Film di guerra: Salvate il soldato ryan o Pearl Harbor

Film di guerra:
cercando una definizione esatta sceglierei due tra i + famosi film degli ultimi anni;
vi propongo due intrepretazioni che a me sembrano le più veritiere:
SALVATE IL SOLDATO RYAN
Si esce svuotati, ubriachi, barcollanti. un film che va oltre, che scava nei corpi e nelle anime. un film pulito, essenziale, senza sbavature e barocchismi, lontano anni luce dai soliti film sulla guerra. un racconto in cui la totale disumanizzazione paradossalmente è l'unica reale possibilità di riscatto. non ci sono eroi, non ci sono i buoni e i cattivi, ci sono anime e corpi allo sbaraglio, uomini senza storia, l'hanno dimenticata perché non ha importanza chi sei quando sei all'inferno sulla terra. l'unico legame con quello che uno è stato è il cordone ombelicale e mentre muori ammazzato l'unica cosa che riesci a ricordare è tua madre. l'unica cosa che ti riesce a pacificare è Edith Piaf che canta da un grammofono in mezzo alle macerie di un villaggio distrutto, con Tom Hanks che spiega al soldato Ryan come ricordare le facce dei suoi fratelli morti, "pensa a una situazione, a qualcosa che avete fatto insieme, quando penso a mia moglie la vedo mentre pota le rose" perché il proprio mondo interiore, i propri affetti sono ridotti a piccoli particolari, a gesti quotidiani che neanche notiamo che non hanno alcuna importanza né bellezza, e che diventano l'unico bagaglio che ti fa sentire ancora un essere umano. non ci sono bombardamenti dal cielo, gli unici aerei che si vedono sono quelli americani che segnano la fine della guerra, sono "angeli venuti a posarsi sulle nostre spalle", come dice Hanks, a sottolineare che l'inferno è in terra, creato e voluto da noi. un film dal ritmo lento, persino la mezzora di scena dello sbarco, nella sua devastante violenza e forza, ha la lentezza della realtà temporale, e mentre tu stai lì con gli occhi sbarrati a guardare la fragilità dell'esistere in mezzo a un mare di sangue ti chiedi cosa cambiare dentro di te per meritare veramente di vivere. Dieci e lode.

