.
hai letto il libro capostipite della fantascienza: "cristalli sognanti" di Theodore Sturgeon?
altrimenti ora hai un libro da leggere
letto.
ho preso "i miti greci" di Robert Graves. Mi butto sui miti e le leggende
se siete a conoscenza di altre opere simili accetto volentieri consigli.


io l'ho letto e devo dire che mi e' piaciuto. Probabilmente non possiede i metodi dello storico e dell'antropologo essendo un biologo ma a livello divulgativo l'ho trovato ottimo sinceramente.
Probabilmente non e' a livello accademico infatti ho preso il libro di Cavalli Sforza che dovrebbe essere piu' specifico trattando tematiche simili. Ho anche preso Collasso che comincero' a breve

A me sembra invece piùttosto abile nel dipanare la complessità, individuando le più plausibili cause remote della diversità culturale mondiale moderna. E poi per l'arco di tempo che tratta - partendo dalle origini di ciò che sarà poi chiamata "cultura" - siamo più nel campo dell'etologia.
Il problema è che, se si vuole spiegare la diversità culturale odierna, si dovrebbe anche dare conto dell'autonomia della cultura, che non è mera funzione della biologia e della geografia (anche se oggi è trendy pensare che lo sia, da cui il successo di Guns, Germs, and Steel). Per questo, se si vuole rispondere alla domanda alla quale Diamond vuole rispondere, l'indagine storico-antropologica serve eccome. E poi – per inciso – la spiegazione della storia in funzione della geografia è roba vecchia.
Poi, be', non l'ho letto, e non metto in dubbio che magari abbia anche tesi interessanti. Ma in genere cerco di dissuadere dall'acquisto di best seller divulgativi
La casa del sonno di jonathan coe?


In realtà tiene conto dell'autonomia della cultura e l'approccio che tiene è puramente biologico. Come orizzonte geografico è infatti molto largo, considera come blocchi Europa + Asia + Nord Africa, Africa SubSahariana, Ocenia e divide le Americhe in 3.

Essenzialmente ha guardato quali sono le piante coltivate e gli animali addestrati, e la tesi è: "Il blocco Europa + Asia + Nord Africa ha potuto conquistare il resto del mondo per via del vantaggio nel numero di piante coltivabili e animali addomesticabili." Considera tutto il blocco insieme perché il clima è compatibile e non vi sono grossi impedimenti geografici (come può esserci tra Nord Africa e Africa SubSahariana). Poi ammette che il blocco è molto diverso, con differenze culturali eccetera. Soprattutto è molto onesto sulle criticità e molto modesto.