filmetti porno...



New age hardcore tra l'altro, siamo ai livelli di rettiliani


Dovresti leggere Foucault perché tutto il tuo discorso parte dal pregiudizio cartesiano che il tuo corpo sia il più prossimo a te perché tuo. Cartesio pensava che la mente fosse la cosa più certa e trasparente per intenderci.

E' lunga da argomentare ma hai un presupposto narcisistico che ti fa fare una serie di errori tipo considerare la società come puramente costrittiva quando invece non è così.

La società è anche una amplificazione di energie e di ritmi, la società è liberatrice: io posso scopare in giro perché ho i preservativi, perché le città sono così grandi che se non voglio rivedere una persona non la incontrerò mai più etc. etc.

E la pornografia fa parte di questa liberazione. Allo stesso modo non tutti sono tenuti a preferirla, così come non è necessario preferire il sesso casuale, ma apre possibilità, tipo la possibilità di essere soddisfatti solo con la masturbazione.


Ps. a me i ricordi non rendono felice, non so di cosa tu stia parlando.
A volte ho bei ricordi che mi fanno piacere, ma questo è indipendente dal fatto che siano bei ricordi. A volte ho bei pensieri o immagino scene che trovo piacevoli. Ma non è questione di interiorità, se li leggessi in un libro o li vedessi in tv mi piacerebbero allo stesso modo.

Ho presente Foucault, anche se conosco di più i suoi scritti politici (che mi piacciano anche di più). Però ci sono alcune cose che (ri)mettono in discussione molte altre: poter analizzare encefalogrammi di persone che hanno out of body experiences con quelli di altre ti fa riflettere, secondo me.

Io credo che il fatto che uno scopi in giro non dipenda dalla società, ma dalla volontà dell'individuo: certo è interessante capire quali tratti della società rendano la volontà di alcuni tipi di persone in questo modo, ma tu come chiunque altro avresti potuto sviluppare la stessa volontà in un altra società e sarebbe stato uguale. Magari se le città fossero più piccole scopare in giro avrebbe meccanismi diversi, ma lo faremmo lo stesso.

Ma infatti anche la pornografia può essere vissuta come un cammino di liberazione, goderne e renderla privata anche quando chiaramente non lo è, secondo me. Quello che però io credo è che:
- Molte persone pensano di starlo facendo, ma se ci riflettono poi si accorgono di no (ad esempio ce ne si può accorgere svincolandola dalla masturbazione)
- Per farlo, devi accettare la masturbazione come intima.


Tu dici così, ma non è detto che lo sia. Addirittura, trasmettendo le immagini della propria mano da canali RGB direttamente alla corteccia tramite segnali elettrici, il cervello fa comunque un lavoro diverso nella reazione di quando siamo noi a fissarci la mano.


Cosa c'è di strano in un'esperienza in keta?

Ok, a parte l'esperienza in keta.

Niente, in che senso intendi scusa?
Le out of body experience sono indotte da antagonisti nmda. Non è molto fuori dall'ordinario se ti basta una sostanza.

Se mai i casi di morte apparente o esperienze vicine alla morte, con vissuti soggettivi in fondo molto diversi dalle oobe, sono più interessanti.
Che poi mi sa che anche con una TMS (stimolazione magnetica transcraniale) puoi ottenere qualcosa di simile alle oobe.


Vedi kalidor.



Intendo in senso più terra terra.

Io posso scopare in giro, perché ci sono fabbriche che fanno preservative, che mi permettono di non mettere incinta le ragazze ed è per questo che posso scoparmele senza che il padre mi venga a cercare con la lupara.

La società non pone solo limiti, ma anche ne toglie, semplifica la vita.




Di nuovo più terra terra.

Non penso che riflettere porti la gente ad essere libera. Sei più libero perché hai più opzioni. Prima o ti scopavi la vicina di casa o nisba, ora posso fare vedere il mio cazzo contemporaneamente ad una ragazza in russia ed una in cina se mi va.
Se voglio posso masturbarmi su una bionda, su mille donne diverse, su uomini, su donne con animali.

Non penso che ci sia niente da riflettere, né cammini di emancipazione. Credo che l'unica emancipazione possibili venga dal comprendere le possibilità che ognuno ha e di comprenderne le conseguenze.




Sì fa un lavoro diverso, ma non è detto che sia qualitativamente diverso.

Il computer ti può stampare o far vedere l'immagine su schermo, sempre quell'immagine è.


capito
cmq quando attacchi qualsiasi cosa in realtà difendi le tue debolezze.
ovviamente vale anche per me che ti sto scrivendo

Puoi indurle, forse puoi anche autoindurtele, mente in alcune persone appaiono, ogni tanto. Il fatto è che non sono uguali alla stessa esperienza avuta non oob (si dice embodied?), ad esempio perchè le persone le ricordano in maniera molto diversa. Quindi, seguendo questa logica, se chiami le prime A e le seconde B e consideri gli insiemi "reale" e "non reale":
- A e B non stanno nello stesso insieme (come?)
- Non è il dominio del problema (perchè?).
Poi da qui partono le varie "scuole".


Se non ci fossero le fabbriche di preservativi, a scopare in giro sarebbero gli individui ad avere una volontà tale per cui non gli frega di mettere in cinta donne e scappare, e/o che alla lupara saprebbero rispondere col Kalashnikov. Non cambia molto.
La società, nel suo insieme formale di assiomi e derivazioni, ti mostra che essa rende alcune cose "più semplici", ma la nozione di "semplice" è essa stessa definita dalla società E' il meccanismo con cui le società cercano di farsi accettare.

E' quello che penso anche io. Però tramite l'idea che non esiste "un cammino" ma che ognuno deve trovare il proprio.

No, non sarà la stessa che verrà memorizzata nella mia mente. Come non sarà la stessa che era nella mente del pittore quando l'ha creata, come la creazione stessa non avrà la stessa aura della copia digitale (perchè più lontana dall'immagine nella mente del pittore). Secondo me.


Ho capito, stai trollando vabe

Non sto trollando, non sono cose che faccio, ma che ho assimilato per vie traverse. Non ho probemi ad ammettere di non ricordarmi i termini Ho provato una parola inglese che avesse senso
No è che è troppo improvvisato il tuo discorso, a parte che diventa valido anche se ti fai una canna o persino se scopi le rende esperienze tra reale e irreale in certi casi.

Ma non è un "discorso improvvisato" mi sembra, ma robe di cui si dibatte a conferenze, tra l'altro, no? Solo che mi sembra stupido fare passare alcune cose come "pensala come vuoi, ma tanto è nel modo X" quando in realtà è tutto da vedere.
E' che "no ma posso pur sempre andare in trip" non mi sembra una critica esaustiva alla posizione di iroel.

Ma no, per come la vedo io la discussione sul punto è:
IO: Credo che ci siano gli estremi per cui pensare che ci siano alcune cose che sono potenzialmente più reali di altre sia una visione accettabile.
IROEL : Non lo crede.
Quindi, per dire: uno può ad esempio pensare che il "dolore" sia più reale di altre cose. Questo è indipendente dal fatto che ce lo si possa autoinfliggere.
Non ho capito nulla ma sarò io sbronzo. Lascia perdere.


No cambia parecchio. Perché io se dovessi avere un kalashnikov per trombare non tromberei.
La mia vita, in quel campo mi è semplificata.

Il punto è che non solo limita possibilità ma ne apre di altre. Tutto qui.



Ma se non esiste un cammino allora ognuno trova il proprio cammino per il semplice fatto che deve vivere per forza di cose.



Stai facendo confusione non capisco dove vuoi arrivare.
Aura?

Quindi ciò che cambia è che tu saresti in questo caso un individuo la cui volontà formata lo porterebbe a non scopare. Quindi cambia se sei interessato a capire come mai è andata così, ma tolto questo, la sostanza non cambia.

Intendo cammino per l'emancipazione, condizione necessaria per la soddisfazione. Forse mi sono spiegato male, credo ce ne siano infiniti, non "uno", e che tutti possano essere anche diversi.

Se puoi definire (almeno) 2 insiemi, puoi categorizzarli negli insiemi "più reale del resto" "il resto". Che può essere importante.

Però veramente, ora la smetto che dovrei lavorare