PEARL HARBOR
Perché? Perché questo film viene presentato come un film di guerra? Perché, il titolo lascia intendere che si parli del massacro di Pearl Harbor? Perché visto che l'80% della vicenda è in realtà un conflitto amical-sentimentale sullo sfondo del bombardamento giapponese al porto americano e che anche in questo frangente il film si conclude in realtà con l'impero statunitense -more solito- forte, invitto e vendicato? Si parte subito con uno spot di 'orgoglio americano' da padre a figlio ("Io ho combattuto... ecc...", "Patria del coraggio, Terra di libertà", ecc...) ed è solo il prologo! Si passa poi a "Top Gun", con i nostri baldi eroi impegnati nelle evoluzioni che già resero famoso Tom Cruise e nei conseguenti rimbrotti da parte del capitano, rude ma comprensivo e giusto. Stacco sulla eroina e inizio del 'romance'. La nostra 'Donna Flor' risulta una giovane dal cuore buono pronta a farsi rafforzare dalle asprezze che la vita le mette di fronte di volta in volta. Non ho amato i personaggi di questo film, i protagonisti sono un po' troppo... nitidi. Come dire... eroi buoni anni '50. Posso anche accettare che sia quello che devono essere, ma allora perché il contorno è fatto di macchiette, di tontoloni (non saranno mica tutti ragazzoni della campagna americana i nostri avieri), di figure appena abbozzate, di condottieri eroici (sempre pronti a dispensare frasi da incorniciare o che siano di esempio alle truppe), di nemici fragili e timorosi di aver svegliato il 'Gigante' (si parla degli Stati Uniti o dell'Enola Gay?)? ...ci sono anche i miracolati! Incredibile... Ma anche questo va bene. In fondo la storia non deve necessariamente essere riprodotta fedelmente (è ovvio), lo spazio concesso dalla verosimiglianza alla creazione artistica è quello che rende -spesse volte- un film degno di essere vissuto o raccontato. Per quanto riguarda la storia poi, non c'è nulla di male (anzi) che il film risulti di genere 'sentimentale' più che di 'guerra', nonostante l'ambientazione. Certo la storia è un po' tirata per le lunghe, decisamente troppo, ma ormai sembra essere diventata quasi una moda dalle parti della West Coast. Quello che veramente mi da fastidio, se mi permettete il parere personale (temo non abbiate molte possibilità di rifiutarvi), è però lo sfoggio irritante, eccessivo e invadente di tanta retorica a stelle e strisce... Insopportabile! I nemici hanno paura di loro (gli americani, ovvio...) anche mentre li annientano; gli alleati li idolatrano e ringraziano il cielo di averne anche solo uno nelle proprie fila; i capi muoiono dando l'esempio; i ragazzi sono eroi in erba pronti a morire per la grandezza dello stato; lo stesso presidente è pronto a miracolose prove di forza; e poi, scusatemi... ma è mai possibile che anche un film che parla di una sconfitta devastante, di un massacro storico, di una pagina nera della storia americana, debba SEMPRE e COMUNQUE finire con un trionfo yankee?!? Perché?! Pearl Harbor è Pearl Harbor... possibile che non si potesse parlare della storia d'amore, delle tragedie vissute e consumate senza dover passare l'ultima mezz'ora del film a 'godersi' la preparazione dell'operazione Doolittle (praticamente la rappresaglia americana su Tokyo a vendicare l'onta subita)? Niente! Anche questa volta la bandiera a stelle e strisce doveva sventolare su vivi e morti, eterno simbolo dei giusti e dei vincenti... che nausea... Al di là dei pareri personali, e di tanta insofferenza, il voto non è dei più scarsi... In fondo più film si intrecciano in queste 2 ore e 40 minuti, e volendo prendere per buoni tanti propositi alla base della pellicola, "Pearl Harbor" diventa a buon diritto un titolo da consigliare. Per le emozioni, gli effetti, le scene, le inquadrature e (per chi lo gradisce) l'aspetto sentimentale predominante. Scansate la retorica, sarà difficile forse, ma quei 40 minuti di azione meritano il biglietto d'ingresso. Non avete molto da perdere... qualcosa di più da guadagnarci.
Full Metal Jacket, foss'anche solo x il fatto di non essere intriso di retorica "gli americani salvano il mondo" come quelli citati
Salvate il Soldato Ryan...
Bella solo la scena dello sbarco, il resto è un pò una polpetta...
Insomma a parte l'ottima regia e le ottime interpretazioni degli attori (non solo Tom Hanks e Matt Damon, tutti in generale sono bravi), i contenuti filosofici mi sono sembrati piuttosto scarsi...Insomma è la solita americanata finale, dove Ryan patriota decide di restare a combattere invece di tornare a casa...Insomma, classico pretesto per la scena del combattimento finale, ma totalmente americazzone...
Alla fine del film esci ubriaco o per le scene davvero micidiali oppure perchè hai bevuto un pò troppe birre...

Pearl Harbor...
Non l'ho visto Ma sò che è più una roba amorosa alla Titanic ("Ti fidi di me?" "Si" STUMP!!! "AAAAAAAHHHH" SPLASH!!! "Hai fatto male...")

Oltre a Full Metal Jacket che ruleggia...Che ne dite di Platoon?
Ecco quello è un film che invece di ubriacare la mente con le scene supersoniche, ti umbriaca l'anima con la sua storia e la sua psicologia...
A me Platoon è piaciuto davvero tantissimo, magari non avrà la migliore regia della terra (Oliver Stone) o i più grandi attori (che cmq danno il meglio di loro...Charlie Sheen, Tom Berenger e Willem Defoe) però ha un'ottimo contenuto psicologico...
"Saving Private Ryan" dura venti minuti. poi diventa una cagata insopportabile.

