Grandi classici da riscoprire

E con classici non intendo il disco dei Fathomless Farting che a 15 anni adoravo, ma i classici veri e propri, riconosciuti da tutti, pietre miliari ecc ecc che però a volte io per primo mi rendo conto di aver ascoltato un paio di volte tanto per dire “l’ho ascoltato”

Tipo, grazie al doc sul metal segnalato da mille mi sono riascoltato In Rock che è veramente una vita che non lo ascoltavo. Oh, suona ancora cazzutissimo :asd: il riffaccio di Speed King è la perfetta esemplificazione di quello che dice Roger Glover nel documentario (“La sfida per Blackmore era semplificare senza suonare noioso”), Paice era già il dio della batteria e perfino gli urletti di Gillan sono quasi sopportabili

Aggiungo un live del periodo preso dalle Peel Sessions, che come molte Peel Sessions suona pure meglio che da disco:

:nociao:

Uh?

Ci sono pezzi che sono impossibili da coverizzare nemmeno tra un milione di anni.

Ti manca il cemento di quelle pareti, la densità dell’aria, il tipo di colazione, quanta acqua c’era rimasta nello sciacquone, le particelle di piombo negli hot dog, le onde radio dell’etere, le radiazioni di andromeda. Cose così.

Miliardi di anni di evoluzione, la teoria del caos che mette in una stanza degli alieni e accadono cose.

Tipo “e famolo sto pezzo va”

E tutti quelli che vennero dopo che pensarono.

“e che cazzo però, avvisate prima”

E loro invece stampano un album dove dentro ci trovi L.A. Woman che i primi 40 secondi stai già a mezzo metro dal pavimento, Riders On The Storm dove vai in orbita così per gradire che pensi “quando crepo voglio reincarnarmi nel tastierista dei Doors”

Che se te lo ascolti a rotella per una settimana dopo vedi attraverso i muri e ti senti finalmente depurato all’essenza, come vedersi lo scheletro mentre caghi.

Ecco, LA Woman per me sarebbe sicuramente un classico da riscoprire, perché i miei dischi dei Doors sono Strange Days e Morrison Hotel

Anzi, coglierò l’occasione per riascoltarlo, bravo Hans :sisi:

Sulla scia del thread dei riffoni ho riascoltato il primo disco dei Van Halen, un disco che a 14 anni ho letteralmente consumato perché mi piaceva tutto: la chitarrona, la voce, la sezione ritmica, tutto.

L’ho riascoltato e, be’, mi piace tutto: la chitarrona, la voce, la sezione ritmica, tutto. Ci sono i riffoni cazzutissimi, ci sono batteria e basso super semplici ma super tight, c’è David Lee Roth che è divertentissimo da ascoltare

Ma pochi cazzi, i Van Halen sono Eddie Van Halen, no? E voi sapete quanto mi stiano addosso i chittarristi sbrodolosi, no? Be’, ma sentite la cazzo di I’m the One che tiro che c’ha, che groove, che tutto cazzo. Il pezzo alla fine in cui swingano con la voce e poi EVH fa sbrililubi sulla tastiera :love: poesia cazzuta

Il disco a suo tempo mi è piaciuto così tanto che ho provato ad ascoltare VH2 e 1984 ma niente, non servivano, VH1 aveva tutti i Van Halen di cui avevo bisogno. Da riascoltare :sisi:

Bonus: