I tre referendum: Legittimo impedimento, acqua e nucleare. (TL TR in fondo per i più pigri)
Sono i tre referendum proposti da IDV http://www.3referendum.it/ contro la privatizzazione dell'acqua, contro il ritorno del nucleare in Italia e contro il legittimo impedimento a cui la corte costituzionale ha dato giudizio di ammissibilità quindi da Aprile a Giugno 2011 (le date sono discordanti ma il periodo sarà questo) i cittadini saranno chiamati a firmare.
In spoiler i quesiti sull'acqua vi consiglio di leggerli sono chiari e spiegati molto bene: Spoiler
Il 31 marzo i rappresentanti del Forum italiano dei movimenti per l'acqua hanno depositato presso la Corte di Cassazione di Roma i quesiti per i tre referendum che chiedono l’abrogazione di tutte le norme che hanno stabilito la fine della gestione pubblica dell'acqua. La campagna di promozione referendaria con la raccolta di firme prenderà il via sabato 24 aprile 2010 in tutta Italia. Se verranno raggiunte le 500.000 firme necessarie e i quesiti verranno riconosciuti ammissibili, tutti i cittadini italiani maggiorenni e aventi diritto di voto verranno chiamati alle urne per esprimere la propria preferenza sui seguenti 3 referendum abrogativi in tema di liberalizzazione delle società di gestione dei servizi idrici:
Quesito n.1: «Volete voi che sia abrogato l’art. 23 bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto legge 25 giugno 2008 n. 112 “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria” convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n. 133, come modificato dall’art. 30, comma 26 della legge 23 luglio 2009, n. 99 recante “Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia” e dall’art. 15 del decreto legge 25 settembre 2009, n. 135, recante “Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea” convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n. 166?»
L'articolo che si vuole abrogare (12 commi) stabilisce come modalità ordinarie di gestione del servizio idrico l’affidamento a soggetti privati attraverso gara o l’affidamento a società a capitale misto pubblico-privato, all’interno delle quali il privato sia stato scelto attraverso gara e detenga almeno il 40%. La gestione attraverso SpA a totale capitale pubblico viene permessa solo in regime di deroga (supportata da un’adeguata analisi di mercato e sottoposta al parere dell’Antitrust, ndr), altrimenti cesseranno improrogabilmente entro il dicembre 2011. La norma inoltre disciplina le società miste collocate in Borsa, le quali per poter mantenere l’affidamento del servizio dovranno diminuire la quota di capitale pubblico al 40% entro giugno 2013 e al 30% entro il dicembre 2015. *
Votando SI si approva la modifica. Votando NO si lascia invariata la norma attuale.
Quesito n.2: «Volete voi che sia abrogato l’art. 150 (Scelta della forma di gestione e procedure di affidamento) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”, come modificato dall’art. 2, comma 13 del decreto legislativo n. 4 del 16 gennaio 2008?»
L'abrogazione di questo articolo (quattro commi) consentirebbe di intervenire sul problema della gestione diretta del servizio idrico, attraverso forme societarie che siano idonee a svolgere una funzione sociale e di preminente interesse generale. Da questo punto di vista, la mera abrogazione dell’art.23 bis, lascerebbe immutato il panorama di affidamento oggi interamente coperto da SpA, ovvero da società di tipo privatistico (anche quando a totale capitale pubblico). *
Votando SI si approva la modifica. Votando NO si lascia invariata la norma attuale.
Quesito n.3: «Volete voi che sia abrogato il comma 1, dell’art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”, limitatamente alla seguente parte: “dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito”?»
La norma che si vorrebbe abrogare consente al gestore di fare profitti sulla tariffa idrica, caricando sulla bolletta dei cittadini un 7% a remunerazione del capitale investito, senza alcun collegamento a qualsiasi logica di reinvestimento per il miglioramento qualitativo del servizio. *
Votando SI si approva la modifica. Votando NO si lascia invariata la norma attuale.
Il secondo e terzo quesito servono a qualificare più compiutamente il percorso referendario come relativo al tema dell’acqua; infatti l’art.23 bis (primo quesito) non riguarda nello specifico il solo settore idrico.
Da aprile a maggio 2011 saremo chiamati a votare per il referendum contro la privatizzazione dell'acqua, contro il ritorno del nucleare (verranno abrogate circa 70 norme) e se la Corte Costituzionale oggi dichiarerà costituzionale il "legittimo impedimento" ci sarà un referendum anche su quello, se la C.C lo dichiarerà anticostituzionale non ci sarà nessun referendum perché ovviamente non esisterà la legge.
ormai per il nucleare è tardi, ci si doveva muovere tempo fa. Partire con la costruzione delle centrali ora significa essere pronti fra anni, conviene spostarsi sulle energie rinnovabili e nuove tecnologie e investire lì imho.
eeh ? logico che occorre il quorum per abrogare una legge, e ci mancherebbe...
avresti anche ragione se la gente andasse a votare, ma se non li accorpano ad altre elezioni finirà come ogni referendum da 20 anni a sta parte, ovvero in uno spreco di soldi e basta.
sommiamoci chi ama la legalità + chi vorrebbe berlusconi in galera =
forse ce la si fa.
dimenticavo+... non c'è il ponte a Pasqua quest anno, niente strategia dell'astensionismo con invocazione del referendum durante ponti o altre cazzate.
in teoria si, in uno degli articoli postati c'è scritto che è possibile legiferare su materie sottoposte a referendum in passato. Si spera che a quel punto, anche se hanno la faccia come il culo figuriamoci, con il 100% dei referendum finiti in "no" (quindi 2 su 2) si ravvedano.
I berlusconiani voteranno contro il legittimo impedimento e non passerà, per poco ma non passerà. Centrali nucleari spero non se ne facciano intanto, e nemmeno che venga privatizzata l'acqua
dopo quello sulla ricerca (staminali/pillola/etcetc) mi sono ripromesso di non sprecare più mattinate per andare a votare, che tanto finchè c'è sta gente in parlamento fanno quello che vogliono comunque.
è sempre un modo per dare un'idea della volontà popolare e unico mezzo quasi diretto se non lo si fa con i referendum non si fa nient'altro
mah, ci ho pensato in realtà sono argomenti triti e ritriti e queste notizie non portano niente di nuovo che potrebbe riaccendere le discussioni. Comunque sia sono notizie, di notevole importanza, su argomenti che coinvolgeranno tutta la popolazione. Poi se nascerà una discussione politica vera e propria sarà spostata.