"Pearl Harbour" non l'ho ancora visto, ma essendo di Micheal Bay sarà ultra scenografico!

a mio avviso, i film di guerra da vedere assolutamente sono "Full Metal Jacket" (dai? ), "Apocalypse Now" e "Platoon".

casualmente tutti sul Vietnam!
il primo
Apocalypse Now, e' un filmone bello potente, per me li batte tutti i film di guerra :bolted:
come raffronto mi sembra un pò strampalato. è proprio vero che x decretare un successo serve solo la pubblicità. la dimostrazione sta nel raffronto tra salvate il soldato ryan e la sottile linea rossa usciti nello stesso anno. il primo, che aveva un certo spilberg (e 3/4 della lobbi hollywoddiana) alle spalle, ha spopolato. il secondo che, oltre ad avere un cast k@zuto, ed un regista con i controk@zzi, non lo ha cagato nessuno x via del fatto che di pubblicità era pressochè nulla. io non ho visto pearl, ma visti i produttori.... bè ho impiegato le 2h x fare altro (dehehe).

xrò, mentre ryan stà solo nei primi 10 min (e l'ovvio finale)(cioè con tutti i corpi che saltano come in un dm16/16 di ut), la sottile linea rossa è un qualcosa di mai visto. l'interesse di quel film non stà nel schokkare con scene "esplosive" e d'impatto (che cmq ci sono, come i due assalti, alla collina e al campo [quest'ultimo terrificante]). ma con i mille pensieri dei vari personaggi, con le loro paure e vicessitudini di quel periodo. forse x via del fatto che cerca qualcosa dentro l'io di un uomo è stato classificato come "una menata" (eccerto che se poi i film vengono guardati col kulo...)
io vedendo ryan l'ho trovato molto superficiale, interessato a mostrare solo "delle scene". poi dei personaggi e delle paure? di quello che pensavano o di quello che provavano? si max ci hanno fatto i dialoghi tra il sergente sizemoore e cap hanks x 10 min e qualcosina d'altro. ma poi? inoltre è il classico film.
inizio=sbarco
svolgimento=blaterazioni varie, qualche scaramuccia con morto (famo riposà er spettatore)
finale=finale con botti
(l'unico momento che mi ha fatto inorridire è alla morte del medico dopo l'attacco al radar tedesco. e guarda caso proprio xchè era un personaggio abbastanza seguito)

caso opposto x la linea rossa. innanzitutto non offre nessuno schema di sviluppo, iniziando con un blandamente. lo sbarco adrenalinico sull'isola (credendo di affrontare lo scontro) in un mondo che potrebbe essere il paradiso, l'eden. la "processione" x raggiungere la zona di guerra (in cui tra l'altro vi è l'incontro tra il primitivo e lo scaglione lungo la via)(un raffronto tra 2 mondi, uno antico nella natura ed uno tecnologico che si inventa i propri demoni). l'arrivo al fronte con tutto ciò che ne consegue. i ragazzini che muoiono, i feriti a morte che si sgolano chiedendo un aiuto + x confortarli che non x curare le loro ferite, la disperazioni di chi ha perso. e poi il momento seguente lo scontro, dove anche il prigioniero si dimostra un tuo simile, nonostante prima avesse tentato di uccide e viceversa. e come in tutte le cose, poi arriva la fine, che può essere la fine del film, o della vita, o della guerra. e in tutto questo inferno, l'uomo se ne va dall'isola osservato da una natura silenziosa ed irreale, così come era arrivato. e in un'isola paradisiaca si è consumato l'inferno.
io inviterei a vedere SUBITO la sottile linea rossa, a chiunque non lo abbia mai visto. io quando andai al cinema, ne entrai un pò scettico (credendolo un controprodotto x arginare ryan) e sono uscito cercando la colonna sonora x poi prendermi il film.

cmq, tra i tanti film di guerra la trilogia vietnamita (apocalypse now - platoon - full metal jacket) è anni e anni luce al di sopra di pearl (k@g@t@ amerikkana). ma tra tutti la linea rossa è su un'altro pianeta.
beh bisogna fare delle precisazioni: film di guerra puri e semplici, e film di guerra introspettivi.
SPR è indubbiamente un film di guerra perfetto in ogni sua inquadratura, ogni cosa non è li per caso, ma perchè anche nella realtà ci sarebbe. Spielberg è il regista perfetto per tecnica di ripresa, a parer mio ovvio. però, e c'è il però, da ogni suo film trasuda quell'odio per i tedeschi senza cui avremmo un film persino migliore. ognuno ha i suoi punti deboli.
Full metal Jacket, che dire, immenso.
Ma la vera angoscia addosso me l'ha messa La Sottile Linea Rossa: un film come se ne vedono pochi.
Premesso che vedere Saving Private Ryan accomunato con Pearl Harbor mi sembra un'eresia, farei un importante distinguo:

una cosa sono i "Film di Guerra", ovverosia film di un genere preciso che segue leggi e sterotipi comuni, altra cosa sono i "capolavori assoluti del cinema".

"Salvate il Soldato Ryan", per quanto sia tecnicamente perfetto, fa parte della prima categoria.
E' uno SPLENDIDO film di guerra, un capolavoro del suo genere, una perfetta macchina cinematografica... ma rimane soltanto un film di guerra.

Della stessa categoria, fanno parte anche pezzi da novanta del cinema come "La Grande Fuga", "Dove Osano Le Aquile", "Quella Sporca Dozzina", "Platoon"...

Full Metal Jacket invece un capolavoro assoluto.
Il fatto che sia un film di guerra è puramente incidentale.
Discorso simile per "Apocalypse Now" o "La Sottile Linea Rossa" (film che io detesto, ma di cui non posso riconoscere il valore).

Pearl Harbor invece... è solo sterco secco (e lo dice uno a cui Michael Bay piaceva parecchio).
Azz lo devo andare a vedere stasera Pearl Harbor e me lo demolite cosi
Personalmente considero sia il soldato Ryan che La Sottile Linea Rossa 2 grandi film, e non mi pare proprio un americanata il primo, anche se decisamente il secondo approfondisce maggiormente la psicologia dei personaggi, al punto secondo me da risultare spesso molto lento come cadenze (mia madre si e' annoiata per esempio ). Da vedere entrambi.
a mio avviso Spielberg con salvato il soldato Ryan ha dimostrato come si crea uno de suoi soliti film da "casetta" andiamo quello nn è un film....fmj, il ponte sul fiume kwai,platoon, (apocalipse now nn l'ho visto) la sottile linea rossa..quelli sono film e poi la trama di salvate il so... fa schifo dai...ke senso ah?
Non c' è nulla di allegorico di metafisico...in poke parole fa pena...cmq se vi è piaciuto vi consiglio Shindler's list stesso pessimo regista

kubrick rulezzz!!!!!!!!
Si può gradire o non gradire il suo operato, ma definire Spielberg un "pessimo regista"...suvvia...

Cmq ho visto tutti i films che avete nominato e ad essere sincero concordo su quasi tutto, tranne La Sottile Linea Rossa.
O meglio, trovo sbagliato definirlo un film di guerra. Lo farei piuttosto rientrare nella categoria "drammatici".
film di guerra...ma introspettivo infatti!
Spielberg regista da cassetta beh....io non condivido alcune sue tematiche, ma direi che è nel modo più assoluto IL regista. Tecnicamente parlando è perfetto un grande; ci sono delle inquadrature in SVP che sono assurde per quanto belle.
mh....non ritiro quello ke ho detto ma se cominciate a vedere film di Bresson Bunuel Fellini Wells Kubrick Kurosawa e molti altri...(...) quarderete Spielberg in modo diverso come un semplice registra ke soddisfa il pubblico...Quelli citati sopra sono i poeti del cinema sono questi gli autori ke hanno fatto la storia del cinema...



Grande

Anke "Berretti Verdi" non era male!
Beh io ho visto film di quasi tutti i registi che hai citato, alcuni mi sono piaciuti, altri meno, cosi' come i film di Spielberg, che resta cmq un grande regista (nonostante e' indubbio che alcune sue produzioni non sono certo capolavori).


d'accordo con te, ma non su tutto. i film che hanno fatto la storia del cinema tutti li abbiamo visti. Potrei aggiungere de Sica, il grande Lean (tanto per restare in tema), Mallick, ma da qui a dire che Spielberg è un regista normale ce ne corre. Ci sono registi come ad esempio Fellini, di cui alcuni film mi hanno fatto letteralmente addormentare. Kubrick spesso è troppo ermetico. Kurosawa, beh....dopo aver visto per la seconda volta Sogni dodici anni fa al cinema, mi ero ripromesso che non avrei visto più i suoi film più di una volta. Insomma non mi prendo per oro colato tutto. da tutti cerco di estrapolare il meglio. e per quanto mi riguarda cinematograficamente parlando Spielberg è secondo me perfetto, e ha ogni diritto di entrare in quel gota. ovvio poi che possa non piacere (o alcune cose del suo cinema), ma questo è un altro discorso...